Continua l’allarme valanghe in British
Columbia
Sabato l’undicesima vittima. Le autorità prendono di
mira gli amanti del brivido
VANCOUVER - Con undici persone morte sotto la neve e l’allarme valanghe
ancora alto, le strutture alberghiere della British
Columbia stanno facendo tutto il possibile per tenere gli sciatori entro i
confini delle piste. Tanto che ora ci sarebbe anche uno studio realizzato da un
ricercatore della Simon Fraser University in cui
sarebbero state individuate le caratteristiche degli amanti del brivido, poco
propensi a seguire le indicazioni e gli avvertimenti delle autorità.
«Pensiamo di poter aiutare gli hotel a individuare in modo mirato quanti si
avventureranno fuoripista», ha detto Pascal Haegeli,
autore della ricerca per il Canadian Avalanche Centre, spiegando che esistono sostanzialmente due tipi di
amanti del brivido. Da una parte i novizi, che sono la maggioranza, con i quali
la strategia migliore da seguire è dare loro una maggiore consapevolezza dei
rischi che si corrono.
Più difficili da convincere gli sciatori esperti, che abbandonano le piste alla
ricerca del contatto con la natura e che sono più difficili da fermare.
È arrivata nel fine settimana anche l’undicesima vittima delle valanghe in B.C. Un cittadino statunitense di 39 anni, che era stato
travolto dalla neve mentre si trovava insieme al figlio e ad altre persone, è
morto sabato nell’ospedale di Cincinnati dove era ricoverato. L’uomo era stato
sorpreso da tre valanghe mentre faceva snowboard ad Alice Mountain, vicino Terrance, giovedì.