POESIE

 

Lino Bianchi, il poeta del Cusna, morto nel 1999 lascia un profondo vuoto nella poesia di queste valli. Uomo estroverso e solitario non lascia nessun testo o libro che lo ricordi, solo stracci di carta che gli amici hanno conservato. L'ho conosciuto in un pomeriggio d'inverno alla Peschiera Zamboni. Fuori nevicava fortissimo e davanti ad un bicchiere di vino ho conosciuto un uomo che aveva fatto dei suoi versi una ragione di vita. Mi dispiace non averlo acoltato prima, pochi mesi dopo moriva povero , solo nella sua fredda casa di Febbio.

Voglio con questo cercare di raccogliere le sue poesie cercandole nei bar dove le scambiava per un bicchiere, fra gli amici che mi hanno dato il loro appoggio e pubblicandole su questo sito cercare di farle conoscere al mondo.

Sulla pietra del Rifugio Zamboni:

io prego colui

ch'è Dio

perchè di me, in me

caduca bolla d'amore errante

del qual si nutre ardente

Scopro, e, nel sentir ruggir

il fausto arcano

muto accarezzo

l'alar ascesa, e,

a lui m'affido

.......................................................................................... Lino Bianchi

 

L'ESISTENZA

ci rispettiamo

come.....

l'aurora di ogni giorno

per essere definiti

dopo il tramonto

......................................................................................Lino Bianchi

 

I MONTANARI; LA LORO TERRA

Passai da quella parte

là dove

il rigagnolo

di acqua sorgiva

si disperde negli sbalzi d'acqua cadente

del rio che scende

Passai da quella porta

tra le alture sparse

come gobbe di cammelli erranti

per carpir loro

le loro impronte

"la parentesi storica

della cultura montanare"

..........................................................................................Lino Bianchi

 

Vieni sul Cusna

La mia ebbrezza discioglie i tuoi capelli,

abbronza il tuo volto

la mia vetta

illumina di spazio

l'inquieto cuore

che in te vive

........................................................................................ Lino Bianchi

proteso ad altre cime