Quattro olandesi, il padre e
tre figli, perdono la vita sul Monte Bianco. Salva la madre
Courmayeur - I quattro alpinisti, tutti legati tra di loro, erano a 3823 metri di
quota, sul Mont Dolent, sul massiccio del Monte
Bianco, quando si è consumata la tragedia.
Nuova tragedia in montagna. Quattro alpinisti, di nazionalità olandese,
sono morti questa mattina, giovedì 24 luglio, sul massiccio del Monte Bianco a
Courmayeur.
Le vittime sono un padre e i suoi tre. Le vittime sono: Hendrik
Pieter Germs 56 anni, il
figlio Pieter Mark, 20 anni, la figlia Adriana Els, 23 anni e l’ultima genita Maria
Karin di 17 anni. Unica superstite dell’incidente la madre, Ada De Jong, 50 anni. La donna ha visto precipitare i tre
figli e il marito per 500 metri.
Dopo le prime cure prestate in ospedale, Ada De Jong,
è stata affidata a una équipe di psicologi, ed è stata accompagna ad Entrèves, presso la caserma della guardia di finanza, dove
i militari l’hanno sentita per cercare di capire come sia avvenuta la tragedia.
Dopo essere stata interrogata, la donna è immediatamente partita per Ginevra,
per poi rientrare in Olanda.
I quattro alpinisti, tutti legati tra di loro, erano a 3823 metri di quota,
sul Mont Dolent, sul massiccio del Monte Bianco,
quando si è consumato la tragedia. La donna, probabilmente perché stanca,
ha accompagnato fino a un certo punto il marito e i figli, e poi i quattro
hanno proseguito da soli l’ascensione. Poi, verso, verso mezzogiorno, la
tragedia. I quattro stavano scendendo, quando arrivati a metà discesa, uno dei
quattro è scivolato, portandosi dietro gli altri tre.
I quattro olandesi sono così precipitati per circa cinquencento
metri. La neve, vista l’ora, non era pià in
ottime condizioni, infatti, i quattro alpinisti erano leggermente in ritardo, inquanto, per ascensioni del genere, a mezziogiorno
avrebbero dovuto essere molto più a valle. Tutti e quattro erano ben
equipaggiati, ma non indossavano il casco. A dare l’allarme, un altro
alpinista, di nazionalità francese, che ha assistito alla tragedia. L’uomo, che
stava binocolando la zona, ha visto i quattro
precipitare nel vuoto.
Sul posto sono immediatamente arrivati gli uomini del soccorso
alpino e della guardia di fiananza. Ma per i
quattro uomini non c’era nulla da fare. Le operazioni di recupero delle salme,
sono state difficili, in quanto i corpi erano finiti in un seracco ghiacciato,
ai piedi della montagna.
Le salme dei quattro alpinisti olandesi sono state ricomposte presso
la camera mortuaria del cimitero di Courmayeur, in attesa che il pubblico
ministero, Pasquale Longarini, dia il nullaosta per
l’espatrio delle salme.
Solo una settimana fa, nello stessa zona del Mont Dolent,
tre alpinisti francesi erano stai travolti da una slavina e poi
precipitati per alcuni centinai di metri. I tre francesi erano rimasti feriti
gravemente.
di Cristina Porta