Sono ancora in gravi condizioni
i due alpinisti ricoverati in rianimazione a causa della valanga che si è
staccata ieri pomeriggio sul versante sud del Mont Fallere (2.600 metri di
quota) e che ha travolto il gruppo di cui facevano parte. Il bilancio è di
quattro morti e sei feriti, tutti sciatori- alpinisti esperti. La sciagura si
è consumata in pochi istanti: una grossa placca a vento si è staccata al
passaggio degli sciatori travolgendoli e trascinandoli per 700 metri.
La procura di Aosta ha aperto un'inchiesta sulla valanga. Per il momento il
fascicolo è a carico di ignoti, ma non si esclude che a breve qualche nome
sia iscritto nel registro degli indagati. Coordinate dal sostituto
procuratore Stefania Cugge, le indagini sono affidate agli uomini della
Guardia di Finanza che, insieme a personale del soccorso alpino valdostano,
hanno effettuato un sopralluogo in elicottero nella zona dove si e' abbattuta
la valanga. Gli inquirenti ora raccoglieranno le testimonianze dei superstiti
(tra cui tre guide alpine) per ricostruire la dinamica dell'accaduto e
accertare eventuali responsabilità. Oggetto dell'inchiesta è il mancato
rispetto di alcune regole di prudenza nell'affrontare simili escursioni di
sci-alpinismo, soprattutto in un periodo in cui la neve non è ancora del
tutto assestata (normalmente queste gite vengono effettuate in primavera).
Inoltre, nei giorni precedenti nella zona ha soffiato un forte vento da
nord-est, che ha formato sotto la cresta una "placca a vento" che
si e' staccata e ha travolto il gruppo di sci- alpinisti. Infine, il gruppo
era formato da 16 persone, di cui sei erano già in vetta: potrebbe essere
stato il peso eccessivo degli escursionisti a far cadere la massa di neve.
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