VALANGHE: DUE
SCIALPINISTI FERITI IN VAL D'AOSTA
(ANSA) - AOSTA, 12 APR -
Due scialpinisti sono stati travolti oggi pomeriggio da una valanga nei pressi
del rifugio Nacamuli, a circa 2.800 metri di quota, nell'alta Valpelline (comune
di Bionaz). Secondo quanto si è appreso, entrambi sono feriti e sono stati
trasportati con l'elicottero all'ospedale di Aosta.
Sul posto sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino valdostano. I primi
soccorsi ai due infortunati sono stati prestati dal gestore del rifugio che ha
assistito al distacco della valanga ed è subito intervenuto
VALANGHE: DUE
SCIALPINISTI FERITI IN VAL D'AOSTA
ANSA) - AOSTA, 12 APR -
I due scialpinisti travolti - secondo quanto si è appreso - sono entrambi
valdostani ma non si conosce ancora la loro identità.
Uno è grave dopo essere rimasto per parecchi minuti sepolto sotto un metro di
neve, con la testa rivolta verso il basso; privo di conoscenza, è stato
intubato sul posto dai medici del soccorso alpino valdostano e condotto
d'urgenza in elicottero all'ospedale di Aosta. L'altro, invece, è stato
trascinato dalla slavina vicino ad una roccia dove ha trovato una 'bolla'
d'aria che gli ha consentito di respirare fino all'arrivo dei soccorsi. E'
praticamente illeso, con un lieve principio di ipotermia.
"Stavo salendo con gli sci - ha raccontato all'ANSA Fabrizio Bertinetti,
di 39 anni, di Torino, unico testimone dell'incidente e gestore del rifugio -
quando questi due scialpinisti mi hanno superato. Erano veloci e vestiti
leggeri, probabilmente si allenavano per una gara. Poi, circa 50 metri sotto il
rifugio, ha visto staccarsi la valanga". "Le tracce dei due - ha
proseguito Bertinelli - sparivano proprio sotto la slavina. Così sono salito al
rifugio, ho dato l'allarme, ho preso la pala, sono sceso a cercarli e li ho
estratti dalla neve". La valanga si è staccata alle 14 e probabilmente è
stata provocata proprio dai due scialpinisti.
Scialpinista
travolto da una valanga in fin di vita ad Aosta
Le condizioni di Silvano Borre sono definite
"critiche" dai sanitari a
causa dell'ipotermia: all'arrivo in ospedale la sua temperatura era di 28
gradi. Al momento dell'incidente - insieme con il compagno Andrea Cargnino,
anche lui di 43 anni, commercialista di Aosta, che ha riportato lievi ferite -
si stava allenando per la 'Patrouille des glaciers', una delle gare piu'
importanti del
circuito scialpinistico internazionale, in programma la prossima settimana in
Svizzera. I primi soccorsi ai due infortunati sono stati prestati dal
gestore del rifugio che ha assistito al distacco della valanga ed e' subito
intervenuto. Poi sono arrivati gli uomini del soccorso alpino valdostano.
Il rifugio Nacamuli si trova a circa 2.800 metri di quota, nell'alta
Valpelline (comune di Bionaz).
Aosta: morto scialpinista travolto ieri da una valanga
13 Aprile 2008,
09:52
AOSTA - E'
morto la notte scorsa, all'ospedale di Aosta, il 43enne Silvano Borre. Ieri lo
scialpinista era rimasto gravemente ferito per una valanga che si era staccata nei
pressi del rifugio Nacamuli, nell'alta Valpelline. Appena giunto in ospedale,
le sue condizioni erano state definite già "gravissime", a causa di
ipotermia e ipossia. Con Borre c'era Andrea Cargnino, suo coetaneo: si stavano
allenando insieme. Cargnino ha riportato solo lievi ferite. (Agr)
BIONAZ,
Aosta -- E' morto in queste ore lo scialpinista travolto da una valanga sabato
pomeriggio vicino al rifugio Nacamuli al Col Collon, in Valpelline. Il 43enne
valdostano, che si stava allenando insieme ad un coetaneo per la famosa
scialpinistica Patrouille du Glaciers, è rimasto sepolto per parecchio tempo
sotto la neve. Estratto in arresto cardiaco e stato di ipotermia, è deceduto
all'ospedale dopo diverse ore di agonia.
La vittima della valanga è Silvano Borre, originario di Sarre, noto a livello
locale anche per aver capitanato la squadra di calcio a 5 di
Aymavilles-Gressan. Con lui, al momento dell'incidente, c'era un coetaneo di
Aosta, Andrea Cargnino.
Entrambi
sono stati travolti dalla valanga che si è staccata vicino al rifugio Nacamuli,
a circa 2800 metri di quota, appena sotto il Col Collon che congiunge la
Valpelline con la Svizzera. Erano da poco passate le 14 di sabato pomeriggio.
Il gestore del rifugio, che ha assistito alla scena, ha allertato immediatamete
il 118 e ha prestato i primi soccorsi.
Sarebbe
stato proprio lui a liberare dalla neve i due sciatori. Ma Borre era rimasto
sepolto sotto mezzo metro di neve per troppi minuti. Era a faccia in giù e non
respirava. Quando è stato estratto, era in arresto cardiaco, privo di
conoscenza, e con una temperatura corporea di 28 gradi. I medici l'hanno
intubato sul posto e trasportato in ospedale, dove è morto quest'oggi.
Il
suo compagno, invece, era stato trascinato vicino ad una roccia. Una sacca
d'aria tra lui e il masso gli ha permesso di restare cosciente e respirare fino
all'arrivo dei soccorsi. E' stato estratto solo con lievi ferite.
Ora,
le autorità stanno cercando di ricostruire l'accaduto. Secondo alcune ipotesi,
la valanga sarebbe stata causata proprio dai due scialpinisti, che avrebbero
tagliato un pendio pericoloso con neve ventata.
Ma
questo fine settimana le valanghe provocato altri incidenti sulle montagne
italiane, dove il manto nevoso, carico dalle nevicate di settimana scorsa, era
instabile e pericoloso in quasi tutte le zone. Due scialpinisti, per esempio,
sono finiti sotto una slavina sull'Alpe Devero, in Piemonte.
Per
fortuna, a poca distanza c'era un altro gruppo di scialpinisti che hanno subito
dato l'allarme. Grazie alla ricerca con l'Arva, i due sepolti sono stati
individuati ed estratti nel giro di pochi minuti, con una lieve ipotermia.
Massima
attenzione è richiesta a tutti coloro che si vogliono avventurare in alta quota
in questi giorni. Secondo i bollettini Aineva il pericolo valanghe è marcato
praticamente su tutto l'arco alpino.