Da domani il miglioramento

Pioggia e neve sul Nord Italia
ma il week-end sarà col sole

 

Da domani il miglioramento

Pioggia e neve sul Nord Italia
ma il week-end sarà col sole

 

ROMA - Pioggia e neve sono tornati a imperversare sull'Italia, soprattutto al centro nord, portando un di inverno in quella che dovrebbe ormai essere una primavera inoltrata. Tuttavia, secondo i meteorologi, questi fenomeni dovrebbero essere solo temporanei: a parte oggi, con tempo ancora instabile e nuvoloso su gran parte d'Italia, già da domani si dovrebbe registrare un miglioramento delle condizioni, con un fine settimana che, stando alle previsioni, vedrà splendere il sole su gran parte della penisola.
Una nevicata di media intensità, a partire dai 1.300 metri di altitudine, ha interessato la notte scorsa la Valle d'Aosta, dove, a 2.000 metri, ci sono mediamente una trentina di centimetri di coltre nevosa. Alle quote più basse la pioggia è scesa per tutta la notte, soprattutto nel settore orientale. In discesa le temperature: alle 6 di ieri mattina ad Aosta c'erano 6 gradi, mentre a 2.000 metri sono stati registrati -4 gradi.
Neve fino a 1.300 metri, violenti acquazzoni in collina e pianura: la perturbazione che tra l'altro ieri e ieri ha interessato il Piemonte ha abbassato bruscamente le temperature e portato precipitazioni consistenti, compresa qualche grandinata. Neve abbondante anche in Valsesia, dove, ad Alagna, sono caduti 40 cm. Scenario invernale anche nella provincia di Torino: 20 cm al lago Valsoera, nel Canavese, 15 a Sestriere Banchetta.
Pioggia e neve anche a quote basse sulle Dolomiti e sulle altre montagne venete, con temperature variabili fra 0 e 1 grado sui 2000 metri e i 5 di Cortina. La neve è caduta soprattutto fra i 1300 e i 1600 metri, ma in alcune località delle Dolomiti e delle montagne veronesi è arrivata fino a 1100 metri.
Nevicata di maggio sul monte Maggiorasca di Santo Stefano d'Aveto, oltre i 1700 metri.
In Lombardia ancora oggi, secondo il servizio meteorologico dell'Arpa, nella prima mattinata ci saranno piogge e temporali che si dirigeranno verso Sud Est.
Strade e cantine allagate, alcuni smottamenti e pesanti disagi alla viabilità, sono le conseguenze del violento temporale che nel pomeriggio si è abbattuto su Bologna, Modena e diverse zone fra le due province.
Una tromba d'aria ha poi colpito ieri una vasta area di campagna nel territorio di Campagnatico, nel grossetano, causando danni che, stando alle prime stime, ammonterebbero a circa 2 milioni di euro. Le conseguenze maggiori si sono avute nella frazione di Arcille dove il vento ha scoperchiato una chiesa e parte degli edifici del Consorzio agrario provinciale, e sono stati danneggiati alcuni poderi. Incidenti e allagamenti anche a Prato. Interventi dei vigili del fuoco in diverse zone di Roma a causa di allagamenti. Per il maltempo si sono anche registrati lievi ritardi nella partenza dei voli all'aeroporto di Fiumicino.
Ed è tornata la neve in Abruzzo: a Campo Imperatore bufera a quota 2.200 metri, mentre la temperatura è scesa a tre gradi sotto lo zero.

 

 

Neve fuori stagione sul Maggiorasca

 

Nevicata di maggio, ieri, sul monte Maggiorasca, nel gruppo che sovrasta Santo Stefano d'Aveto, oltre i 1700 metri di altitudine. Una grandinata ha contribuito poi a mantenere particolarmente bassa la temperatura che ha toccato lo zero proprio sul Maggiorasca, +2 gradi a Rocca d'Aveto e +5 a Santo Stefano. Qui, per buona parte della giornata è soffiato anche un forte vento di  un temporale cui è seguita una grandinata ha interessato nelle prime ore della mattina di ieri anche Genova. Nella notte precedente, sempre nel capoluogo ligure, in corso Torino, a causa di una forte raffica di vento si è spezzato un grosso ramo di un albero che, precipitando nella sede stradale, ha provocato la rottura del cavo di una linea di filobus.

