Allarme valanghe, 2 vittime in British Columbia
Seconda tragedia sulle nevi a Golden, dopo il caso di
Marie-Josee Fortin
GOLDEN - Aumenta ancora il bilancio delle vittime delle valanghe assassine
nelle montagne della British Columbia. Sabato sono stati trovati i corpi di due
sciatori, travolti dalla massa di neve nel Kicking Mountain Resort, vicino
Golden.
«Dai racconti dei testimoni sappiamo che si trattava di un gruppo di quattro
sciatori - ha detto il sergente dell’Rcmp locale Marko Shehovac - due sono
riusciti a salvarsi, mentre altri due sono deceduti». I primi due, secondo i
rapporti della polizia, non erano conoscenti delle due vittime, e sarebbero tre
in tutto le persone che sono state trasportate in ospedale dopo la valanga. Il
portavoce del Golden District Hospital, Jennifer Henkes, ha confermato infatti
che un terzo sciatore è stato ricoverato dopo l’incidente, ma le sue condizioni
non sono note.
In quest’ultimo caso, infatti, le squadre di soccorso sono riuscite a
intervenire subito e lo spostamento del fronte di neve era perfettamente
visibile. «Alcune persone sono state in grado di vedere la valanga - ha
spiegato il portavoce dell’Rcmp - e hanno avvisato immediatamente i responsabili
dell’impianto giù a valle». L’incidente sulle nevi è avvenuto alle due e mezza
locali di sabato. In due sono riusciti a salvarsi prima dell’arrivo dei
soccorsi, mentre il primo sciatore disperso è stato ritrovato poco dopo
mezz’ora, e il secondo cinque minuti dopo. «Entrambi, purtroppo, non davano
segni di vita nonostante i tentativi di rianimazione dei soccorritori», ha
detto Shehovac. I nomi e l’età dei due sciatori morti sabato non sono stati
ancora rivelati.
Nel frattempo, i dirigenti dell’impianto di Kicking Mountain hanno rilasciato
un comunicato per difendere il loro intervento, spiegando che il personale è
stato in grado di gestito l’emergenza e che la valanga è avvenuta in un luogo
controllato del resort, noto come Feuz Bowl. Si tratta infatti della seconda
tragedia sulle nevi per il resort di Golden in poche settimane. Marie Josee
Fortin, una sciatrice di 44 anni, è morta di ipotermia dopo essersi persa tra
le montagne con il marito Gilles Blackburn che, invece, si è miracolosamente
salvato. Un caso che ha suscitato scalpore perché i due sciatori del Quebéc
sono stati ritrovati solo dopo dieci giorni - due giorni dopo iul decesso della
44enne - e nonostante fossero stati avvistati dei segnali di Sos lasciati dai
due nella neve. I Mounties di Golden sono stati costretti, subito dopo il
ritrovamento di Gilles Blackburn, ad ammettere le loro responsabilità per non
essere intervenuti immediatamente dopo il primo avvistamento degli Sos, un
soccorso che forse avrebbe potuto salvare la vita di Marie-Josee Fortin.