Valanga su motoslitte, tre morti
Brescia, 3 ancora dispersi e 6 feriti
Dodici persone che stavano facendo
un'escursione su alcune motoslitte sono state travolte da una valanga
che si è staccata dal monte Maniva, nel Bresciano. Secondo
un primo bilancio tre persone sono morte, tre risultano ancora
disperse mentre le altre sei sono ferite, ma sono state estratte vive dalla
neve. L'incidente si è verificato a più di duemila metri d'altezza in
località Dosso dei Galli.
La zona dove è caduta la valanga è stata
raggiunta immediatamente da un prima squadra del Soccorso alpino portata in
quota da un elicottero che, però, è dovuto atterrare a causa del buio.
L'allarme è stato dato al 118 da alcuni dei componenti del gruppo di motoslitte
che fortunatamente non sono stati coinvolti.
Le condizioni meteo non sembrano ostacolare particolarmente le ricerche. La
quinta delegazione bresciana del Soccorso alpino riferisce un'alternanza di
schiarite al nevischio. La valanga si è staccata a nord del rifugio Bonardi, nei pressi di alcuni vecchi insediamenti radar
militari, in zona dosso dei Galli-Colombine in Val Trompia.
Alle ricerche partecipano anche carabinieri, guardia di finanza e unità dei
vigili del fuoco.
Trentino, valanga su sciatore fuoripista: morto
Uno sciatore è morto travolto da una valanga mentre stava sciando fuori
pista a Marilleva, in Trentino. Stando ai primi
accertamenti, l'uomo avrebbe lasciato la pista del Doss
della Pesa per lanciarsi con gli sci fuori dal percorso battuto. Una massa
nevosa lo ha travolto, schiacciandolo contro un albero. Inutili i soccorsi dei
medici portati sul posto con l'elicottero di Trentino Emergenza. Nel primo
pomeriggio un'altra valanga è caduta in Val Venosta,
in provincia di Bolzano, seppellendo la 31enne Petra Lazzari,
di Rablà; la sollecitudine dei soccorsi ha però
consentito di salvare la donna, che ha riportato solo un forte stato di shock
ed è stata trasportata, per verifiche, dall'ospedale di Merano.
Si trovavano
nel Bresciano sul monte Maniva: dodici le persone travolte
Travolti in motoslitta, tre morti
Altre tre persone sono disperse, sei i feriti. Due ragazzi morti sabato a
Livigno, domenica deceduto un altro sciatore
BRESCIA - È di tre morti, tre dispersi e sei feriti il nuovo bilancio provvisorio
della valanga che è caduta nel pomeriggio di domenica in Val Trompia, nella zona del passo Maniva,
a quota 2 mila metri. La conferma arriva dal comandante provinciale dei
carabinieri di Brescia, Mauro Valentini, intervistato
a Sky Tg24. Sul posto sono ancora in corso le ricerche, che proseguono in una
zona ben delimitata dove sono state travolte dodici persone che viaggiavano a
bordo di alcune motoslitte. La slavina si è staccata a nord del rifugio Bonardi, nei pressi di alcuni vecchi insediamenti radar
militari, in zona dosso dei Galli-Colombine.
ALLARME VALANGHE - E per il rischio valanghe sono stati chiusi quasi
tutti i principali passi del Trentino. Proprio
una valanga a Livigno ha ucciso sabato due 17enni che sciavano fuoripista.
Domenica un'altra vittima: uno sciatore di 58 anni di Piacenza è morto dopo
essere stato travolto da una valanga provocata da un fuoripista a quota 2.100
metri d’altezza a Doss della Pesa in val di Sole, in
Trentino. Forse invogliato dalla neve freschissima caduta in queste ore nella
zona, l’uomo si è addentrato con gli sci in una zona boschiva, ma un lastrone
di neve si è staccato trascinandolo a valle per circa 60 metri e facendolo
sbattere violentemente contro un albero.
PASSI CHIUSI - Chiusi già dalla notte scorsa dopo l’abbondante nevicata
il passo del Tonale, i passi Sella, Gardena, Falzarego, Valparola.
Transitabili, ma solo con catene, il Pordoi, i passi Valles e S.Pellegrino. Situazione
identica sulle Dolomiti, con i passi Giau, Falzarego e Fedaia chiusi al
traffico per il pericolo di slavine. Vigili del fuoco e carabinieri segnalano
numerosi interventi lungo le strade montane per soccorrere automobilisti in difficoltà.
Più a valle, a cominciare da Belluno, i vigili del fuoco sono dovuti
intervenire per allagamenti a scantinati e locali al piano terra. L'ultima
vettura bloccata dalla neve è stata rimessa in condizioni di ripartire dai
vigili del fuoco di Belluno attorno alle 2 a passo Giau.
Lo stesso valico da Pocol al bivio Posalf, circa 19 chilometri di strada, è stato chiuso al
traffico per pericolo slavine.
