TRAGEDIA
SFIORATA NEL CUNEESE a 2.200
metri di altEZZA
Sciatori provocano valanga, in 60 sotto
la neve
Travolti i concorrenti di una gara mondiale di scialpinismo.
Tredici feriti lievi
Una
valanga si è abbattuta, ieri mattina, sulla pista di sci di Artesina
Rocca Giardina, in provincia di Cuneo, a circa 2.200 metri di quota,
mentre era in corso una prova di scialpinismo. Sfiorata la
tragedia: 13 feriti gravi, in maggioranza tra gli spettatori della gara, valida
per i mondiali che si stavano disputando sui monti Cuneesi,
che ospitano, in questi giorni, anche le ultime prove di Coppa del Mondo Paralimpica prima delle Paralimpiadi
di Torino, in programma dal 10 al 19 marzo: ai mondiali di scialpinismo, iniziati
lunedì, partecipano oltre 250 atleti di ben 34 nazioni.
Le condizioni delle persone, trattate dal 118, sono discrete e, tutti gli atleti
impegnati nella gara, sono rientrati al posto di controllo
indenni. Sono comunque durate a lungo le ricerche e le operazioni di
soccorso. Questo il bilancio: almeno una ventina le persone travolte, tra spettatori
ed atleti impegnati nella prova individuale. Una trentina, invece, sono state
le persone che si trovavano a valle e che sono state soltanto sfiorate. Le condizioni
meterologiche della settimana passata, ricca di abbondanti
nevicate, ha aumentato il rischio valanghe e, in via preventiva, gli ospedali
della zona erano già in stato di emergenza.
Due le persone che inizialmente erano state date per disperse: sono state individuate
poco dopo e tratte in salvo. Secondo il bilancio, fatto dal responsabile dei
servizi medici dei campionati mondiali di scialpinismo, la valanga avrebbe provocato
13 feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni. Sette sono stati solo medicati,
cinque sono stati condotti all’ospedale di Mondovì e uno a Cuneo. Il più grave ha riportato una frattura
ad un braccio, gli altri contusioni ed abrasioni. Sul
posto, al momento della tragedia, sono immediatamente intervenuti gli elicotteri
dei vigili del fuoco da Torino, Genova, Sanremo, Bologna e Arezzo, oltre agli
uomini dei Comandi di Cuneo e Torino, impegnati in queste settimane, per fare
fronte a eventuali situazioni di emergenza. Anche quelli del Soccorso Alpino
Forestale sono stati tra i primi ad intervenire, pochi istanti dopo il distacco
della valanga, estraendo gli intrappolati e prestando i primi soccorsi. L’enorme
massa, in due fronti, uno di circa cento metri e un altro di circa 60
metri, è caduta a valle alle 11.19, travolgendo in tutto
dieci atleti, dei quali cinque sono rimasti feriti leggermente e subito portati
in salvo: sul campo sportivo di Frabosa Sottana è
stata creata una base per l’atterraggio degli elicotteri. La valanga, secondo
quanto risulta alla prefettura, è caduta su una stradina innevata che, da Artesina, porta a Prato Nevoso. A causarla, secondo una delle
ipotesi avanzate dal soccorso alpino, potrebbero essere stati due sciatori,
che hanno tagliato il pendio a monte. Queste le dichiarazioni, arrivate poco
dopo l’accaduto: «Siamo presenti - spiega il presidente regionale del Soccorso
alpino del Piemonte, Mauro Marucco - con 200 uomini,
20 medici, 7 o 8 unità cinofile e 3 elicotteri».
«Ci risulta che tutti gli atleti sono incolumi e che non ci siano feriti gravi
- ha aggiunto -. Stiamo procedendo ancora nelle ricerche e potrebbe esserci
un disperso, anche se è difficile da dire, dal momento che è accaduto in una
zona in cui non è facile sapere chi fosse presente. Stiamo comunque procedendo
alla bonifica del territorio e per ora possiamo dire di non aver trovato tracce
evidenti di qualcuno sepolto sotto la neve».
Intanto, sono immediatamente partite le indagini della polizia giudiziaria,
coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Mondovì,
in costante contatto con gli uomini della Forestale sul luogo dell’incidente.
Diverse le persone sentite, per acquisire al più presto, le prime informazioni
sommarie. È anche importante segnalare che la valanga ha interessato solo la
zona del campo gare dei Mondiali di Sci Alpinismo, e non le piste del Comprensorio.
Un serrato lavoro di squadra ha dato esiti più che positivi e, ad allarme rientrato,
ora si lavora per capire le cause. Ieri, peraltro, il rischio di valanghe in
Piemonte era 3 su 5.
