TROVATO IL CORPO DI MIRCO ERCOLE GENTILI

Trascinato nel vuoto da una slavina sul monte Catria

Il corpo del quarantenne di Montecchio scomparso da domenica 8 marzo, è stato ritrovato in fondo ad un canalone nella zona di Serra Sant’Abbondio. Secondo i primi accertamenti è morto domenica. Il fratello: "Voleva stare solo dopo una delusione"

 

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Pesaro, 18 marzo 2009 - L’hanno trovato in fondo ad un crepaccio di 200 metri, sul monte Catria. Era morto da una settimana, forse da domenica 8 marzo, giorno della sua scomparsa. Mirco Ercole Gentili, 40 anni, celibe, residente a Montecchio, la famiglia invece (la madre Marisa di 64 anni, il padre Pino di 71) di Villa Ceccolini, ha tentato probabilmente di non cadere perché i soccorritori (vigili del fuoco, forestali, volontari, Cai) hanno trovato uno scarpone e gli occhiali in cima al costone come se la caduta fosse avvenuta con impeto, probabilmente a causa di una slavina.

 

I vigili del fuoco si sono calati con una speciale barella fino a recuperare il corpo senza vita di Mirco, semicoperto dalla neve. La sua auto, una Polo, era stata trovata a circa 5-6 chilometri di distanza, nel versante di Cantiano mentre il corpo è finito in fondo al canalone di fronte al monastero di Fonte Avellana nel comune di Serra Sant’Abbondio. Per un buon camminatore non sono distanze difficili da coprire, tenuto conto che il 40enne amava andare sopratutto sul monte Catria perché appassionato di fotografie.

 

Racconta il fratello Edoardo, presente ieri insieme al padre alle ricerche: "L’ha portato via una slavina, facendolo scivolare per 200 metri. Non ha avuto scampo. Lui era venuto da queste parti perché le conosceva — dice Edoardo — e domenica scorsa aveva profondamente bisogno di stare solo. Camminava per questi sentieri, era attrezzato, aveva i suoi maglioni, le coperte, gli attrezzi per le escursioni. Cercava di riflettere dopo la fine della sua storia sentimentale, ma questo terreno lo ha tradito. Posso dire che mio fratello Mirco era una brava persona, con tanti amici, molti dei quali sono qui anche adesso ad attendere il ritorno del suo corpo che verrà portato probabilmente nell’obitorio di Pergola. Mirco era felice del suo lavoro di cameriere al ristorante di Gabicce, poi ha avuto due o tre momenti di scoramento per una serie di ragioni. Ha avuto però la forza di trovare le ragioni per superarli fino a quando da domenica scorsa non abbiamo più avute sue notizie".

 

La procura della Repubblica di Pesaro ha deciso di far sottoporre il corpo ad autopsia in modo da appurare se la morte è avvenuta per la caduta o per altre ragioni. Nessuno quella domenica sembra aver visto Mirco che camminava per i sentieri del Catria. Le ricerche fatte ogni giorno dai vigili del fuoco di Cagli, Forestali e volontari hanno portato ad una serie di ritrovamenti di oggetti che appartenevano al 40enne. Prima un cappello, poi una coperta bianca e nera, un quaderno con degli appunti, infine uno scarpone e gli occhiali. Poi in fondo al canalone, davanti al monastero di Fonte Avellana, il corpo di Mirco, morto da almeno una settimana.

Sorpreso da una slavina, trovato il corpo di Mirco Ercole Gentili

 

Montecchio (Pesaro Urbino)- Il corpo di Mirco Ercole Gentili, 40enne residente a Montecchio, è stato trovato nel pomeriggio di ieri in fondo ad un crepaccio di 200 metri sul Monte Catria. Secondo i medici il 40enne era morto da circa una settimana, forse già da domenica 9 marzo. In questi giorni forze dell’ordine, vigili del fuoco, forestale, volontari e Cai l’hanno cercato in ogni dove. Ieri, la drammatica scoperta. Mirco Ercole Gentili era celibe, faceva il cameriere e si recava sul Monte Catria perché appassionato di fotografie. A strapparlo alla vita una slavina che lo ha fatto scivolare per 200 metri.