Valanga, identificate le otto vittime
Riprese le ricerche per l’ultimo disperso, speranza
appesa a un filo
Articolo
pubblicato il: 2008-12-31
Sono riniziate ieri le ricerche dell’ottavo disperso della
tragedia di Fernie. Per tutta la giornata le squadre
di soccorso hanno lavorato senza sosta nell’area devastata da due terribili
valanghe che hanno provocato la morte accertata di sette persone. Le autorità
hanno rivelato le identità delle vittime: si tratta di Leonard Stier, 40 anni, il figlio Michael di 20, Warren Rothel, 33enne, Thomas Talarico,
32, Kane Rusnak, 30 anni,
Kurt Kabel, 28 e Blaine
Wilson. Manca ancora all’appello Danny Bjarnason, 28
anni: secondo i soccorritori, la speranza di trovarlo ancora in vita è davvero
appesa ad un lumicino.
Randy Roberts, cognato di Bjarnason,
ha preso parte ad una straziante conferenza stampa, nella quale ha descritto il
28enne come «una persona estremamente altruista e gentile, pronto ad aiutare
gli altri in qualsiasi occasione». Roberts conosceva bene tutte le vittime
della tragica valanga. «Era un gruppo di persone che volevano divertirsi. Ma
non erano dei dilettanti. Al contrario erano estremamente attrezzati per
affrontare ogni evenienza. Sono sicuro che con loro, quando sono stati
investiti dalla valanga, avevano radio, palette e tutto l’equipaggiamento
necessario».
Nonostante le speranze siano davvero poche, Roberts non si è perso d’animo.
«Spero - ha aggiunto in lacrime - di rivedere Danny ancora vivo. Prego per
questo, prego che Danny stia bene e che torni presto con noi. La speranza è
davvero l’ultima a morire. C’è la possibilità che Danny sia riuscito a
liberarsi dalla neve, e magari abbia iniziato a camminare nella direzione
sbagliata».
La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di domenica tra i resort di Fernie e Sparwood, due località a circa trecento chilometri da
Calgary. Le otto vittime, insieme ad altre tre persone, si trovavano a bordo di
alcuni snowmobile quando sono state travolte da due
violente valanghe. La prima ha investito tre persone - una delle quali, però, è
stata in grado di liberarsi e mettersi in salvo, mentre la seconda ha travolto
il resto della comitiva, formata da persone che si conoscevano.
In tutto tre persone sono riuscite a mettersi in salvo e hanno immediatamente
avvertito le autorità.
«È una tragedia immane - ha dichiarato il sindaco di Sparwood
David Wilks - che colpisce tutta la comunità. I tre
superstiti non avrebbero potuto fare molto rimando lì e cercando di aiutare i
loro amici. Hanno avvertito le autorità, è stata una scelta saggia».
Sul posto poco dopo sono giunti i soccorsi, che sono andati avanti senza sosta
fino a lunedì sera.
Proprio lunedì le autorità hanno trovato i corpi privi di vita di sette
persone.
Tutte le vittime provenivano da Sparwood, un piccolo
centro di appena 3.900 persone.