Nepal - Alpinista altoatesino precipita
scendendo da quota 7.100
Alois Brugger, della Valle Aurina, è
morto, forse travolto da una slavina, mentre, insieme al suo corregionale Hans Kammerlander, della Val Pusteria, si trovava sulla parete di cima Jasemba
BOLZANO -
L’alpinista altoatesino Alois Brugger,
della Valle Aurina, è morto, forse travolto da una
slavina, mentre, insieme al suo corregionale Hans Kammerlander, della Val Pusteria,
si trovava sulla parete di cima Jasemba, nel Nepal.
Il tragico incidente si è verificato durante la discesa verso il campo base 1,
quando i due alpinisti avevano raggiunto quota 7.100.
Prima è sceso Brugger, poi Kammerlander,
il quale, non avendo visto il compagno di cordata, ha dato l’allarme. Non si è
ancora riusciti a stabilire se a causare la scomparsa dell’alpinista
altoatesino sia stata una slavina, un difetto del materiale di cordata, oppure
un incidente d’altro tipo.
Kammerlander sorvolerà la zona con un elicottero alla
ricerca del compagno, che lascia la moglie e tre figli. Brugger
e Kammerlander avevano effettuato altre quattro
spedizioni insieme. I due alpinisti avevano già tentato, a cavallo tra l’aprile
ed il maggio dello scorso anno di scalare la stessa cima, insieme al gardenese Karl Unterkircher, ricordato per essere stato il primo scalatore
al mondo ad aver raggiunto nell’arco di soli due mesi le vette del Monte
Everest (24 maggio 2004) e del K2 (26 luglio 2004). Dal canto suo, Hans Kammerlander vanta la
conquista di alte vette senza far uso di respiratori.
Aveva 47 anni e molte «cime» nel suo palmares
Muore in Nepal alpinista altoatesino
Non ancora chiari i motivi dell'incidente che ha
ucciso Alois Brugger. Forse
una slavina, oppure un difetto di materiale