IN TUTTA LA PROVINCIA EMERGENZA VALANGHE

Provoca slavina, salvato e denunciato

Massimiliano Bona

Sci-alpinista recuperato all’Alpe di Siusi
L’ipotesi di reato è disastro colposo

 

BOLZANO. Ha provocato due valanghe, è rimasto sepolto sotto la seconda ma si è salvato grazie ad una racchetta che spuntava dalla neve e al fiuto di Telma, Malù e Devil, i tre cani della polizia di Moena e del soccorso alpino della val Gardena. Viktor Rier, 48enne ex postino di Castelrotto, è fuori pericolo ma è stato denunciato per disastro colposo.
«Adesso che mi avete salvato - ha detto Rier, scherzosamente, a Leonardo Bianciardi, medico anestesista veronese in servizio ieri all’Aiut Alpin - posso anche scendere da solo a valle». In realtà l’ex postino tremava ed è stato necessario avvolgerlo immediatamente in una coperta termica, in modo tale da alzare la temperatura corporea, in quel momento a 30 gradi. «Era cosciente - spiega Bianciardi - ma ipotermico. In quelle condizioni non avrebbe resistito più di mezz’ora». Viktor Rier è uno sci-alpinista esperto e anche ieri, poco dopo le 10.30, è passato dal rifugio Zallinger dove - in base a quanto riferito dai carabinieri - ha chiacchierato con tre persone, che avrebbero cercato di dissuaderlo dal proseguire l’escursione proprio per l’elevato rischio valanghe. L’ex postino ha deciso di proseguire comunque ed i tre testimoni lo hanno tenuto d’occhio temendo che potesse accadere il peggio. Secondo i carabinieri ha scelto un itinerario particolarmente pericoloso, lungo la cresta, mettendo a repentaglio la sua vita e quella di coloro che si trovavano nelle immediate vicinanze. Trecento metri dopo, poi, si è staccata una prima valanga dal versante destro della montagna e, quindi, una seconda dal versante sinistro (a circa 2.250 metri di quota), che ha travolto il 48enne di Castelrotto. L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites in quel momento stava andando sul Ciampinoi, a Selva, per un’altra slavina, ma una volta sopra Monte Pana ha cambiato direzione e nel giro di 3/4 minuti ha raggiunto il luogo della valanga, con un fronte di alcune decine di metri. «Dall’alto - racconta Raffael Kostner, direttore operativo dell’Aiut Alpin - abbiamo visto la punta di una racchetta e in zona si sono precipitati i tre cani (Telma, Malù e Devil) ed i soccorritori che hanno liberato l’ex postino con le pale». Rier si è rivolto proprio a Kostner, che conosce da anni. «Mi ha detto che quando era imprigionato nella neve e ha sentito arrivare l’elicottero si è sentito in salvo». L’Aiut Alpin Dolomites lo ha trasportato all’ospedale di Bolzano, dove è stato curato per un’ipotermia di primo grado e tenuto in osservazione fino a che la temperatura gli è salita a 36/37 gradi. I carabinieri di Ortisei, nel frattempo, hanno sentito i tre testimoni oculari e lo hanno denunciato per disastro colposo (articolo 434 del codice penale), in quanto con la sua condotta imprudente ha messo in pericolo l’incolumità di altre persone. Ci sono prove a sufficienza - secondo i militari dell’Arma - per dimostrare che Rier ha scelto un itinerario pericoloso ed ha provocato le slavine. Tra l’altro, sempre secondo i carabinieri, avrebbe causato il distacco di una valanga anche in passato, facendosi male ad una spalla.
Le altre valanghe. Complessivamente, secondo il 118, ce ne sono state poco meno di un centinaio, le più serie delle quali sul Ciampinoi a Selva, a Laces (dove una trentina di persone sono rimaste isolate) e sopra Lazfons, tra cima San Lorenzo ed il rifugio Chiusa. In quest’ultimo caso la slavina, in base a quanto riferito dai soccorritori, sembra sia stata provocata da tre sciatori del posto che dopo aver notato l’elicottero hanno chiamato i vigili del fuoco volontari di Lazfons. E questi ultimi hanno allertato a loro volta la centrale d’emergenza del 118, che - dopo una serie di verifiche sul posto - ha interrotto l’azione di ricerca. Per il gruppetto di sciatori potrebbe scattare ora una denuncia.
Rischio ancora alto. Secondo gli esperti dell’ufficio idrografico della Provincia il pericolo valanghe, sopra i 1.500 metri di quota, è di grado 3 marcato anche per oggi e domani. I punti più pericolosi sono i pendii ripidi, ma anche scarpate e boschi radi