Il Forum giuridico europeo della neve, che si è tenuto a
Bormio il 1° e il 2 dicembre, si è concluso con una novità di straordinaria
portata: per la prima volta, infatti, i giuristi esperti di diritto degli sport
si sono espressi in maniera concorde e decisa nel sostenere la necessità che
ogni Stato membro della Ue accolga nel proprio
ordinamento legislativo le dieci norme FIS (Federazione internazionale dello
sci) che regolamentano la circolazione sulla neve. A questo proposito, il Comitato
scientifico ha sottoscritto una risoluzione unitaria (in allegato),
materialmente predisposta da Carlo Bruccoleri, uno
dei massimi esperti di diritto della neve. Il documento, che sintetizza le
conclusioni del dibattito che ha vivacizzato il congresso di Bormio, non ha
precedenti storici e può essere legittimamente letto come una manifestazione di
fiducia nei confronti dell’Europa unita. Se verrà
recepito a livello legislativo, come tutti ci auguriamo, il decalogo FIS
assicurerà infatti regole uniche di circolazione con la conseguenza di un
oggettivo aumento della sicurezza sulle piste.
Intervenendo alla tavola rotonda a chiusura dei lavori, proprio l’onorevole
Franco Frattini, vicepresidente della Commissione
europea con delega per la sicurezza e la giustizia, nonché presidente della Co.scu.ma (Commissione scuole maestri di sci), ha del resto
affermato che “è una priorità adottare regole comuni in Europa per chi scia,
perché c’è la necessità di coniugare la sicurezza con il divertimento della
montagna e la libertà dello sport, cominciando con una circolazione sulle piste
che sia armonizzata in tutti gli stati d’Europa”.
Il successo del Forum, ampiamente superiore alle aspettative, dimostra che la
strada imboccata è quella giusta. Certo, le ragioni dell’ampio
consenso registrato vanno cercate anzitutto nella qualità del dibattito, che ha
saputo richiamare in Valtellina i più grandi giuristi internazionali della neve
e ha toccato temi nuovi di indiscutibile interesse collettivo, come quello
dell’educazione o quello dell’impatto ambientale. Ma la risoluzione approvata
dai congressisti rafforza soprattutto l’obiettivo politico del Forum, un
obiettivo che coinvolge direttamente i destini della montagna in Europa. A
Bormio, insomma, non si discute soltanto. Si fa molto di più: si offre una
serie di strumenti affinché gli organismi politici competenti possano prendere
una decisione informata in materia di diritto della neve. Il Forum giuridico di
Bormio è costituzionalmente proiettato in una dimensione operativa e concreta,
e questo è il suo fattore di maggiore originalità.
LA RISOLUZIONE DEL COMITATO SCIENTIFICO
Il Comitato Scientifico,
a conclusione del secondo Forum Giuridico Europeo della Neve tenutosi a Bormio
il 1° e il 2 dicembre 2006, udite le relazioni presentate dai giuristi, esperti
in materia di Diritto degli Sport invernali, di seguito indicati:
- Avv. Ignacio ARROYO (Spagna)
- Avv. Michel BAILLY (Francia)
- Dott. Carlo BRUCCOLERI (Italia)
- Dott. Gerhard DAMBECK
(Germania)
- Avv. Waldemaro FLICK (Italia)
- Avv. Herbert GSCHÖPF (Austria)
- Avv. Tomaž MARUŠIČ (Slovenia)
- Avv. Heinz Walter MATHYS (Svizzera)
- Avv. Christopher MOORE (Canada)
- Avv. Hans-Kaspar STIFFLER (Svizzera)
Raccolte le concordi indicazioni emerse dalla Tavola rotonda conclusiva e dalla
Relazione finale del dott. Franco FRATTINI, vice-presidente della Commissione
Europea e Commissario responsabile per il portafoglio Giustizia, Libertà e
Sicurezza, formula la seguente
Risoluzione
I.- Riconosce l’opportunità che in materia di pratica dello sci gli interventi
normativi, diretti all’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri
dell’Unione Europea, siano contenuti nello stretto necessario, trattandosi di
disciplina sportiva estremamente libera, per sua natura e per l’ambiente in cui
si esplica, e che mal sopporta l’imposizione di rigide prescrizioni o divieti.
II. Ravvisa nondimeno come indispensabile e assolutamente prioritaria
l’adozione di misure rivolte a fissare regole uniformi di comportamento degli
sciatori attraverso il formale recepimento da parte
dei singoli Stati, nei quali si praticano gli Sport invernali, delle Regole di
condotta emanate dalla Federazione Internazionale dello Sci (F.I.S.), che pur
pienamente accettate per l’autorevolezza e prestigio dell’organizzazione da cui
promanano e concretamente applicate dalla giurisdizione, non sono ancora
entrate a far parte a sufficienza della coscienza collettiva dei praticanti. Il
dare loro veste giuridica contribuirebbe a rafforzarne valore precettivo, imperatività e
certezza.
III. – Formula, in particolare, l’auspicio che l’Unione Europea, considerata
l’importanza del fenomeno della circolazione degli sciatori, che per la sua
crescente “mobilità” all’interno dell’Unione presenta larghe affinità con la
circolazione stradale, valuti l’opportunità di emanare una direttiva che
indirizzi gli Stati membri verso il recepimento
formale delle “regole di condotta degli sciatori” emanate dalla F.I.S., da attuarsi da ciascuno
Stato nella forma ritenuta più opportuna.
IV.- Riserva all’esito di ulteriori approfondimenti degli aspetti legali e
operativi l’adozione di separata risoluzione riguardante il problema della
copertura assicurativa obbligatoria dei praticanti lo sci alpino in forma
amatoriale per la responsabilità civile verso terzi o la creazione di un fondo
di solidarietà per le vittime di gravi incidenti sciistici.
Giuseppe Gallo
beppe.gallo@bormioonline.com