Slavina a Castelsantangelo
CASTELSANTANGELO - Strada liberata dalla neve con lavori
notturni. Le operazioni continuano per ripristinare transito regolare
Le squadre del servizio viabilità della Provincia
hanno lavorato tutta la notte – a una temperatura che ha sfiorato un picco di
20 gradi sotto lo 0 – per rimuovere l’enorme cumulo di neve che una slavina ha
scaraventato ieri mattina lungo la strada provinciale 136 di “Pian Perduto”,
nel Comune di Castelsantangelo sul Nera.
L’intervento di 6 uomini e 2 mezzi meccanici ha già
permesso di liberare una corsia della carreggiata, rendendo così nuovamente
percorribile la strada in direzione di Castelluccio
di Norcia ed evitando l’isolamento del vicino hotel “La Baita”. Le operazioni di
rimozione dell’eccezionale quantità di neve proseguiranno ancora nella giornata
di oggi per lo sgombero completo dei circa 150 metri della sede
stradale interessati dalla slavina. Tuttavia, per il regolare ripristino del
transito veicolare occorrerà attendere il “via libera” del Corpo Forestale
dello Stato, chiamato in questi casi a valutare il pericolo di possibili nuove
slavine. La zona è quella fra la provincia di Macerata e l’Umbria (a circa 4 chilometri dal
confine), nei pressi di Spina di Gualdo, cioè nel “cuore” dei monti Sibillini a
un’altitudine di oltre 1.400
metri.
La massa nevosa scivolata dalla montagna a lato
della strada ha travolto diversi alberi di grosso gusto, rimossi assieme al
cumulo di neve, e in alcuni punti ha raggiunto un’altezza di quasi tre metri.
La slavina si è verificata dopo che un mezzo spazzaneve di un’impresa
appaltatrice della Provincia, in servizio lungo la strada dopo la nevicata
dell’altra notte, aveva attraversato quel tratto della
“136”.
“Il mezzo stava tornando indietro – racconta Massimo
Corsi, assistente stradale della Provincia in quel Circolo – quando la massa di
neve ha cominciato a precipitare verso valle. Lo spazzaneve si è visto ostruire
il passaggio, ma non ha subito conseguenze, così come, per fortuna, l’operaio
che ne era alla guida. La neve ha bloccato il suo sportello a monte, lasciando però libera la cabina del mezzo nella parte a
valle”.
Riaperta al transito veicolare la strada 136 “pian perduto”
MACERATA – Era stata chiusa da martedì scorso a seguito di una
slavina che aveva completamente ostruito la carreggiata per un tratto di 150 metri a circa 4 chilometri da
confine con l’Umbria.
Dalle 14 di oggi è stata riaperta al transito
veicolare la strada provinciale 136 “Pian Perduto”, in territorio di Castelsantangelo sul Nera, chiusa da martedì scorso a
seguito di una slavina che aveva completamente ostruito la carreggiata per un
tratto di 150 metri
a circa 4 chilometri
da confine con l’Umbria.
Stamane, a seguito di un sopralluogo congiunto tra tecnici della
Provincia, del Corpo Forestale dello Stato, della Protezione civile, del Cai e del Comune di Castelsantangeo
sul Nera, è stata riscontrata una stabilità del manto nevoso a monte del tratto
interessato, tale da consentire la riapertura dell’arteria.
Tuttavia Comune, Provincia e Corpo Forestale
continueranno a tenere sotto “osservazione” la zona. Un eventuale repentino
innalzamento della temperatura o un improvviso mutamento della
condizioni meteorologiche potrebbero indurre gli organi preposti a
disporre una nuova chiusura dell’arteria, che si sviluppa per circa sette
chilometri ad una quota compresa tra i 1.400 e i 1.500 metri di altitudine.
Dal bollettino Meteomont,
sugli Appennini centrali il grado di pericolo
valanghe è «3 Marcato»
Maltempo - Il Corpo Forestale al lavoro per ridurre i disagi
Gli agenti forestali
sono intervenuti su più fronti nelle regioni adriatiche interessate dalla neve
e, più in generale, in tutte le regioni italiane colpite dalle temperature fredde
Freddo e neve stanno colpendo l'Italia in questi giorni, in particolare
le regioni adriatiche, e continueranno a colpire nei prossimi giorni. Gli agenti
del Corpo forestale dello Stato sono stati impegnati in diversi interventi,
così come sono impegnati i responsabili del Meteomont,
che controllano costantemente il livello di pericolo valanghe in montagna. Sulle
Alpi il pericolo in generale è di grado «2 – Moderato». Più alto il livello
di rischio sugli Appennini centrali. Il pericolo è
in generale «Marcato 3» nel settore centrale dell'Appennino Emiliano-Romagnolo e nel comprensorio dei Monti Sibillini.
I versanti maggiormente a rischio sono quelli caratterizzati da accumuli di
neve ventata nelle zone sottovento e quelli sovrastati da cornici. Stesso grado
di pericolo nel comprensorio dell'Abetone e sui Massicci
dell'Abruzzo, specie nelle zone recentemente interessate dalle nevicate. In
questi casi le uscite sono sconsigliate e possibili solo per esperti, con profonda
conoscenza dei luoghi, e con ottima capacità di valutazione del pericolo locale.
Per le precipitazioni dei giorni scorsi, nelle Marche, in provincia di Macerata,
una grossa slavina ha ostruito la strada provinciale 136 di «Pian Perduto» che
attraversa il comprensorio dei Monti Sibillini ad una quota di circa 1.400
metri di altitudine, tra le località
Spina di Gualdo e Laicona nel Comune di Castelsantangelo
sul Nera. Sulla strada, che collega a Castelluccio
di Norcia (Perugia), diverse squadre del servizio viabilità della Provincia
di Macerata hanno lavorato fino a tardi, ostacolati dal forte vento che soffia
nella zona, per rimuovere l'enorme accumulo di neve che ha invaso la carreggiata
per un fronte stradale di circa 150 metri. Ieri ancora freddo
intenso e vento su tutta l'Umbria, dove comunque non vengono
segnalati problemi particolari per la circolazione stradale. Temperatura particolarmente
bassa nella zona di Castelluccio di Norcia dove le
apparecchiature del Corpo forestale dello Stato hanno registrato una minima
di meno 11 gradi (meno 7 la massima).
Sull'altopiano vengono segnalati una quarantina di
centimetri di neve anche se le misurazioni della Forestale sono rese difficili
dal forte vento da est. Anche in Campania, in particolare in provincia di Caserta
si è stretta la morsa di freddo e gelo. La notte scorsa alla Stazione di Rilevamento
«Meteomont» del Corpo forestale dello Stato, alla
Sella del Perrone, sul Massiccio del Matese, la colonnina del mercurio è scesa a meno 9 gradi;
in mattinata, invece, la minima ha toccato, i meno sei gradi,
la più bassa di questa stagione invernale. La neve ha superato i 90 centimetri al Passo
del Perrone, il metro e 20 sulle cime che sovrastano
la stazione sciistica di Bocca della Selva ed i due metri sulle vette della
Gallinola e del Monte Porco. Gli agenti del Corpo
forestale dello Stato nelle ultime 24 ore hanno effettuato alcuni interventi
per soccorre automobilisti rimasti bloccati dalla neve
alta accumulatasi a causa del vento o finiti fuori strada su tratti ghiacciati.