Valanghe in
Alto Adige, morti due scialpinisti |
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Sat February 19, 2005 3:16 PM GMT ROMA (Reuters) - Due valanghe in Alto Adige hanno provocato la
morte di due scialpinisti e il ferimento di altri due, uno dei quali è molto grave. Lo riferisce la
Sezione aerea della Guardia di Finanza di Bolzano. "Un
nostro elicottero, un AB 412, è intervenuto su una prima valanga nella zona
di Campo Tures, dove sono stati ritrovati i due scialpinisti coinvolti: uno era deceduto, l'altro è in
condizioni gravissime all'ospedale di Brunico",
ha detto al telefono a Reuters il capitano Nicolino
Vardaro della Sezione aerea. La vittima era
del 1942, il ferito del 1975, entrambi uomini. "Subito
dopo, sempre in collaborazione con i cinofili del Soccorso alpino della
Guardia di Finanza e con il 118 di Bolzano, ci siamo
spostati verso il confine con l'Austria per la seconda valanga, in Val di Fleres", ha aggiunto Vardaro.
"Abbiamo
recuperato i due scialpinisti travolti. Uno è
morto, mentre l'altro ha solo ferite leggere". |
MONTAGNA KILLER |
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Valanghe in Alto Adige |
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BOLZANO,
19 FEBBRAIO 2005 - Due valanghe con altrettanti decessi questa
mattina, in Alto Adige. La prima valanga si è verificata in Valle Aurina ed ha travolto due scialpinisti;
uno è morto e l'altro è stato trasportato all'ospedale di Brunico,
dove è ricoverato con progonosi riservata. |
BOLZANO
- Due morti per valanghe in Alto Adige. Ieri i bollettini davano un pericolo medio
di valanghe in alta montagna. Nessun
allarme. Ma gli
esperti non avevano fatto i conti con l’accumulo di neve trasportata dal vento
che in questi giorni sta spirando fortemente da settentrione. E così, a pochi minuti di distanza, è scoppiato il finimondo
sulla cresta di confine fra l’Alto Adige e il Tirolo.
Due valanghe si sono abbattute su due gruppi di alpinisti
in valle Aurina e in val di
Fleres. La prima tragedia si è consumata alle dieci di
mattina nella valle del rio Frankbach a 2200 metri d’altezza
sulle falde del monte Lovello (3376 metri).
Improvvisamente
una
slavina con un fronte di ottanta metri si è staccata dalla montagna e si è
abbattuta sul gruppo di cinque esperti alpinisti. Franz
Ausserhofer di 63 anni abitante di Rio Bianco, una
frazione della vallata, è morto soffocato dalla neve. Il suo compagno di cordata,
Werner Miribung, trentenne
di Gais, è stato raccolto dalle squadre del soccorso alpino
ed ora è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Innsbruck. Un terzo alpinista è riuscito a salvarsi
galleggiando sulla neve. Tutti gli sciatori erano in possesso
dell’Arva, lo strumento che permette ai
soccorritori di individuare le persone anche sotto la neve, ma sembra che ci
siano stati dei problemi tecnici e il segnale non è stato registrato dagli
strumenti di rilevazione. Le squadre di soccorso hanno dovuto
ricorrere ai cani antivalanga per individuare gli alpinisti rimasti sepolti
sotto tre metri di neve. Franz Ausserhofer
è stato rinvenuto già morto, mentre per Werner Miribung è stata una lotta contro il tempo per tenerlo in
vita e riscaldare il corpo. L’elicottero del soccorso alpino lo ha portato subito
all’ospedale di Brunico in gravi condizioni e da qui
poi è stato trasferito nella clinica specialistica di Innsbruck dove le sue condizioni permangono disperate. Ma
mentre le squadre di soccorso erano impegnate in valle Aurina
un altro allarme
veniva
lanciato dalla valle di Fleres dove un gruppo di
quattro alpinisti di Sarentino, impegnati in un
ripida salita a 2800 metri d’altezza sulla Parete Bianca, sono stati sorpresi da
una massa di neve piuttosto contenuta, circa cinque metri, che si è staccata
dalla
roccia
trascinando con sé in un volo di duecento metri, Roland
Locher di 47 anni. Quando le squadre di soccorso sono
giunte sul posto per Locher non c’era
più nulla da fare. Lo hanno trovato in fondo al burrone oramai esanime.
Incolumi gli altri tre compagni di cordata che sono stati raggiunti dalle
squadre di soccorso.
F.C.