BERNA - Dopo le abbondanti nevicate dei
giorni scorsi, in montagna è aumento il pericolo di valanghe in seguito anche
ai forti venti di favonio. Durante il fine settimana non sono mancati gli
incidenti: in Vallese, uno sciatore è dato per disperso in seguito ad una
slavina e un altro è rimasto ferito. Una donna è stata investita da una massa
nevosa nella regione glaronese ed è finita in
ospedale. Ieri un escursionista spintosi fuori pista è morto nella regione di Obwaldo e in Vallese è deceduta una donna rimasta ferita in
montagna lunedì scorso.
L´ultimo incidente è avvenuto in Vallese
dove una persona è data per dispersa dopo che una valanga si è staccata nella
regione di Trient, sopra Martigny
investendo tre persone. Due sono riuscite a liberarsi e a dare l´allarme. Le
operazioni di soccorso sono rese difficili dal vento, ha precisato all´ATS il
portavoce della polizia cantonale. Sempre oggi un´altra massa nevosa si è
staccata sopra St-Gingolph (VS): una persona è
rimasta ferita alle gambe.
Nel cantone di Glarona
invece, una sciatrice di 45 anni è stata investita da una slavina sulle pendici
del Sunnenhörnli a circa 2000 metri di altezza. La
donna, completamente sepolta sotto la neve, è riuscita a liberare un braccio e
a chiamare con il telefonino le squadre di soccorso.
Anche in questo caso il loro intervento
è stato reso difficile dal forte vento che soffiava nella regione. I
soccorritori sono comunque riusciti a trarla in salvo: la donna è stata
trasportata in ospedale con ferite alle gambe e sintomi d´ipotermia.
Ieri, un uomo che praticava sci fuori
pista nella regione del Titlis, sopra Engelberg (OW), è morto dopo essere caduto in un crepaccio
profondo 12 metri. La vittima è stata localizzata grazie all´allarme dato da
due turisti che avevano osservato l´incidente da una funivia. Lo sciatore non
aveva visto il crepaccio perché era coperto da una sottile coltre nevosa.
Infine, la cittadina tedesca di 67 anni
travolta lunedì da una valanga mentre praticava lo sci fuori pista sopra Verbier (VS) è deceduta giovedì a Ginevra. La vittima,
domiciliata nella città di Calvino, faceva parte di un gruppo che accompagnato
da un maestro di sci si trovava a 2´600 metri di quota sul pendio nordorientale
del Mont-Fort, quando per ragioni ancora
indeterminate un lastrone di neve è scivolato a valle.