Il centro valanghe di Arabba precisa che in Veneto si
sono toccati anche i 90 centimetri di neve fresca sulle Dolomiti, sopra i 2.000
metri, per oscillare tra i 15 e i 20 centimetri oltre i 1.500 metri sulle prealpi e diventare a carattere piovoso sulle montagne
attorno a Vicenza. Il centro identifica un pericolo di valanghe forte (grado 4)
oltre i 1.900 metri in Agordino, Zoldano
e Ampezzano. Pericolo di valanghe marcato (grado 3)
in Comelico, Cadore e in
tutte le Prealpi.
La
tragedia sopra il Passo del Maniva: ci sono anche sei
feriti
Marilleva, muore uno sciatore: schiacciato dalla neve
contro un albero
Slavina travolge
motoslitte
3 morti, un disperso nel bresciano
La protezione civile lancia l'allerta
meteo. Rischio valanghe
in Val D'Aosta, passi chiusi in Trentino Alto Adige
di
ALESSIA MANFREDI
BRESCIA - Tragedia nel bresciano:
una slavina si è staccata oggi pomeriggio sopra il passo del Maniva (Brescia), in località Dosso dei Galli, a più di
duemila metri di altezza. La neve ha travolto 11 persone su dieci motoslitte:
tre sono morte, sette sono state recuperate in vita: una risulta ancora
dispersa. Un bilancio che si è progressivamente aggravato nel corso della giornata.
Volontari e soccorritori sono ancora impegnati nelle ricerche ma ormai è una
lotta contro il tempo. In base alle prime informazioni, le vittime sarebbero
tutte persone della zona, maggiorenni, che stavano facendo un'escursione dal Mariva al passo Croce Domini.
"La zona dove si è staccata la slavina è lontana un paio di chilometri dal
comprensorio sciistico e dalle piste" spiega al telefono a Repubblica. it Pierfranco Tanghetti, direttore della scuola di sci Tre Valli Collio, sul monte Maniva. Si
tratta di escursionisti privati, che con la scuola di sci non avevano alcun
legame, chiarisce. "Erano fuori pista, in aperta montagna e qui nei giorni
scorsi ci sono state forti nevicate" dice ancora Tanghetti.
Con la neve pesante, il rischio di slavine aumenta, senza contare che le
condizioni atmosferiche non sono delle migliori. "Oggi in zona c'era molta
nebbia, ha piovuto molto e in quota nevica" dice Tanghetti.
"Le ricerche proseguono ad oltranza, la zona è ampia, ma abbastanza
circoscritta" spiega il tenente colonnello dei carabinieri di Brescia
Mauro Valentini. "Una delle difficoltà è che la
zona è piuttosto isolata ed accessibile solo dalla Val Trompia,
quindi i soccorsi possono giungere solo da quella direzione". Le persone
recuperate in vita sono in condizioni buone. "Sono state investite dalla
slavina solo in maniera marginale, e sono riuscite a dare l'allarme" dice
ancora Valentini. "Ora la speranza è di
recuperare anche l'altra in vita". Sul posto le operazioni sono coordinate
dalla protezione civile, insieme al Cai e al 118.
Sempre oggi uno sciatore ha perso la vita in tarda mattinata dopo essere stato
travolto da una slavina che lo ha schiacciato contro un albero in Val di Sole,
ad oltre 2 mila metri di quota, nel complesso di Marilleva
nel Trentino. La vittima è un uomo di 50 anni originario di Piacenza. L'uomo è
stato raggiunto dal Soccorso Alpino ma è morto sul colpo e la salma è stata
trasferita in elicottero nella camera mortuaria di Commezzadura.
La tragedia è avvenuta poco dopo mezzogiorno; l'uomo in compagnia di un amico
ha affrontato il fuori pista sulla pista del 'Dos dela pesa'. Sembra che i due sciatori con i loro
spostamenti abbiano provocato una valanga. La slavina ha trascinato verso valle
il 50enne, facendogli sbattere la testa contro un larice.
L'allarme maltempo rimane alto al Nord: le abbondanti precipitazioni nevose
hanno aumentato il rischio di valanghe
in Val D'Aosta e la protezione civile ha lanciato un allerta meteo per le
prossime ventiquattrore. Sono molte le auto rimaste bloccate oggi sulle
Dolomiti e sono stati chiusi quasi tutti i principali passi del Trentino Alto
Adige, alcuni anche in Veneto.
Ieri una valanga ha provocato la morte di due diciassettenni a Livigno, in Val Federia, mentre erano impegnati in una discesa in
snowboard. I due amici sono stati travolti mentre scendevano fuoripista. Ad
avvisare il pronto soccorso alpino altri due amici che hanno assistito alla
scena restando parzialmente coinvolti dal distacco della parete di neve, ma
senza rimanere feriti.
(13 gennaio 2008)