Qualche miglioramento è previsto nei prossimi giorni, in cui però si presenteranno - dicono le previsioni dell'Ufficio meteo dell'Aeronautica - «locali annuvolamenti a ridosso dei rilievi appenninici della Liguria di levante ove non si escludono sporadiche precipitazioni».

 

In Bergamasca torna la neve dai 1.300 metri
Ma
i meteorologi assicurano: giovedì sarà estate

 

Colpo di coda dell'inverno: e in Bergamasca è tornata anche la neve, caduta nella notte a partire dai 1.300 metri. Fiocchi bianchi si sono visti sia in Valle Brembana che in Val Seriana e Valle di Scalve. In pianura invece il maltempo ha lasciato fortunatamente solo piccoli strascichi, con i pompieri costretti a tanti piccoli interventi in città e provincia per rimuovere piante e rami rotti dal vento nella notte e nella prima mattinata. Nuovo allagamento per il sottopasso di via Don Bosco a Treviglio, con ripercussioni sulla circolazione in mattinata.

Temperature a picco un po' ovunque: secondo il servizio dell'Arpa Lombardia a mezzogiorno si sono registrati 9 gradi a San Giovanni Bianco, 10.9 a Bergamo.

Fortunatamente - almeno secondo i meteorologi - dall'inverno si passerà direttamente all'estate: per giovedì, dopo un miglioramento progressivo nella giornata di domani, mercoledì, è atteso un rialzo consistente delle temperature che porterà le minime a 14 gradi e le massime addirittura intorno ai 25 gradi. Un ulteriore aumento è previsto per venerdì.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alle pendici del Resegone è caduta la
neve. Preallarme meteo fino a domani

Una spruzzata di neve ha colorato nella notte fra lunedì 8 e martedì 9 maggio le pendici del Resegone. Rivolgendo gli occhi a nord, infatti, i viaggiatori che si trovavano a percorrere le strade in direzione Lecco non hanno potuto non notare quel suggestivo merletto bianco, decisamente insolito per il mese di maggio, sintomo comunque di come le temperature siano improvvisamente precipitate nel giro di poche ore. Dal caldo praticamente estivo di domenica 7, quando le spiagge del Lario si sono popolate di gitanti, le strade riempite di ciclisti e le manifestazioni hanno pullulato di gente in maniche corte, si è ritornati a un tempo decisamente autunnale che ha costretto i più a rispolverare giacche e k-way per ripararsi dalla pioggia e dalle folate di vento per nulla tiepide. Nella giornata di martedì, infatti, a confermare quanto percepito a pelle, sono stati i dati delle stazioni meteo della protezione civile installate nell’intera provincia. Fra queste undici, 5 sono ritenute le più significative per dare uno panoramica della situazione generale. Fra le 8 e le 9 di martedì mattina la temperatura a Esino Lario è precipitata a 5°C così come a Premana (6°) e Colle Brianza (7-8°). Decisamente più miti le temperature vicino agli specchi d’acqua: a Brivio e Dervio la colonnina di mercurio si è posizionata intorno agli 11° C, valore comunque dimezzato rispetto a domenica dove si era toccato quota 22-23°C. Il delta fra le temperature minime registrate nelle cinque stazioni è dunque emblematico per l’intera provincia e testimonia una situazione con valori abbastanza bassi e inusuali visto il periodo primaverile ormai inoltrato. La neve alle pendici del Resegone non è certo usuale ma le temperature a 1000 metri, come Premana e Esino, danno ragione di questa caduta libera della colonnina di mercurio. Le piogge più importanti e intense si sono registrate fra l’una e le quattro di stanotte e l’accumulo è stato pari a 30mm. L’intensità massima di precipitazioni in un’ora è stata di 7-8 millimetri. In tutta la Regione, dalle 18 di lunedì, è attivo il preallarme meteo e si prevedono situazioni temporalesche fino alle prime ore di domattina. Questa mattina a Merate il mercato era praticamente deserto non solo di potenziali clienti ma anche di bancarelle, praticamente dimezzate, tanto che le macchine hanno circolato tranquillamente fra Piazza Prinetti e Via Papa Giovanni XXIII.

