VALANGA: BIELLESE TRAVOLTA IN VAL D'AYAS, FERITA
(ANSA) - AOSTA, 26 MAR - E' ricoverata all'ospedale di
Aosta la sciatrice biellese che oggi pomeriggio è stata travolta da una valanga
in val d'Ayas. Le sue condizioni non sono gravi.
Faceva parte di una comitiva di sei scialpinisti che
si trovavano a monte del lago Perrin, nella zona
della Gran Cima, a circa 2.700 metri di quota. La donna è stata sommersa verso
le 14 da una slavina (fronte di 20 metri) provocata da un suo compagno: è rimasta
sepolta sotto parecchi centimetri di neve. Pur avendo tutti l'Arva, gli altri membri del gruppo non sono riusciti a
tirarla fuori dalla neve in quanto sprovvisti di pale e sonde. Così ad estrarla
dalla slavina, dopo circa mezz'ora, sono state le guide del soccorso alpino
valdostano giunte sul posto con l'elicottero. (ANSA).
Val d'Ayas: valanga travolge scialpinista
2008-03-27 11:22
AYAS, Aosta -- E' salva
per miracolo una sciatrice piemontese travolta da una valanga in Val d'Ayas. I
compagni, pur avendola individuata con l'Arva, non
sono riusciti ad estrarla dalla neve perchè
sprovvisti dell'attrezzatura base di autosoccorso. La donna è rimasta sepolta
sotto un metro di neve per decine di minuti, fino all'arrivo del soccorso
alpino. Che l'ha trovata, incredibilmente, ancora cosciente.
L'incidente è avvenuto ieri alle 14 nei pressi del Lago Perrin,
a circa 2.700 metri di quota. La donna, originaria di Biella, stava scendendo
con cinque amici dalla Grand Cima (3.023 metri), un
noto itinerario di scialpinismo della Val d'Ayas.
Ad un certo punto, il gruppo si è trovato di fronte ad un passaggio
delicato, dove giaceva un grosso accumulo di neve ventata. Il primo sciatore è
passato senza problemi. Ma quando è stato il turno della ragazza, il lastrone
ha ceduto e la slavina è partita travolgendola in pieno.
I compagni, oltre a dare l'allarme, hanno iniziato subito le operazioni di
autosoccorso e la ricerca Arva. Hanno presto individuato
il punto dove si trovava l'amica, ma non sono riusciti assolutamente ad
estrarla dalla neve perchè non avevano nè pala nè sonda. Una
dimenticanza che avrebbe potuto costarle la vita.
La ragazza è stata estratta solo parecchi minuti dopo, quando sono
giunti sul posto le guide alpine e l'elicottero del soccorso alpino.
Miracolosamente, nonostante la permanenza sotto la neve per oltre 15 minuti, la
ragazza era viva e cosciente. Ricoverata in ospedale, i medici l'hanno
dichiarata fuori pericolo.
Resta però, e forte, il pericolo valanghe sulle montagne valdostane,
oggetto di nevicate e venti forti negli ultimi giorni. Solo l'altro ieri
un'altra valanga, a Curmayeur, aveva travolto un
maestro di sci durante un fuoripista.
Secondo i bollettini regionali, sulla maggior parte della regione
"rimangono possibili valanghe spontanee di neve a debole coesione e a
lastroni, di piccole e medie dimensioni, principalmente alle esposizioni
soleggiate in corrispondenza di affioramenti rocciosi".
Il pericolo, secondo i bollettini, riguarda in particolare il settore nord
occidentale ma anche quello centrale, nelle testate della Val d'Ayas e della
Valle di Gressoney, dove "l'intensa attività
eolica ha creato accumuli consistenti alle differenti esposizioni e il distacco
provocato è possibile, anche con debole sovraccarico sui pendii ripidi oltre
2300 metri".
"Nella pratica
dello scialpinismo - raccomanda il bollettino -, è richiesta un'attenta
valutazione locale dei pendii e si raccomanda una scrupolosa scelta degli
itinerari, privilegiando percorsi poco ripidi e più battuti". Nei prossimi
giorni, infatti, il pericolo non diminuirà. Rimmarrà
stazionario su tutto il territorio.