Valanga sui Mondiali di scialpinismo. Dramma sfiorato
Alla fine si contano solo tredici feriti lievi,
ma ore di angoscia si sono vissute per due dispersi
Mondovì, 60 persone
coinvolte nel distacco di un’enorme massa di neve: a provocarlo due sciatori
estranei alle gare
MONDOVÌ
— Tragedia sfiorata ai Mondiali di scialpinismo sulle
montagne del Monregalese. Una valanga, provocata da due o più alpinisti
estranei alla gara, si è abbattuta su concorrenti e pubblico ad Artesina: tredici persone sono rimaste ferite o contuse, ma
tutte in modo lieve. Sei, tutte straniere, sono state medicate in ospedale,
a Cuneo e Mondovì, ma sono già state tutte dimesse.
La valanga si è staccata da un pendio della Rocca Giardina,
300-400 metri
sopra il tracciato della prova di scialpinismo. La massa di neve ha travolto
sessanta persone: 58 sono state messe in salvo subito, mentre altre due, date
per disperse, dopo poco sono state ritrovate ed estratte dalla neve dai soccorritori.
A decine gli uomini del soccorso alpino e dei vigili del fuoco hanno scandagliato
la neve fino alle 18,30, quando l'allarme è rientrato.
Gli elicotteri sono stati fatti rientrare alla base: secondo i responsabili
dei soccorsi non vi era più il dubbio che ci fosse qualcuno intrappolato. L'allarme
è scattato dopo le 11, mentre era in pieno svolgimento la terza giornata dei
Mondiali, iniziati in valle Po, a Crissolo, e passati poi sulle montagne del Monregalese. Sopra Artesina c'era
molto vento in quota e gli organizzatori avevano modificato il percorso per
evitare pericoli. Una placca di neve, tagliata da scialpinisti
che nulla c'entravano con la gara, sì è allargata abbattendosi sui concorrenti
e sul loro seguito. Sull'incidente è stata aperta un' inchiesta
coordinata dal sostituto procuratore Riccardo Baudinelli:
«Per ora - ha detto - ho ricevuto solo un'informativa da parte del Corpo forestale
su quanto è accaduto. Attendo di conoscere le risultanze dei primi accertamenti
per decidere come procedere». Ieri mattina su tutto l'arco alpino piemontese
era di 3 su una scala di 5 il grado di pericolo valanghe. La gara interrotta
dalla valanga era la terza prova del Campionato del mondo di scialpinismo, sport
invernale che consiste nel percorrere tratti innevati ad alta quota con gli
sci ai piedi o con le pelli di foca e nello scalare pareti
montane. Alla competizione partecipano 300 atleti in rappresentanza di
34 nazioni. Ieri si doveva, infatti, svolgere la competizione individuale, «la
gara regina» del Mondiale. Il percorso, lungo 17 chilometri, prevedeva
la partenza da Artesina per raggiungere a quota 2.382
metri la punta del monte Mondolè
e, poco più in alto, quella del Seirasso. «Non mi
sono neppure accorto che una valanga stava abbattendosi su di noi - racconta
un giovane concorrente rumeno - l'ho capito solo quando,
improvvisamente, mi sono trovato sepolto dalla neve fino alle anche. Passato
qualche attimo di spavento, mi sono dato subito da fare per liberarmi e poi
per soccorrere il mio compagno di squadra». La valanga è caduta sul secondo
troncone dei concorrenti: «Era ormai passato il 60% degli sciatori - spiega
Marco Camandona, allenatore e responsabile per lo
scialpinismo dell'Asiva - stavano transitando gli
atleti delle categorie giovanili. Qualche incauto alpinista ha attraversato
un tratto fuori tracciato e ha causato il distacco di una placca che si è allargata
e ha invaso la pista battuta in una zona dove era previsto il cambio delle pelli».
Un'altra valanga è caduta ieri nel Cuneese, sulla Bisalta, colpendo
di striscio una giovane scialpinista, rimasta illesa.
Valanga ad Artesina. 'Solo'
tredici feriti, ma tanto allarme
Gli
uomini del Saf (Soccorso Alpino Forestale) sono
stati tra i primi ad intervenire pochi istanti dopo il distacco della valanga,
estraendo, e prestando i primi soccorsi agli atleti travolti dalla massa di
neve. Partite le indagini di polizia giudiziaria per risalire alle cause che
hanno provocato il distacco della valanga di Artesina
Rocca Giardina (Cuneo).
