Valanghe sulle Alpi: morti e feriti

Cronaca

 

CORTINA D'AMPEZZO, Belluno -- E' stato una giornata drammatica sull'arco alpino, con protagoniste in negativo le valanghe. Ieri pomeriggio, sopra Cortina d'Ampezzo, una slavina ha travolto e ucciso due sciatori, un uomo e una donna, i cui corpi sono stati ritrovati in serata e prima dell'alba dai soccorritori.


La disgrazia è avvenuta nella zona di Forcella Canin, nel gruppo del Fannes, sopra Cortina appunto. Il cadavere dell'uomo è stato il primo ad essere trovato dalle squadre del soccorso alpino intervenute nella zona. L'allarme era stato dato nel tardo pomeriggio da alcuni sciatori che non avevano visto ritornare i due compagni.

 

Questa mattina gli inquirenti hanno identificato le vittime. Si tratta di due fidanzati, Claudia Pompanin, 35 anni, di Cortina e Antonio Turolla, 41, originario di Padova ma residente a Belluno. Entrambi erano considerati sciatori esperti.

 

Una delle vittime era dotata di segnalatore antivalanghe Arva, che è servito a individuare l'area in cui l'uomo era sepolto. Il corpo della donna è stato ritrovato più o meno nella stessa zona ma solamente nelle prime ore di questa mattina, al sorgere del sole.  

 

Anche a San Candido, sulle Dolomiti, un'altra valanga si è staccata dalla montagna travolgendo uno sciatore. Per fortuna, l'esito è stato meno drammatico: l'uomo se l'è cavata con qualche escoriazione.

 

Sempre nel Bellunese, se la sono vista brutta tre sciatori che risalivano le pendici del Monte Pelmo. Una valanga, staccatasi dalla forcella, li ha investiti. Per fortuna, i malcapitati sono rimasti "a galla" sulla massa nevosa. Tuttavia hanno riportato traumi in diverse parti del corpo.


Ma la domenica delle valanghe non si è fermata qui. Nel corso della giornata, tre scialpinisti sono stati tratti in salvo dai compagni di cordata in Valle d'Aosta: erano stati  travolti da un distacco di neve in Val di Reme.

 

 

Veneto: valanga sul Monte Pelmo

 

Tre sciatori sono rimasti feriti

 

(ANSA) - BELLUNO, 11 MAR - Tre scialpinisti sono rimasti feriti da una valanga staccatasi dalla Forca Rossa, sul monte Pelmo, nel Bellunese. La valanga, con fronte di 40 metri, ha percorso oltre 600 metri coinvolgendo, in modo diverso, varie persone che stavano risalendo con gli sci d'alpinismo il versante - tra cui due comitive di Modena e San Vito di Cadore e altri gruppi isolati - trascinandone alcuni verso valle per qualche metro. Fortunatamente tutti sono riusciti a rimanere in superficie.

 

(ANSA) - CORTINA D'AMPEZZO (BELLUNO), 11 MAR - Torna l'incubo valanghe in montagna: dopo una giornata costellata di incidenti, nessuno dei quali però con esito mortale, è stato trovato stasera nel bellunese il corpo di uno sciatore probabilmente travolto da una slavina, mentre manca ancora all'appello la donna che era in compagnia della vittima.

La disgrazia è avvenuta nella zona di Forcella Canin, nel gruppo del Fannes, sopra Cortina d'Ampezzo. Il corpo dell'uomo é stato trovato dalle squadre del soccorso alpino intervenute nella zona dopo l'allarme dato, nel tardo pomeriggio, da alcuni sciatori che non avevano visto rientrare i due compagni. Lo sciatore era dotato di apparecchi di segnalazione antivalanghe che, a quanto si è appreso, sono serviti nella ricerca per individuare l'area dove era sepolto. Ancora in corso invece le ricerche della donna che era insieme a lui.

