Le recenti nevicate da "lake-effect" che hanno investito per diversi giorni
consecutivi le aree immediatamente a est del Lago Ontario, hanno portato a
quantitativi totali impressionanti di neve caduta. Nella mattina di sabato 10
febbraio, Parish (nello stato di New York) ha
raggiunto i due metri e mezzo di neve caduta dall'inizio della settimana.
Altri accumuli nevosi
totali molto abbondanti sono i seguenti: Mexico
Questi quantitativi di neve caduta
non sono però indicativi dello spessore dal manto nevoso al suolo, che è più
ridotto, a causa dell'assestamento del manto tra una nevicata e l'altra e del
vento rafficoso che ha soffiato, spostando la neve.
Per esempio, con
Nel weekend altra neve dovrebbe
cadere, circa
Per "lake-effect"
si intende l'incremento, a volte veramente spettacolare, degli accumuli nevosi
che, nella regione dei Grandi Laghi, si verifica quando
una massa d'aria fredda si carica di umidità transitando sopra le vaste distese
d'acqua relativamente calda dei Grandi Laghi stessi, con formazione di
imponenti formazioni nuvolose, che scaricano in forma di neve l'umidità così
"raccolta" quando raggiungono la terraferma, in particolare dove alle
spalle delle rive dei laghi vi sono rilievi che creano sbarramento alle
formazioni nuvolose (stau).
In questi giorni sul Lago Ontario i
venti freddi hanno soffiato in prevalenza da ovest, scaricando quindi
precipitazioni nevose abbondanti sulle rive situate a oriente del lago. Quando
la corrente dominante è da nord-nordovest, invece, l'umidità si scarica in
forma di neve soprattutto sulle rive meridionali del lago, nella fascia (snow belt) tra Buffalo e Syracuse.
Giovanni Staiano