Dopo le ultime tragedie si muovono i deputati
in Parlamento ci sono già quattro proposte
"Sicurezza in montagna
subito una legge"

ROMA - "Dopo lo scontro che ha provocato la morte di uno sciatore sulle piste di Cortina urge una legge che tuteli gli sciatori". Ad affermarlo è Franco Asciutti, presidente della commissione Cultura del Senato e parlamentare di Forza Italia ma su questo è d'accordo anche l'opposizione che con Paolo Cento deputato dei verdi chiede la stessa cosa.

"I fatti di cronaca - spiega - ripropongono in maniera quanto mai urgente la necessità di una normativa specifica che oggi, purtroppo, è carente nel nostro Paese. Del resto gli sport invernali hanno subito una larghissima diffusione negli ultimi anni tanto da divenire sport di massa e in quanto tali richiamano ad un intervento specifico e consistente che regolamenti in maniera inequivocabile comportamenti e misure da tenere".

Per Asciutti, è necessario intervenire su più fronti: su quello della distinzione precisa delle aree sciabili a seconda della specialità praticata, della segnaletica, del comportamento soggettivo degli sciatori (ad esempio introdurre l'obbligatorietà del casco protettivo) anche con l'introduzione di sanzioni pesanti (come l'interdizione periodica, se necessario, dai campi da sci), delle responsabilità dei gestori degli impianti.

E Cento gli fa eco. "Come priorità - spiega - bisogna disporre l'obbligo ed il miglioramento della segnaletica sulle piste, il divieto dei sorpassi, i limiti alla velocità, maggiori stazioni di soccorso, regole per le nuove pratiche sportive, introduzione obbligatoria dell'apparecchio elettronico di ricerca nelle valanghe e il recepimento della carta della sicurezza del bambino sulla neve elaborata dall'Unicef".

In verità non è la prima volta che al Parlamento si propone il tema della sicurezza degli sport alpini tanto che sono quattro le proposte di legge depositate nel recente passato. L'ultimo disegno di legge è del 20 novembre, firmato da Follini, Volontè (Udc) e altri parlamentari ed è rivolta alla "prevenzione degli infortuni nell'esercizio dello sci". Sempre con questa finalità le proposte del senatore Palombo (An) e del deputato Molinari (Margherita), presentate il 26 e 13 giugno. C'è poi la proposta del Verde Pecoraro Scanio, presentata il 26 giugno 2001.

Le misure contenute nelle proposte si assomigliano tutte, e riguardano sia gli sciatori (tenuti a portare il casco e a "comportarsi in modo da non costituire pericolo per l'incolumità altrui, adeguando l'andatura tenuta alle proprie capacità tecniche, alle condizioni ambientali, osservando scrupolosamente le prescrizioni segnalate localmente e le misure antinfortunistiche") che i gestori (che "devono essere assicurati ai fini della responsabilità civile e ad approntare un adeguato servizio di pronto soccorso e di manutenzione delle aree sciabili"). Alle forze dell'ordine il compito di "provvedere a curare l'osservanza delle disposizioni". Infine la classificazione delle piste (da separare quelle da sci e quelle da snowboard).

Alfonso Pecoraro Scanio propone, nella sua pdl, la classificazione delle piste e l'istituzione di "piste speciali" e l'istituzione di un "patentino" specifico per gli sciatori che vogliano affrontare le discese più difficili.