Pericolo valanghe Un morto

 

UN GIOVANE sciatore norvegese morto, cinque persone travolte dalla neve - fortunatamente - salve, un paese di duecento persone isolato, molte piste e passi chiusi: questo il bollettino da «guerra» di quanto è successo oggi sull'arco alpino, da Bardonecchia al Cadore, a causa di valanghe e slavine scivolate a valle in diverse località. Continuano a levarsi le raccomandazioni - della Protezione civile e dei servizi di soccorso - che mettono in guardia dall'avventurarsi nelle discese fuoripista e dal praticare lo scialpinismo in queste giornate in cui la neve è diventata meno stabile per il rialzo della temperatura. Dalle Alpi alle Dolomiti, la scala del rischio valanga - da uno a cinque - è in fibrillazione e, in alcune zone, l'allarme tocca il massimo livello. La Protezione Civile già da ieri ha lanciato una allerta meteo - fino a tutto oggi - per il peggioramento della situazione climatica: con piogge, vento e precipitazioni nevose un su tutte le regioni a causa di una perturbazione atlantica. ARABBA - L'incidente più grave è quello nel quale ieri ha perso la vita un ragazzo norvegese di 28 anni, investito da una valanga mentre sciava fuoripista sul Passo Pordoi, ad Arabba (Belluno). A chiamare i soccorsi è stato l'amico che era con lui: inutili tutti i tentativi di rianimarlo. BARDONECCHIA - Tre persone sono rimaste travolte da una valanga a Jafferau, accanto a una pista da sci, e sono state estratte dal Soccorso alpino di Bardonecchia (Torino). A poca distanza, un'altra valanga ha colpito una ragazza che ha riportato la frattura di una gamba. BERSEZIO - Nel cuneese sopra l'abitato di Bersezio, in Valle Stura, una donna è stata sfiorata da una valanga violenta, ma di piccole dimensioni, che le ha fratturato una gamba. La signora stava percorrendo, con altre tre persone, un itinerario di scialpinismo abbastanza facile a 2 mila metri. È stata prima ricoverata ma poi subito dimessa. CHIESA VALMALENCO - In Valtellina, una slavina di neve fresca ha bloccato la via d'accesso del piccolo borgo di Primolo. PONTE DI LEGNO - Una slavina si è staccata al Passo del Tonale (Brescia), in Alta Val Camonica, lontano dalle piste da sci Alpino e Bleis. Intenso il lavoro delle squadre di soccorso, alla ricerca di possibili vittime, per setacciare il fronte (80 metri) della massa nevosa. CHENEVEY - Questo villaggio valdostano è stato investito dallo spostamento d'aria provocato da una delle due valanghe staccatesi dalle pendici della strada per Rhemes Notre Dames. STRADE E PASSI CHIUSI - In Trentino per il pericolo valanghe è stata chiusa la strada statale 51 Alemagna, che dall'Alto Adige porta al Veneto e a Cortina d'Ampezzo. Chiusi anche i passi Giovo, Palade, Gardena, Sella e Fedaja. In Valle d'Aosta è vietata la circolazione in alcuni punti delle strade statali 26 e 27, e in alcune parti delle strade regionali della Valsavaranche e della Valgrisenche.

 

Bolzano. Scialpinista travolto e ucciso da una valanga

 

Bolzano, 5 marzo 2006
Non c'è stato nulla da fare per uno scialpinista norvegese di 28 anni travolto ed ucciso poco dopo mezzogiorno da una valanga mentre stava risalendo il versante bellunese (da Arabba) del Col de Duc ai confini con la val di Fassa, in Trentino.

L'escursionista, dotato di Arva (l'apparecchio che emette e riceve segnali, indispensabile per gite scialpinistiche), è stato individuato dagli uomini della Scuola Alpina della Polizia di Stato di Moena che, giunti sul luogo, hanno cercato a lungo di rianimarlo senza però strapparlo alla morte. Le operazioni di soccorso sono state difficili ed impegnative, senza l'uso dell'elicottero, a causa delle pessime condizioni meteo che imperversavano nella zona. E' rimasto illeso l'amico.

Paura nella tarda mattinata in Alto Adige in Valle Aurina, dove una slavina di medie dimensioni ha investito la pista K1 di Cadipietra. Fortunatamente gli impianti erano chiusi. Su gran parte della provincia di Bolzano il pericolo valanghe è 'forte', pari al grado 4 (su una scala da 1 a 5) nelle zone del massiccio dell'Ortles, val d'Ultimo, gruppo delle Maddalene, val Senales, lungo la cresta di confine centrale e orientale, nella zona dolomitica orientale (valli Badia e Gardena).

 

 

 

Slavina a Bardonecchia su una pista: tutti salvi

Valanga travolge e uccide sciatore norvegese

 

Un escursionista di 28 anni ha perso la vita in Alta Val di Fassa. Un amico che si trovava con lui è rimasto illeso

 

TRENTO - Un escursionista norvegese di 28 anni ha perso la vita in Alta Val di Fassa, al confine tra Trentino e Veneto, a causa di una slavina.
L'incidente è avvenuto nella zona del Col de Duc. Il turista era accompagnato da un amico rimasto illeso. È stato proprio quest'ultimo a dare l'allarme. L'escursionista è stato individuato in pochi minuti ma ogni soccorso è risultato vano. A causa del maltempo non è potuto intervenire l' elicottero di «Trentino emergenza». Su tutto il Trentino Alto Adige rimane marcato il pericolo di valanga per le nevicate delle ultime ore che hanno reso instabili gli accumuli nevosi.

RECUPERATI TRE SCIATORI - Sono state invece recuperate anche le altre due persone travolte dalla valanga di Jafferau. I tre escursionisti (uno era stato estratto quasi subito dagli uomini del Soccorso alpino) sono in buone condizioni e la situazione è tornata tranquilla. La ragazza travolta da un' altra valanga poco distante e che ha riportato la frattura di una gamba è stata trasportata all'ospedale in elicottero.

NO A IMPRUDENZE - I responsabili del Soccorso alpino di Bardonecchia hanno rivolto un appello agli escursionisti mettendoli in guardia dal compiere imprudenze in una zona nella quale, anche per la situazione meteo, è molto alto il rischio di valanghe.

06 marzo 2006