Sul luogo della slavina che si è abbattuta questa
mattina sulla pista di sci Artesina Rocca Giardina,
in provincia di Cuneo, che ospita in questi giorni i mondiali di scialpinismo,
sono state impegnate da subito le squadre di ricerca in valanga del Corpo forestale
dello Stato del Coordinamento Provinciale di Cuneo, assistite da un elicottero
AB 412 del Coordinamento Operativo Aeronautico della Forestale. Gli uomini del
SAF (Soccorso Alpino Forestale) sono stati tra i primi ad intervenire pochi
istanti dopo il distacco della valanga, estraendo, e prestando i primi soccorsi
agli atleti travolti dalla massa di neve. La
valanga, in due fronti, uno di circa cento metri e un'altro di circa 60
metri è caduta a valle alle 11.19, travolgendo dieci atleti
dei quali 5 sono rimasti feriti leggermente e subito portati in salvo.
Sono partite le indagini di polizia giudiziaria -
coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Mondovì,
in costante contatto con gli uomini della Forestale sul luogo
dell'incidente - per risalire alle cause che hanno provocato il distacco della
valanga di Artesina Rocca Giardina.
Diverse le persone sentite dagli uomini della Forestale, per
acquisire le prime informazioni sommarie. "Non ha interessato
alcuna pista di Artesina né del comprensorio del Mondolé
la valanga staccatasi ieri mattina intorno alle 11. Nessuno
sciatore che in quel momento stava sciando sulle piste regolarmente aperte di
Artesina è rimasto coinvolto.La
valanga ha interessato il campo di gara dei Mondiali di Scialpinismo, sport
che per definizione si disputa al di fuori delle piste regolarmente aperte agli
sciatori e servite dagli impianti di risalita. Il campo
di gara si trova al di fuori del comprensorio sciabile e solo l'arrivo della
gara è previsto sulle piste di Artesina."Con questo comunicato i gestori dell'area
Mondolé hanno tranquillizzato famiglie e sciatori
che ieri mattina erano stati colpiti dalle allarmanti notizie della valanga
che per fortuna ha registrato solo alcune contusioni a tredici persone fra atleti
ed addetti al campionato mondiale. La
stessa Protezione Civile è rimasta sorpresa dal lancio di notizie di cui alcune
assolutamente infondate, ed ha chiesto per il futuro un maggior coordinamento
delle azioni di soccorso.
Valanga
ai Mondiali scialpinismo di Cuneo, sette feriti lievi
venerdì, 3 marzo
2006 6.33
Fausta
Chiesa
MILANO (Reuters)
- Una slavina ha provocato oggi il ferimento lieve di sette atleti nella località
Artesina, in provincia di Cuneo, dove oggi si stavano
svolgendo i Mondiali di Sci Alpinismo.
La valanga, di
medie dimensioni, si è staccata dalla montagna prima di mezzogiorno durante
lo svolgimento della gara, riferiscono fonti del Club Alpino Italiano (Cai).
"La slavina
ha interessato la zona in cui si stavano svolgendo i Mondiali di sci alpinismo",
ha detto Maurizio Colombo, delegato della stazione del Cai
di Mondovì. "Alcuni atleti sono stati salvati dai soccorsi
e sono stati medicati sul posto", ha aggiunto.
Spavento per gli
spettatori che assistevano alla gara, ma nessun pericolo,
perché la valanga si è fermata ad alcuni metri da loro, hanno detto i soccorritori.
Domani gare regolari, hanno riferito gli organizzatori.
Degli atleti coinvolti
nessuno è stato ferito in modo serio, ma sette sciatori
sono stati trasportati al pronto soccorso.
"Nella mia
struttura sono arrivati al pronto soccorso sei persone, di cui due provenienti
da Andorra, due croati, un ceco, un coreano. Alcuni sono stati già dimessi,
per altri stiamo terminando l'iter diagnostico, ma si tratta di codici verdi
(il secondo livello su una scala di quattro, ndr),
quindi niente di serio", ha detto a Reuters
Maurizio Salvatico, direttore sanitario dell'ospedale di Mondovì (Cuneo).
Un ultimo ferito
è stato trasportato all'ospedale di Cuneo, ma non è grave. "Ha riportato
soltanto una leggera contusione", ha detto a Reuters
il caposala del pronto soccorso.
All'ospedale di
Mondovì sono anche giunti due atleti, uno
austriaco e uno giapponese, delle Paralimpiadi,
ma non a causa della slavina, perché le gare di Coppa del Mondo Paralimpica si stavano svolgendo in una vallata diversa, come
riferito da un soccorritore del Cai.
