La legge sulla sicurezza nello sci ha "vinto la prima
manche" del suo iter parlamentare.
Mercoledì 2 luglio la nuova proposta è stata approvata praticamente
all'unanimità dalla Camera dei Deputati.
Spetterà ora al Senato l'approvazione definitiva della legge, che
regolamenta la pratica non agonistica degli sport invernali da discesa e da
fondo, compresi i principi fondamentali per la gestione in sicurezza delle
aree sciabili, favorendo lo sviluppo delle attività economiche nelle località
montane, nel quadro di una maggiore attenzione alla tutela dell'ambiente.
Soddisfazione in merito è stata espressa dall'On. Gianantonio
Arnoldi e dall'On. Luigi Olivieri, vicepresidenti
del Gruppo "Amici della Montagna" del Parlamento.
"Da Relatore della proposta di legge, da appassionato sciatore e
tifoso delle montagne non posso che esprimere grande soddisfazione per l’approvazione
praticamente all’unanimità del testo da parte della Camera dei Deputati. Un positivo risultato ottenuto in favore degli sport
invernali e per continuare a far vivere e valorizzare le nostre montagne
- commenta infatti l'On. Arnoldi - Ora la proposta
andrà in Senato per la definitiva approvazione ma il consenso trasversale sul
testo licenziato alla Camera ci consente di sperare che in tempi brevi possa
divenire legge dello Stato.
Un segnale forte in favore degli sport invernali, dei gestori di impianti,
per gli operatori turistici e le comunità che di turismo, soprattutto
invernale vivono. Un segnale di segno contrario a quelli degli ultimi anni
che volevano penalizzato lo sviluppo di molte realtà
montane a vocazione turistica . Un segnale che l’Italia
vuole presentarsi alle olimpiadi di Torino del 2006 con le carte in regola.
La Camera ha infatti approvato una norma che
certamente regola e sanziona alcuni comportamenti da parte dei gestori di
impianti e dei frequentatori delle piste da sci, in favore di una maggiore
sicurezza, ma che fornisce anche alle Amministrazioni Locali, nel rispetto
delle autonomie, e agli operatori indicazioni e strumenti che aiutano a
competere sul mercato turistico anche partendo da situazioni di svantaggio e
con norme vincolistiche stringenti rispetto agli altri paesi alpini.
Insomma, il decisivo passo avanti nell'approvazione di questa legge conferma
che, all'inizio del Semestre europeo, anche nell'ambito delle politiche per
la montagna, l'Italia fa scuola".
Positive anche le dichiarazioni rilasciata
all'indomani del voto alla camera da parte dell'On. Oliviaeri:
"Le proposte di legge ad opera di numerosi parlamentari, avevano un
intento sicuramente da un lato punitivo e dall’altro restrittivo, delle
attività sportive relative agli sport invernali e mettevano in seria
difficoltà non solo le società che gestiscono gli impianti di risalita, ma
tutte le comunità che traggono dal turismo invernale gran parte del
loro benessere economico.
Dapprima in Commissione, poi nel Comitato Ristretto, appositamente
costituito, ed a seguito della richiesta accolta di numerose audizioni di
tutti i protagonisti degli sport invernali, si è addivenuti
ad un largo convincimento attorno ad un testo unificato poi licenziato per
l’Aula assolutamente diverso e ragionevole nei suoi contenuti.
Al testo sono stati presentati numerosi emendamenti a firma Olivieri, Lolli, Quartiani, di cui alcuni
accolti, che hanno permesso all’Aula di licenziare all’unanimità un testo
rispettoso delle prerogative autonomistiche delle
province autonome di Trento e Bolzano e delle
attività economiche legate al settore dello sport invernale. Inoltre si è
potuto porre in essere una normativa che tiene in debita considerazione il
fatto che eventuali normative vincolistiche non possono prescindere da una
direttiva europea dato che, altrimenti, molte stazioni turistiche italiane risulterebbero fuori mercato vietando attività che invece
nei confinanti paesi dove si svolge medesima attività, sarebbero
possibili".
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