L'Aquila: 32enne romano muore per slavina
17 Febbraio 2008,
17:44
L'AQUILA -
Un trentaduenne romano è morto nel primo pomeriggio, dopo essere scivolato in un
canalone a causa di una slavina. La piccola valanga è stata provocata dal
ragazzo e altri due amici, con i quali stava percorrendo il versante nord del
monte Sirente, nel Comune di Secinaro, in provincia
dell'Aquila. Il 32enne è scivolato per circa 150 metri, sbattendo la testa
contro alcuni massi.
I tre, esperti di alpinismo e già varie volte nell'Aquilano
per effettuare escursioni e arrampicate, allettati dalla splendida giornata di
sole, anche se molto fredda, hanno imboccato la via nevosa del Sirente per
raggiungere la vetta posta a circa 2.200 metri.
Tutto sembrava filare liscio, la buona visibilità, la tenuta della neve, il
sole che cominciava a scaldare l'ambiente quando, improvvisamente, si è
staccata dalla parete una piccola slavina che ha travolto Antonio Consalvi trascinandolo nel burrone. Nella caduta il giovane
ha battuto più volte la testa contro spuntoni di roccia ed è morto sul colpo.
Uno dei due compagni di avventura, un cinquantunenne di Albano Laziale, è stato
sfiorato dalla slavina, che lo ha fatto scivolare per alcuni metri ma ha avuto
la fortuna di trovare un appiglio e di fermarsi: se l'è cavata con qualche
ferita subito curata dai medici del 118. L'altro alpinista, un trentaseienne di
Leonessa, è rimasto illeso ed ha allertato i soccorsi. Gli uomini del soccorso
alpino dell'Aquila e un'eliambulanza del 118 si sono subito portati sul luogo
dell'incidente ma nulla hanno potuto perché Consalvi
giaceva a terra esanime.
E sempre ieri pomeriggio un'altra tragedia sulle Alpi Apuane: un uomo è morto
precipitando in un canalone, da un'altezza di 150 metri, mentre stava
rientrando da un'escursione nel territorio del comune di Stazzema
(Lucca). La vittima, in compagnia di un'altra persona, stava scendendo da
località Mosceta, lungo il versante Tre Fiumi e del
Puntato, nel gruppo della Pania della Croce, quando è scivolato probabilmente a
causa del ghiaccio formatosi per le basse temperature registrate nella zona.
Sempre sulla Pania della Croce, ma sul versante opposto, lungo il sentiero 129
del monte Corchia, è stato necessario soccorrere
altri due escursionisti, uno dei quali è scivolato a causa del ghiaccio
riportando una distorsione a una caviglia. Infine, tre ragazzi, tra i 22 e 23
anni, si sono persi nel tardo pomeriggio mentre facevano un'escursione nel
fosso di Ronci, sui Monti Lucretili
(Roma). I tre ragazzi sono riusciti a chiamare i soccorsi con il telefonino,
hanno detto di stare bene ma di non riuscire a trovare la strada del ritorno