Una decina di
atleti, secondo il direttore sanitario e secondo i soccorritori del soccorso
alpino, sono stati medicati sul posto.
UNA SECONDA SLAVINA
La causa della
slavina potrebbe essere stata l'accumulo di neve provocato dal forte vento,
spiega il Cai locale. Tuttavia secondo gli organizzatori, che hanno
emanato un comunicato, la causa potrebbero essere alcuni turisti, "persone
inesperte e incuranti dei suggerimenti", che avrebbero
tagliato il fronte della neve e provocato poi la valanga.
Dopo circa cinque
ore la bonifica della valanga è stata conclusa.
"Le ricerche
sono terminate", ha detto Colombo. "Non dovrebbero esserci altri
dispersi perché i cani non segnalano la presenza di nessuno sotto la neve
e poi la slavina non ha colpito le piste da sci".
Nel tardo pomeriggio
si è staccata una seconda slavina nelle montagne del cuneese.
"La seconda slavina si è staccata a Bisalta,
a cinque valli di distanza da qua", ha detto Colombo, che ha seguito
la vicenda attraverso la radio del soccorso alpino. "Un elicottero del
soccorso alpino è partito dal luogo della prima valanga e ha tratta in salvo
una persona che era stata travolta.
Nella località
erano in corso le gare individuali categorie cadetti e junior, senior ed espoir dei Campionati Mondiali di sci alpinismo, cominciati
il 28 febbraio e in programma ad Artesina oggi e
domani.
Le gare di oggi
sono state annullate e verranno ripetute in data
da decidere. Quella di domani, la staffetta, si svolgerà regolarmente sulla
pista del comprensorio, che non è sul versante di alta montagna dove si è
staccata la valanga.
Una nota dell'organizzazione
Skimount Cuneo 2006 dice che "gli atleti sono stati ricoverati
per lo spavento o per precauzione. Tutti gli atleti saranno al via domani".
(AGENZIA GRT) - "Non
ci sono dispersi e solo feriti leggeri". L'ultima notizia sulla slavina
ad Artesina giunge dall'Assessore alla protezione
civile della provincia di Cuneo, Angelo Rosso. "Stamattina sembrava una
tragedia ma fortunatamente, qualche minuto fa, mi hanno informato
che non ci sono dispersi". L'assessore Rosso ha confermato che
le cause della slavina sono riconducibili all'improvviso innalzamento delle
temperature. Gli uomini del Soccorso Alpino Forestale e della
protezione civile di Cuneo, sono stati tra i primi ad intervenire pochi istanti
dopo il distacco della valanga, estraendo, e prestando i primi soccorsi agli
atleti travolti dalla massa di neve. La valanga, in due fronti, uno di circa
cento metri e un'altro di circa 60 metri e' caduta a valle
alle 11.19, travolgendo dieci atleti dei quali 5 sono rimasti feriti leggermente
e subito portati in salvo. Al momento, dal controllo incrociato tra i partecipanti
alla gara, le persone soccorse e gli atleti illesi, non sono segnalati dispersi.
MONDOVI' (Cuneo) - Ipotesi
di valanga colposa. Potrebbe essere questo il reato per la valanga di ieri
nel cuneese. Ma il procuratore di Mondovi', Riccardo Baudinelli, ha tenuto
a precisare che al momento non ci sono persone indiziate.
Cuneo, 3 marzo 2006 - È di 13 feriti lievi il bilancio della valanga
abbattutasi oggi, intorno a mezzogiorno, sulle piste tra Prato Nevoso e Artesina,
in località Rocca Giardina, nel cuneese.Lo conferma il responsabile
dei servizi medici dei campionati mondiali di scialpinismo che si stavano
svolgendo sul luogo della valanga.
Le gare, in quel momento in svolgimento (Cadetti e Junior Individuale), sono
state subito sospese. Per domani, alle ore 9, è stata confermata la
prova per i Senior maschile. Gli organizzatori del Campionato del Mondo hanno
fatto sapere che i soccorsi sono stati rapidi, perchè molte guide alpine
erano in servizio in quel punto e, inoltre, perchè gli atleti devono
portare appresso per regolamento il dispositivo Arva.
Secondo il responsabile del soccorso alpino piemontese, Mauro Marucco, a
provocare la valanga sarebbero stati due sciatori che si trovavano a monte
del percorso di gara. La slavina, che non sarebbe stata di grandi dimensioni,
avrebbe travolto una ventina di persone tra spettatori e atleti. Una trentina,
invece, sono state le persone che si trovavano a valle e che sono state soltanto
sfiorate.