Scialpinista muore sul Cornor

Dom, 2009-01-04 11:18

 

COL INDES, Belluno -- E' scivolato su una lastra di ghiaccio, poi ha iniziato a precipitare: prima per 30 metri, poi dopo un salto di roccia, per altri venti. Infine è arrivato il violento impatto al suolo. E' morto così ieri mattina uno scialpinista 37enne di Treviso. L'uomo si trovava sul monte Cornor, meta tradizionale degli amanti dello scialpinismo, nel gruppo del Cavallo in Alpago, nelle Prealpi Venete.


L'incidente si è verificato intorno alle 11, ed è stato avvistato da tre scialpinisti che si trovavano vicini al rifugio Semenza, in Val de Piera, a quota 2.020 metri. Il gruppo a un certo punto ha visto distintamente volare in aria uno zaino e alcuni oggetti, che poi hanno preso a rotolare verso valle sul ripipo versante innevato.

 

Subito hanno dato l'allarme così l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e il personale della Stazione del Soccorso alpino dell'Alpago si sono messi all'opera. I soccorritori hanno in fretta individuato il corpo dello scialpinista, poi riconosciuto come un 37 anni di Istrana in provincia di Treviso.

 

Un medico e un tecnico del Soccorso alpino si sono calati dall'eliambulanza e l'hanno recuperato. Per la presenza di raffiche di vento molto forti, lo sciatore è stato subito imbarellato e issato con un gancio baricentrico di 15 metri, per essere trasporato poco distante a Col Indes, dove sono state tentate le manovre di rianimazione. I forti traumi riportati dallo sciatore nella caduta però, ne hanno causato la morte sul colpo e per lui non c'è stato niente da fare.

 

I carabinieri ora indagano per risalire alla dinamica dell'incidente. Da una prima ricostruzione sembra chiaro che lo scialpinista avesse raggiunto e superato il rifugio Semenza per risalire il monte Cornor, alto 2.099 metri, meta tradizionale per gli appassionati di scialpinismo. Per arrivare in vetta però, avrebbe scelto un percorso inconsueto, forse sbagliando direzione.

 

Sul luogo dell'incidente sono state trovate tracce sulla neve a circa 30 metri dal punto in cui è caduto. per questo gli inquirenti ipotizzano che il 37enne si sarebbe fermato forse per fissare agli sci i rampant, per proseguire poi sul ghiaccio.

 

 

 

Valentina d'Angella