PAURA PER TRE SNOWBOARDER
E
solo poco prima slavina a Merano
Gli
elicotteri di Aiut Alpin e 118 sono volati da un infortunio all'altro
MERANO. Una valanga caduta ieri verso mezzogiorno ai margini del comprensorio
di Merano 2000 ha tenuto col fiato sospeso per un paio d'ore decine di
soccorritori.
La massa nevosa si è staccata dal versante roccioso che si trova a sinistra di
chi sale con lo skilift della Valcanova, a circa 2400
metri di quota. La cresta montuosa è facilmente raggiungibile dalla sommità
dell'impianto di risalita. Basta piegare a sinistra invece che seguire la pista
che scende verso destra. E i canaloni sempre ben
innevati sono un richiamo irresistibile per gli amanti delle discese fuori
pista. È sufficiente "leggere" le numerose "firme" lasciate
con gli sci sui pendii vergini per quantificare la portata del fenomeno.
Il manto nevoso, ieri, ha ceduto sotto il peso di tre snowboarder
che hanno tagliato il pendio alla sommità, e si è messo in moto verso valle
andando a minacciare gli sciatori che si trovavano in fase di risalita
agganciati allo skilift.
Il timore che qualcuno fosse rimasto sotto la massa
bianca, ha messo in moto una colossale azione di soccorso. Decine e decine di
volontari hanno raggiunto la zona. Chi con gli impianti di risalita, chi con la
motoslitta, altri trasportati in quota dal Pelikan 1
e dall'elicottero dell'Aiut Alpin
Dolomites.
Una corsa contro il tempo, con i cani da valanga impegnati ad
"annusare" l'area interessata alla ricerca di eventuali
sepolti, e i soccorritori con la sonda in mano a scandagliare il terreno alla
ricerca di eventuali corpi rimasti sotto la coltre nevosa.
L'allarme è rientrato dopo un paio d'ore: i tre snowboarder
erano scesi a valle sani e salvi e nessun'altra
persona era rimasta travolta dalla neve in movimento. Ma
per i soccorritori il lavoro non era finito: subito dopo si sono diretti verso
Cima San Giacomo, ma stavolta il loro intervento non è servito.