Uno scout di 17 anni
è precipitato a Ospitale di Cadore (Belluno)
tentava di superare una slavina che interrompeva il sentiero
Incidenti di montagna, tre vittime
In un mese 5 morti sulle Apuane
Due escursionisti sono
rimasti uccisi in due diversi episodi in Toscana
ROMA - La montagna ha fatto tre vittime nella prima domenica del 2009. Un giovane
scout ha perso la vita precipitando in un canale ghiacciato a Ospitale di Cadore,
in provincia di Belluno. Due escursionisti sono morti, in due diversi incidenti,
sulle cime delle Alpi Apuane, in provincia di Lucca.
Faceva parte di un gruppo di 18 scout di Treviso ed era uno dei due accompagnatori
il giovane che ha perso la vita questa mattina precipitando in un canale ghiacciato
a Ospitale di Cadore. Il ragazzo, 17 anni, stava percorrendo
con la comitiva il sentiero che porta a casera Girolda,
lungo una mulattiera completamente ghiacciata. Quando si è trovato di fronte
una slavina di neve che interrompeva il sentiero, ha provato a superarla, ma
ha perso l'equilibrio ed è scivolato nel canale sottostante per circa 250 metri.
Sul posto sono giunti l'eliambulanza del Suem di Pieve
di Cadore e una squadra del Soccorso alpino della Stazione di
Longarone. Individuato il corpo, il medico ha solamente potuto constatare il
decesso del giovane, dovuto ai gravi traumi riportati.
Gli altri scout, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, sono stati portati con
l'elicottero in un punto più sicuro. Il sindaco di Ospitale di Cadore ha messo a disposizione le aule riscaldate della scuola
per accogliere i giovani e le loro famiglie in arrivo.
Sulle Alpi Apuane, verso le 13 è scattato l'allarme per due alpinisti precipitati
rispettivamente da due versanti di due diversi monti. Lorenzo Banci nato a Firenze il 25 ottobre 1980, residente a Signa, celibe, è precipitato dal versante est del monte Corchia. Nelmo Cagnoli, nato alla Spezia il 9 agosto 1952 e residente a Sarzana,
è rimasto vittima di un incidente sul versante sud-est del monte Pania.
Sono cinque, in totale, le persone morte durante escursioni sui sentieri delle
Alpi Apuane dai primi di dicembre a oggi. Ieri sul monte Corchia,
nel comune di Stazzema, in provincia di Lucca, era
morto Francesco Battaglia, 60 anni, di Pietrasanta: era precipitato in un burrone
mentre percorreva il sentiero 129 che da Mosceta porta
al rifugio Del Freo.
Ieri il Soccorso alpino e speleologico della Toscana aveva lanciato un appello
per evitare le escursioni in questi giorni a causa delle basse temperature che
hanno trasformato la neve in lastre di ghiaccio, in particolare sui sentieri
delle Apuane. Domani, per cercare di porre fine alla serie di incidenti, è
stata convocata una riunione a Stazzema.
E' finita bene, invece, per un giovane che si era perso dopo essersi
avventurato fuoripista con lo snowboard in Trentino, dopo essere partito dalle
piste del Cermis: è stato individuato dagli uomini
del Soccorso alpino, grazie alle tracce lasciate dalla tavola. L'area però era
estremamente pericolosa, con dirupi e un'enorme quantità di neve, che rendeva
difficili i movimenti. Solo con lunghe e complesse manovre con le corde è stato
possibile recuperarlo, a notte fonda. Il giovane era infreddolito, spaventato,
ma in buono stato di salute.
Montagna,scout muore in un canalone
E' precipitato nel superare una slavina
Un giovane scout di 17
anni è morto scivolando in un canale ghiacciato a Ospitale di Cadore, in provincia di Belluno. Stava cercando di superare
una slavina di neve che interrompeva un sentiero, ma ha perso l'equilibrio
ed è caduto. Le squadre del Soccorso alpino hanno recuperando il corpo
del giovane. I soccorritori hanno portato a valle i compagni del ragazzo, 17
in tutto, che erano con la vittima al momento dell'incidente.L'incidente è avvenuto
a 1.400 metri di quota. La vittima è precipitata per circa 250 metri. Sul posto
sono intervenuti l'eliambulanza del Suem di Pieve
di Cadore e una squadra del Soccorso alpino della Stazione di
Longarone.
Individuato il corpo il medico ha solamente potuto constatare il decesso del
giovane, dovuto ai gravi traumi riportati. La salma, ottenuta dalla magistratura
l'autorizzazione alla rimozione, è stata trasportata nella camera mortuaria
di Ospitale. Gli altri giovani sono stati portati con l'elicottero in un punto
più sicuro. Il sindaco di Ospitale di Cadore ha
messo a disposizione le aule riscaldate della scuola per accogliere i giovani
e le loro famiglie in arrivo.
Montagna, scout muore nel Cadore.
Due vittime sulle Apuane
Due escursionisti sono morti, in due diversi
incidenti, avvenuti sulle cime delle Alpi Apuane. Il primo decesso è avvenuto
sul monte Corchia, lungo la parete est: l' uomo è
precipitato per circa 600 metri dopo essere scivolato sul ghiaccio di un sentiero
che da Mosceta, nel comune di Stazzema, porta al rifugio Del Freo.
Ieri nella stessa zona, precipitando in un burrone, era morto un uomo di 60
anni di Pietrasanta (Lucca). Il
secondo incidente mortale è avvenuto sul Pania della
Croce, lungo il versante ovest. L' escursionista è precipitato mentre percorreva
la 'via normale', che dal rifugio Del Freo porta alla
vetta del Pania della Croce, la seconda cima delle Apuane con i suoi 1870 metri.
Gli interventi di recupero delle vittime sono coordinati dal Soccorso alpino
di Querceta e dai carabinieri. Ieri il Soccorso alpino e speleologico della
Toscana aveva lanciato un appello per evitare le escursioni in questi giorni
a causa delle basse temperature che hanno trasformato la neve in lastre di ghiaccio.
Le
vittime L' uomo morto sul monte Corchia si chiamava Lorenzo Banci,
era nato a Firenze e viveva a Signa (Firenze): aveva
29 anni. Era insieme ad una comitiva di amici. Banci
è stato visto inciampare in un rampino e precipitare. La seconda vittima è Nelmo Cagnoli, 57 anni, originario
di La Spezia e residente a Sarzana. Scout
muore in Cadore Faceva
parte di un gruppo di 18 scout di Treviso ed era uno dei due accompagnatori
il giovane che ha perso la vita questa mattina precipitando in un canale ghiacciato
a Ospitale di Cadore. Il ragazzo, 17 anni, stava percorrendo
con la comitiva il sentiero che porta a casera Girolda,
lungo una mulattiera completamente ghiacciata. Trovatosi di fronte una slavina
di neve che interrompeva il sentiero, ha provato a superarla perdendo l'equilibrio
e scivolando nel canale sottostante per circa 250 metri. Sul posto l'eliambulanza
del Suem di Pieve di Cadore e una squadra
del Soccorso alpino della Stazione di Longarone. Individuato il corpo il medico
ha solamente potuto constatare il decesso del giovane, dovuto ai gravi traumi
riportati. La salma, ottenuta dalla magistratura l'autorizzazione alla rimozione,
e' stata trasportata nella camera mortuaria di Ospitale. Gli altri giovani sono
stati portati con l'elicottero in un punto piu' sicuro. Il sindaco di Ospitale di Cadore
ha messo a disposizione le aule riscaldate della scuola per accogliere i giovani
e le loro famiglie in arrivo.