Un
telo bianco protegge la neve dai raggi ultravioletti Svizzera,
ghiacciaio «imballato» per il caldo L'operazione
ha lo scopo di tutelare le piste da sci per la prossima stagione invernale.
Critiche dalle organizzazioni ambientaliste |
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ANDERMATT
(SVIZZERA) - Potrebbe sembra un'opera di Christo, famoso per i suoi «impacchettamenti», ma in
questo caso l'ispirazione artistica lascia il posto a considerazioni ben più
pratiche. Un immenso telo ricopre ora il ghiacciaio svizzero del Gurschen, sopra Andermatt.
Un intervento spettacolare finanziato dalla società che
gestisce gli impianti di risalita della regione per impedire lo scioglimento
del ghiaccio e rendere quindi migliori le piste da sci. Il telo
bianco, di
Altri
interventi per garantire l'utilizzo delle piste ad inizio stagione invernale
sono stati scartati. Per esempio l'innevamento artificiale, escluso per la
mancanza di acqua e corrente elettrica. Insomma,
l'obiettivo era spendere il meno possibile perché, come spiega
il direttore degli impianti di risalita, Peter Heinzer, i costi di preparazine
delle piste andavano ridotti a un terzo di quelli attuali. Ecco
perché si è scelto di impacchettare il ghiacciaio. Operazione comunque costosa, dato che l'immenso telo (che però come
detto è riutilizzabile) è costato 21.000 franchi e la manodopera 9.000
franchi. Critiche dalle organizzazioni ambientaliste, che
denunciano l'assurdità dell'operazione e chiedono interventi contro il
riscaldamento climatico piuttosto che misure per ridurne i sintomi. Otto militanti di Greenpeace sono saliti nottetempo sul ghiacciaio per
esporre manifesti del tipo «piuttosto di curare i sintomi, proteggere il
clima». 11 maggio 2005 |
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