Roma, 20:18
Montagna che uccide, altri tre morti e tre feriti
Allerta
generale per valanghe e fuori pista: è questo il messaggio degli esperti in un
giorno che ha visto morire tre persone, mentre altre due sono gravi e una guida
ha il bacino rotto.
E' stata una
valanga, infatti, a uccidere una ragazza francese di 14 anni e ferire in
maniera grave un dodicenne a La Clusaz, in Alta Savoia francese. La valanga,
lunga 500 metri e larga 50, ha travolto i due mentre facevano un'escursione
fuori pista con una guida. Sembra che sia stata provocata da due sciatori.
Stessa causa
per la morte di Sebastien Rung, 24 anni, francese di Chamonix, trascinato a
valle da una "placca a vento" che si è staccata sotto i suoi piedi
sul ghiacciaio del Frety, a 2.800 metri di quota, nel massiccio del Monte
Bianco, e l'ha trascinato fra le rocce per 300 metri. Rung stava affrontando un
fuoripista con quattro amici.
E un'altra
slavina è caduta oggi pomeriggio nel massiccio del Monte Bianco, in un canalone
sotto l'Aiguille del Marbreè, a 2.500 metri di quota, in territorio italiano,
travolgendo una guida alpina di Chamonix e due clienti. La guida ha il bacino
rotto. Alla scena hanno assistito gli uomini del soccorso alpino valdostano che
erano impegnati, a circa 500 metri di distanza in linea d'aria, nel recupero
del giovane francese morto sotto l'altra valanga sul ghiacciaio del Mont Frety.
Faceva
snowboard, invece, il giovane ricoverato in gravi condizioni a Torino per un
trauma cranico. Il ferito, del quale non sono stati detti né il nome né l'età
esatta, è caduto in un canalone mentre sciava fuori pista a Gressoney, nel
vallone del Mos.
Questa mattina,
intanto, un'alpinista tedesca, Petra Mantoan, 29 anni, di Dortmund, è morta
cadendo da una cascata di ghiaccio in Alto Adige, in Val Venosta. La donna era
appena arrivata in cima, quando è scivolata precipitando per 30 metri.
Gli esperti in Val d'Aosta, Veneto e Lombardia avvisano che il rischio valanghe è forte e in Lombardia il fuori pista è espressamente vietato. (red)