UNA TESTIMONIANZA SULLA SLAVINA DI MORGEX-LA SALLE DI Marco Premoli

 Ieri sono stato in Val d'Aosta sopra Morge-Lasalle per studiare la slavina che lo scorso week end ha ucciso una persona (ne hanno parlato tutti i giornali).

Le tre slavine si sono staccate a q. 2600 appena sotto la cresta della Testa dei Frà, una specie di anfiteatro con esposizione sud-sud-ovest: il pendio sotto la cresta, largo oltre 500 m, ha una pendenza regolare di 35 ° (misurati) per un dislivello di 150 - 200 m, dopodichè il pendio degrada a circa 20° per 50-100 m di dislivello per degradare ulteriormente in pendii estremamente "dolci" con pendenza variabile tra 5° e 15° !! (un fondovalle estremamente morbido).

Il bordo di distacco della slavina ha uno spessore di circa 30-40 cm e nella zona più alta sono presenti lastroni di quello spessore.

E' impressionante aver visto coi miei occhi che le tre slavine hanno invaso gran parte del fondovalle per una distanza di quasi 1 km dal punto di distacco !!!!! Luoghi dove una avrebbe potuto tranquillissimamente sdraiarsi a prendere il sole in quanto lontani da ogni pendio serio, sono stati raggiunti dalla slavina (non posso dire con quale energia residua, ma la neve è completamente messa sotto-sopra).

Voglio dire che sicuramente il pendio nel suo primo tratto a pendenza 35° poteva effettivamente essere pericoloso (il grado di pericolo era marcato, ci potevano essere accumuli, il sole splendeva e faceva abbastanza caldo), anche il secondo tratto a pendenza di 20° poteva con molta prudenza essere ritenuto da affrontare con circospezione, ma era veramente imprevedibile che la slavina potesse arrivare tanto in là!

               Posso riferirti solo quello che ho ampiamente letto nelle cronache e cioè che tutti gli escursionisti          stavano salendo (non è menzionato nessuno in discesa).

 Circa tre alpinisti erano già arrivati in cima alla cresta ed hanno potuto vedere dall'alto quello che è  successo: una prima slavina che spinto i primi scialpinisti che stavano salendo a fuggire verso est e a mettersi in salvo, subito dopo, la seconda (al centro del pendio) e poi la terza slavina (sulla sinistra e quindi più a ovest). E' la terza che ha travolto una scialpinista uccidendola: non ne ho la certezza, ma dalle tracce trovate e da quanto letto, sembra che la scialpinista fosse quella più in basso fra tutti e probabilmente nel pendio mediano (quello a 20°). Sopra c'erano comunque altri scialpinisti.