«Valanghe:
airbag utile
ma la sicurezza non c'è»
BOLZANO. È di tre giorni fa il caso di una scialpinista sopravvissuta ad una
valanga grazie all'airbag. Per i disinformati: la donna non è stata sepolta
dalla neve mentre era in auto, l'airbag in questione è un mezzo di sicurezza
per scialpinisti. Sicurezza, ma non sopravvivenza certa: questo il parere dei
tecnici.
BOLZANO. Rimanendo in provincia, è di tre giorni fa il caso di una
scialpinista sopravvissuta ad una valanga grazie all'airbag. Per i disinformati:
la donna non è stata sepolta dalla neve mentre si trovava in auto, l'airbag in
questione è l'ultimo dispositivo di sicurezza per scialpinisti, una sorta di
"zaino gonfiabile". Sicurezza, ma non sopravvivenza garantita: questo
il parere degli esperti.
Il concetto è praticamente questo: l'airbag da valanga è senz'altro un
dispositivo utile, che può salvare la vita ma che non ne dà la certezza; meglio
averlo, assieme agli altri dispositivi di sicurezza, ma meglio soprattutto
avere esperienza, conoscenza della montagna e delle condizioni climatiche. E
soprattutto, meglio saper rinunciare alle discese.
«L'airbag non è "la soluzione", è uno dei tanti elementi che possono
concorrere a cercare di limitare un problema comunque non risolvibile»: lo dice
Lorenzo Zampatti, responsabile del Cnsas, il soccorso alpino del Cai. E
prosegue: «La funzionalità dell'airbag dipende da una serie di fattori, non è
comunque certa, pur se è vero che costituisce un dispositivo di sicurezza in
più. Ma il rischio è che uno, attrezzandosi di tutta una serie di meccanismi, e
non parlo solo dell'airbag, sottovaluti il pericolo reale».
Non cambia il concetto sentendo l'altra "parrocchia", ovvero Sepp
Hölzl, responsabile del Brd, il soccorso alpino dell'Alpenverein. «La questione
è questa: se si ha l'airbag si "può" risolvere un problema, ma
abbiamo avuto casi di persone con l'airbag, investite da valanga, che si sono
salvate e persone che non si sono salvate. Certo, è sicuramente una soluzione
valida, è una sicurezza in più ma non può evitare la valanga. Non venga fuori
che uno crede di comprarsi lo zaino-airbag e poter andare sicuro dappertutto a
far scialpinismo, perchè il vero "dispositivo" è conoscere il
pericolo di valanga e saper dire di no, che non si va. Io temo che molti,
avendo questi mezzi, poi rischino troppo: l'airbag è una cosa che può aiutare,
ma poi la pala, la sonda e anche l'Arva, si devono portar dietro comunque, e
non è detto che bastino. L'esperienza non si compra, e del resto a volte
nemmeno l'esperienza basta».
Invito a non eccedere in "sicurezza da airbag" anche da parte del
dottor Norbert Pfeifer, medico dell'Elisoccorso del 118. «L'airbag non risolve
tutto, ma dà buone possibilità di sopravvivenza, sempre a seconda del tipo di
valanga, dalla sua grandezza, dal peso della neve. Il vero vantaggio è che con
l'airbag la persona ha più possibilità di "galleggiare" sulla neve, o
comunque di venir avvistata prima dai soccorritori, ma questo non esclude la
morte per altre cause, per politraumi o per la neve che entra nelle vie
respiratorie. E al di là dello scialpinismo, mi lasci dire che gli sciatori,
tutti, dovrebbero indossare il casco».