 

 

Imbiancati i monti di Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e Abruzzo
Nubifragio a Roma. Umbria, carabiniere muore in un incidente

Torna l'inverno su mezza Italia
pioggia, neve sui monti del Nord

 


Improvviso, e imprevisto, ritorno dell'inverno su mezza Italia. La neve è tornata a farsi vedere su Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e Abruzzo. Mentre in molte località si è dovuto fare i conti con nubifragi e trombe d'aria. Un carabiniere è morto in Umbria in un incidente stradale.

Piemonte. Neve fino a 1.300 metri, violenti acquazzoni con accumuli fino a 144 millimetri di pioggia in un giorno, addirittura 53 in un'ora in collina e pianura: la perturbazione che tra ieri e oggi ha interessato il Piemonte ha abbassato bruscamente le temperature e portato precipitazioni consistenti (compresa qualche grandinata). La scorsa notte, verso le 4, una grandinata, la prima dell'anno, ha colpito la zona a nord di Asti. Il tempo è migliorato nella mattinata su quasi tutto il Piemonte, ma per alcuni giorni resterà ancora instabile e solo nel fine settimana ci sarà una risalita delle temperature e cielo più soleggiato.

Valle d'Aosta. Dalla serata di ieri e nella nottata la neve è caduta sopra quota 1.400 metri e le montagne sono tutte bianche in Valle d'Aosta. Questa mattina si sono però innalzate le temperature e la neve ha lasciato il posto alla pioggia in molte zone, soprattutto nel Verbano e nel Biellese dove ne sono caduti 20 mm in tre ore.


Veneto. Pioggia e neve anche a quote basse sulle Dolomiti e sulle altre montagne venete, con temperature variabili fra 0 e 1 grado sui 2000 metri e i 5 gradi di Cortina. La neve è caduta soprattutto fra i 1300 e i 1600 metri, ma in alcune località delle Dolomiti e delle montagne veronesi è arrivata fino a 1100 metri, come a Falcade, tutta imbiancata.

Liguria. Nevicata di maggio sul monte Maggiorasca di Santo Stefano d'Aveto, oltre i 1700 metri. Una grandinata ha inoltre abbassato la temperatura che ha toccato lo zero proprio sul Maggiorasca, 2 gradi a Rocca d'Aveto e 5 a Santo Stefano d'Aveto, dove ha soffitato vento di tramontana. Un temporale a cui ha fatto seguito una grandinata ha interessato stamattina anche Genova.

Abruzzo. Le condizioni del tempo contraddicono nettamente il calendario anche in Abruzzo. Sul Gran Sasso, infatti, è tornata la neve, una spolverata che ha fatto tornare il termometro sotto lo zero, almeno a Campo Imperatore dove la minima della scorsa notte è stata di -3, salita a -1 alle 11. A L'Aquila le temperature restano al di sotto della media stagionale costringendo la giunta comunale a prorogare, fino al 15 maggio prossimo, l'accensione dei riscaldamenti. Situazione meteo simile in altre città abruzzesi, Pescara compresa: cielo plumbeo, pioggia e freddo.

Umbria. Un carabiniere morto e un collega ferito in Umbria dove la pioggia ha reso pericolose molte strade. L'incidente è avvenuto alle 9,30 sul raccordo Orte-Terni, in prossimità del viadotto Capitone, mentre pioveva con violenza. Il furgone sul quale viaggiavano i due militari è sbandato urtando più volte le barriere che costeggiano l'arteria ed è rimasto in bilico sul precipizio dopo aver divelto una rete di protezione.

