Sci, una legge per piste più sicure

Da destra e da sinistra i partiti intervengono per la sicurezza sugli sci: dal deputato di Forza Italia Asciutti a Cento dei Verdi è un coro per evitare gli incidenti sulla neve.


 

 

MILANO - Dal centro-destra interviene Franco Asciutti di Forza Italia; dalla sinistra ambientalista Paolo Cento dei Verdi: entrambi propongono una legge per garantire la sicurezza degli sciatori. Le iniziative nascono dagli ultimi e gravi incidenti di montagna. E non sono certo le uniche, in realtà sono già state quattro le proposte parlamentari nel recente passato.
Interdizione delle piste sciistiche ai pirati della neve, come accade con il ritiro della patente degli automobilisti più spericolati; ma anche l' individuazione precisa delle aree sciabili con ulteriore classificazione delle specialità che vi possono essere praticate. Sono tra i punti di un disegno di legge del presidente della commissione cultura di Palazzo Madama, Franco Asciutti (Fi), che si accinge a presentare. Il ddl oltre a prevedere una individuazione precisa delle aree sciabili, obbliga al casco protettivo obbligatorio e regolamente pesanti sanzioni per i gestori degli impianti che non provvederanno a far rispettare la nuova legge, se verrà approvata.

Il deputato Cento a sua volta spiega: "Come priorita bisogna disporre l'obbligo ed il miglioramento della segnaletica sulle piste, il divieto dei
sorpassi, i limiti alla velocità, maggiori stazioni di soccorso, regole per le nuove pratiche sportive, introduzione obbligatoria dell'apparecchio elettronico di ricerca nelle valanghe e il recepimento della carta della sicurezza del bambino sulla neve elaborata dall'Unicef''.

Asciutti, infine, sottolinea in una nota che una parte del Ddl si occuperà di disciplinare il settore "fuori-pista", oggi particolarmente in auge tra gli sportivi, ma che fa registrare costi enormi in termini di perdite di vite umane. L'esponente di Forza Italia propone che prima di arrivare all'approvazione della nuova normativa ci sia un ampio dibattito in Parlamento sugli sport invernali nel loro complesso e sui rischi che comportano.

In effetti, non si può dire certo dire che il Parlamento sia stato inerte nei confronti del problema: solo in questa legislatura, infatti, sono quattro le proposte di legge presentate all'esame del Parlamento, ma ancora giacciono in Commissione. L'ultimo ddl è del 20 novembre, firmato da Follini, Volontè (UDC) e altri parlamentari ed è rivolta alla 'prevenzione degli infortuni nell'esercizio dello sci'. Sempre con questa finalità le proposte del senatore Palombo (AN) e del deputato Molinari (Margherita), presentate il 26 e 13 giugno. C'è poi la proposta del Verde Pecoraro Scanio, presentata il 26 giugno 2001.

Le misure contenute nelle proposte si assomigliano tutte, e riguardano sia gli sciatori (tenuti a portare il casco e a "comportarsi in modo da non costituire pericolo per l'incolumità altrui, adeguando l'andatura tenuta alle proprie capacità tecniche , alle condizioni ambientali, osservando scrupolosamente le prescrizioni segnalate localmente e le misure antinfortunistiche") che i gestori (che "devono essere assicurati ai fini della responsabilita' civile e ad approntare un adeguato servizio di pronto soccorso e di manutenzione delle aree sciabili"). Alle forze dell'ordine il compito di "provvedere a curare l'osservanza delle disposizioni".

Infine la classificazione delle piste (da separare quelle da sci e quelle da snowboard). Alfonso Pecoraro Scanio propone, nella sua pdl, la classificazione delle piste e l'istituzione di 'piste speciali': servirà poi un 'patentino' specifico per gli sciatori che vogliano affrontare le discese più difficili

 

Un progetto del presidente della Commissione Cultura della Camera

Una legge contro i pirati delle piste da sci

Dopo l'incidente mortale a Cortina potrebbero arrivare norme severe e l'obbligo di dividere i tracciati secondo le specialità

 

ROMA - Le piste sciistiche potrebbero presto essere interdette ai «pirati» della neve, esattamente come accade con il ritiro della patente degli automobilisti spericolati. È questo uno dei punti di un disegno di legge che il presidente della commissione cultura di Palazzo Madama, Franco Asciutti (Fi), si accinge a presentare. Il parlamentare trae occasione dagli ultimi, gravissimi, incidenti di montagna per proporre una normativa che dovrebbe limitare questi luttuosi eventi. Il ddl prevede una individuazione precisa delle aree sciabili con ulteriore classificazione delle specialità che vi possono essere praticate. Il che significa che sullo stesso tracciato, per esempio non si potrà scendere indifferentemente con snowboard o sci, cosa che ora accade e che ha provocato l'incidente mortale di Coruina. Il ddl Asciutti prevede inoltre l'introduzione del casco protettivo obbligatorio e pesanti sanzioni per i gestori degli impianti che non provvederanno a far rispettare la nuova legge, se verrà approvata. Come sottolinea Asciutti in una nota, una parte del Ddl si occuperà di disciplinare il settore «fuori-pista», oggi particolarmente in auge tra gli sportivi, ma che fa registrare costi enormi in termini di perdite di vite umane. L'esponente di Forza Italia propone che prima di arrivare all'approvazione della nuova normativa ci sia un ampio dibattito in Parlamento sugli sport invernali nel loro complesso e sui rischi che comportano.