SVIZZERA (23 ago. 2005) - E' allarme maltempo in tutta Europa. Ad essere colpita è stata in particolare la Svizzera, dove si registrano centinaia di sfollati e tre morti: due pompieri  e un uomo travolto da un ruscello. Le piogge torrenziali hanno causato allagamenti: chiuse strade e ferrovie. Trenitalia ha invitato a non mettersi in viaggio. Situazione difficile anche in altri Paesi: morte 18 persone in Romania e una in Austria.

Le forti piogge hanno causato inondazioni e frane in diversi cantoni, in particolare Lucerna, Svitto, Obvaldo, Argovia, Zurigo, Berna, Friburgo e Vaud. La Regione di Interlaken si è ritrovata in gran parte allagata e il lago di Binne è esondato. Il livello continua a salire e l'acqua non solo ha già invaso una parte del porto di Bienne ma minaccia di allagare anche una scuola e un ristorante.
Una donna di Kueblis è stata colpita da un tronco d'albero trascinato dalla corrente ed è caduta nel fiume mentre passeggiava con il cane lungo la riva. Sono in corso le ricerche. Un uomo di cui si erano perse le tracce, è stato  ritrovato morto annegato in un ruscello a Duernten, un villaggio dell'Oberland zurighese.
Situazione gravissima nel canton Lucerna, dove due pompieri dell'Entlebuch sono stati travolti da una colata di fango nella regione di Schwandi, dove stavano effettuando lavori di sgombero. Quando sono stati estratti dalla melma erano già deceduti. Oltre 1.500 persone sono state evacuate nella regione e trasferite in scuole e rifugi della protezione civile. Molti gli animali morti travolti dalle acque. Inondate anche diverse strade della città di Lucerna.
Le autorità hanno invitato la popolazione di Emmen e Rothenburg a non consumare acqua corrente neppure per lavare frutta e verdura o per l'igiene orale senza prima averla fatta bollire. Le inondazioni hanno infatti danneggiato le condutture. Nella stessa regione circa 7mila collegamenti telefonici sono fuori uso: la locale centralina è stata invasa dall'acqua. Il presidente della Confederazione, Samuel Schmid, si è recato proprio a Lucerna per valutare il da farsi con la consigliera di stato Yvonne Scharli e ha espresso il suo cordoglio per la morte dei due vigili del fuoco. L'esercito svizzero è pronto a intervenire nelle zone più colpite e attende la chiamata dalle autorità locali.
La navigazione sul Reno è bloccata da Rheinfelden a Kembs, in Francia. Navigazione ovviamente sospesa anche a Basilea dopo che il livello dell'acqua ha superato di 30 centimetri la soglia d'allarme, fissata a metri 4,30. L'aeroporto di Berna-Belp è stato chiuso a causa della pista allagata su una lunghezza di 300 metri. I voli sono annullati o dirottati su altri scali per una durata indeterminata.
Gravissimi i disagi al traffico ferroviario, praticamente paralizzato nella Svizzera centrale, con ripercussioni su gran parte della rete. La linea del San Gottardo e quella del Lotschberg sono interrotte e le Ferrovie elvetiche non sono in grado di dire quando il traffico potrà riprendere. L'intero traffico internazionale da Zurigo verso il Ticino e l'Italia è sospeso. Oltre alla linea del San Gottardo sono chiuse quella dell'Emmental tra Berna e Lucerna via Langnau e il tratto Lucerna-Olten. Su quest'ultimo funziona un servizio ridotto di autobus. I viaggiatori verso il Vallese e l'Italia vengono fatti passare da Losanna. Cinque linee ferroviarie sono fuori uso: la Lucerna-Langnau- Berna, la Lucerna-Olten, la Zugo-Walchwil-Arth Goldau, la Lucerna- Lenzburg e la Lucerna-Engelberg/Lucerna-Interlaken.
Nel frattempo, arrivano le prime stime dei danni causati dal maltempo di questi giorni: 80 milioni per i soli cantoni di Berna e Lucerna
. Per una valutazione più precisa bisognerà attendere i prossimi giorni secondo l'Associazione svizzera di assicurazioni (Asa), che ha fatto delle stime parziali.
E' allarme in tutta Europa
Una donna di 50 anni è
morta sepolta dalle macerie di un'abitazione travolta da un fiume di fango portato dal torrente Mur, in Austria. In Ungheria 10 vagoni di un treno merci sono deragliati fra Veszprem e Herend a causa delle rotaie sprofondate per le pioggie, mentre in Romania, due gemelli 30enni sono annegati. Proprio in Romania quattordici persone sono morte e tre sono disperse a causa delle intemperie che da martedì hanno colpito il Paese. Dei 14 morti, 8 sono annegati, trascinati via dai corsi d'acqua in piena, mentre altri 6 sono stati uccisi da fulmini. Scarse le possibilità di ritrovare i 3 dispersi, fra cui un bambino. Le piogge hanno colpito quasi 500 località. Distrutte 200 case, danneggiate altre migliaia. Oltre 1.400 gli evacuati.
Allarme valanghe, invece, sulle Alpi francesi. Nelle ultime 48 ore sono infatti caduti dai 60 agli 80 cm di neve ed un vento di 50 km/h ha formato dei cumuli di un metro e mezzo. In Bulgaria, dove le inondazioni da giugno hanno fatto 24 morti e costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case, sono stati mobilitati i militari per rafforzare gli argini di corsi d'acqua e bacini.
E' allerta inondazioni anche nel nord della Croazia, dove  una ventina di abitazioni sono già state evacuate nel timore di una piena del fiume Mura che scorre al confine con la Slovenia. Lo si è appreso da fonti ufficiali. "Ci attendiamo un'esondazione della Mura nelle prossime ore a causa di un'importante piena che proviene dalla vicina Slovenia", ha affermato Josip Posavec, il prefetto di Medjimurje, nel nord del Paese. "Abbiamo mobilitato tutte le nostre unità di pompieri e la protezione civile - ha spiegato - perché le acque del fiume hanno raggiunto un livello mai registrato prima in questa regione".