Roma. Sono circa una ventina gli interventi dei vigili del fuoco chiamati questa mattina in diverse zone di Roma a causa di allagamenti provocati dal maltempo che si è abbattuto sulla capitale e nei dintorni. I vigili del fuoco hanno dovuto rimuovere qualche albero caduto. Anche il traffico cittadino ha risentito nelle prime ore della mattinata della pioggia e i vigili urbani sono stati impegnati soprattutto per controllare la viabilità in centro.

Toscana. Una tromba d'aria ha colpito stamani una vasta area di campagna nel territorio di Campagnatico, nel grossetano, causando danni che, stando alle prime stime, ammonterebbero a circa due milioni di euro. Le conseguenze maggiori si sono avute nella frazione di Arcille dove il vento ha scoperchiato una chiesa e parte degli edifici del Consorzio agrario provinciale, e sono stati danneggiati alcuni poderi.

MALTEMPO: RITORNA LA NEVE IN VALLE D' AOSTA

(AGE) AOSTA - Una nevicata di media intensità, a partire dai 1.300 metri di altitudine, ha interessato la notte scorsa la Valle d' Aosta, dove, a 2.000 metri, ci sono mediamente una trentina di centimetri di colte nevosa. Alle quote più basse la pioggia è scesa per tutta la notte, soprattutto nel settore orientale. In discesa le temperature: alle ore 6 di questa mattina ad Aosta c' erano 6 gradi, mentre a 2.000 metri sono stati registrati -4 gradi.
(AGE)

 

Tormente di neve oltralpe: quota neve in forte abbassamento anche in Italia del Nord. Voglia di meteo senza pretese

 

Sembra d'essere in tardo autunno: il vento soffia moderato, la temperatura è scesa di circa 10°C rispetto ad ieri

 

Siamo in una delle tante località del Nord Italia dove stamattina il tempo è cambiato così repentino da far riprendere un caldo maglioncino dal cassetto.

E' appena la prima decade di maggio, non è estate. Uno dei tanti proverbi dice "maggio adagio, adagio, giugno tutto d'un pugno".

Il fresco è venuto dalla Francia, dove stamattina la temperatura in molte località toccava valori prossimi ai +5°C. In queste ore sferza con venti moderati anche la Val Padana, e così sentiremo da qualcuno affermare che non ci sono più le stagioni di una volta.

E nel frattempo nevica sulle Alpi, e direi, finalmente nevica! Cade quella neve che sarà benefica ai ghiacciai alpini. E' questo il periodo in cui gli eterni nevai dovrebbero ricevere la maggiore quantità di neve.

Ogni cambiamento repentino del tempo fa notizia, un po' perché anche in Italia ed in Europa ci stiamo americanizzando al desiderio, se non esigenza, di conoscere che tempo farà.

Ma la distanza tra l'informazione e la tecnologia disponibile in America con quella italiana ed europea è distante diversi decenni.

In Europa ci sono delle ristrette regioni dove l'informazione è di altissimo livello, come la Germania, la Svizzera, l'Austria.

In Italia c'è molta buona volontà da parte del privato, mentre non è disponibile alcuna rete di consultazione di radar meteorologici.

In Svizzera, per esempio, chiunque può tenere sotto monitoraggio con i radar meteorologici il cumulonembo di passaggio, e sapere quanto pioverà, se c'è rischio di grandine.

La grandine che affligge le colture, e non solo, delle regioni di Svizzera, Baviera e Austria, è tenuta sotto stretta vigilanza. Ed in Italia?

Non facciamo polemiche, e limitiamoci a raccogliere i chicchi di grandine, a misurarli e conservarli nel freezer.

Siamo ai tempi della "vispa Teresa", di quando si faceva collezione di farfalle.

Ed intanto oggi saremo bombardati dalle solite notizie allarmistiche, taluni ieri scrivevano che c'è rischio d'alluvione.

Insomma, non c'è più spazio neppure per una perturbazione che ci lamentiamo. La fabbrica del sole e del Global Warming è gradita, ma non lamentiamoci se tra qualche decennio ci sarà vietato fare la doccia più di una volta alla settimana.

 

Andrea Meloni - www.grandine.eu