Nel corso della giornata, tre sci-alpinisti erano stati tratti in salvo dai compagni di cordata in Valle d'Aosta dopo essere stati travolti da una valanga in Val di Reme. Conseguenze meno drammatiche da un'altra valanga, a San Candido sulle Dolomiti, dove uno sciatore se l'era cavata con qualche escoriazione. Meno bene era andata a tre sciatori che risalivano le pendici del Monte Pelmo, ancora nel bellunese: sorpresi da una valanga staccatasi dalla forcella, sono rimasti sulla superficie della massa nevosa senza esserne travolti, ma hanno riportato traumi in varie parti del corpo.

 

Valanghe a San Candido, in Val d'Aosta e in Cadore

BOLZANO - Un grossa valanga è caduta sopra San Candido, nella zona della Croda dei Baranci. La slavina ha investito un gruppo di quattro scialpinisti, ma solo uno è rimasto ferito ed è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Bolzano. Nella zona, sopra i 2 mila metri di quota, in questi giorni vi è un pericolo di valanghe marcato grado 3 a causa soprattutto delle alte temperature, e per le escursioni scialpinistiche era consigliata la massima prudenza.

In Valle d'Aosta tre sciatori sono stati salvati da loro compagni. Una valanga si era staccata dalle pendici di Punta Gollien, a circa 2.800 metri nella Valle di Reme, travolgendo i tre escursionisti. Sono stati proprio i loro compagni ad estrarli dalla neve e trarli in salvo. Sul posto sono intervenute le guide del Soccorso alpino, trasportato con l'elicottero della Protezione civile, per verificare se vi fossero altri sciatori. Fortunatamente il tutto si è risolto senza alcun danno alle persone.

VALANGA SU MONTE PELMO, TRE SCIATORI FERITI

Sono complessivamente tre gli sciatori rimasti feriti - un modenese e due bellunesi - da una valanga staccatasi stamane dalla Forca Rossa, sul monte Pelmo, e che ha coinvolto anche altri appassionati di scialpinismo senza pero' alcuna conseguenza. La massa nevosa, con fronte di circa 40 metri ma uno spessore di appena 15 centimetri, ha percorso in discesa oltre 600 metri coinvolgendo, in modo diverso, varie persone che stavano risalendo con gli sci d'alpinismo il versante - tra cui due comitive di Modena e San Vito di Cadore e altri gruppi isolati - trascinandone alcuni verso valle per qualche metro. Per fortuna lo spessore della neve era minimo e tutti sono riusciti a rimanere in superficie. Non si esclude che il distacco della massa nevosa possa essere stato causato da un gruppetto di scialpinisti distanti un centinaio di metri dalla forcella, che hanno tagliato la lastra nello stesso punto in cui negli anni passati si erano originate altre valanghe.

L'allarme e' scattato attorno alle 10.30, con le telefonate al 118 provenienti da alcuni sciatori testimoni dell'evento. Nella zona piu' a valle erano gia' presenti volontari del Soccorso alpino, mentre l'elicottero di Pieve di Cadore ha portato in quota alcune squadre delle Stazioni di Selva di Cadore, San Vito di Cadore, Valle di Zoldo (allertata anche Pieve di Cadore) e tre unita' cinofile da valanga - quella di turno all'ospedale di Pieve, piu' due arrivate in un secondo tempo della Stazione della Val Pettorina e Belluno - dopo una prima verifica dall'alto con la strumentazione apposita in dotazione al velivolo. Il bilancio finale e' stato di tre persone ferite che, aiutate dai volontari del Soccorso alpino, sono state recuperate dall'elicottero. G.M., 38 anni, di Modena, con una probabile frattura alla gamba, e' stato trasportato all'ospedale di Belluno, assieme a M.C., 52 anni, sciatrice di Cortina, che lamentava dolori al volto e al torace. Infine, D.B, 51 anni, di San Vito di Cadore, e' stato trasportato all'ospedale di Pieve con un sospetto trauma alla spalla. Le squadre del Soccorso alpino hanno poi bonificato l'intera superficie della valanga.