Cronache del Gennaio 1985
Introduzione
L'inverno del 1985 è spesso ricordato come uno dei più freddi del nostro secolo. La neve cadde a più riprese nel corso di Gennaio e poi più tardi anche nel mese di Marzo. Nella prima quindicina di Gennaio vennero registrate le temperature più basse del secolo (a Firenze la minima toccò addirittura i 23 gradi sottozero). Dalle cronache di quei giorni facciamo un passo indietro di quasi 15 anni per vedere quale situazione meteorologica si era venuta a delineare e che conseguenze apportò.
Situazione
Nell’ultima decade di Dicembre del 1984 una zona piuttosto vasta di alte pressioni sull’Europa Centro Orientale ha fatto affluire sull’Italia masse d’aria fredda che, scontrandosi con aria più temperata e umida del Mediterraneo centrale ha dato origine a corpi nuvolosi che hanno interessato più direttamente il Sud della penisola con piogge e copiose nevicate; il Nord e il centro sono stati invece interessati da un forte vento di tramontana. In seguito modificatasi la situazione (alte pressioni sull’Atlantico con marcato sviluppo dalle Azzorre all’Islanda e basse pressioni sull’ Europa centrale) si sono instaurate veloci correnti dalla Scandinavia al Mediterraneo che hanno portato sull’Italia un’intensificazione del freddo, questa volta di origine artica. Data la velocità con la quale si sono trasferite dalle zone artiche fino al Mediterraneo, tali masse d’aria hanno mantenuto tutte le loro caratteristiche fredde. Lo spostamento della zona di bassa pressione dall’Europa Centrale verso l’Europa sud Orientale ha poi fatto si che un altro blocco di aria piuttosto fredda sulla Russia Settentrionale raggiungesse l’Italia.In contemporanea aprendosi un canale di bassa pressione sul Mediterraneo occidentale, una perturbazione di origine atlantica inserita in una vasta saccatura, si è spezzata in due rami: la parte meridionale ha interessato il Mediterraneo occidentale ed è rimasta collegata ad un minimo di pressione che nella notte tra il 5 Gennaio e il giorno successivo è venuto a centrarsi sul Tirreno centro – meridionale. Questo ha richiamato da Sud aria sensibilmente più temperata e umida che scorrendo sull’aria fredda ha dato origine a intense nevicate che hanno interessato a più riprese tutte le regioni.Dall’otto Gennaio una nuova perturbazione è scesa dal mare di Norvegia verso la Francia e il Mediterraneo apportando nuovi episodi nevosi seppur meno intensi del precedente, che hanno interessato l’Italia per circa una settimana. Dalla metà del mese in poi si è assistito ad un progressivo miglioramento e ristabilimento del tempo con relativo aumento delle temperature in allineamento verso le medie.
Cronache
Il 1° Gennaio è presente una circolazione depressionaria con minimo centrato sul Mar Libico.Al Nord locali addensamenti con nevicate a quote medio basse, nel resto d'Italia tempo generalmente perturbato con piogge e nevicate sui rilievi. Il 2 Gennaio al Nord variabile, al centro e al sud ancora nuvoloso con piogge e nevicate anche a quote basse. Il 3 Gennaio al Nord sereno o poco nuvoloso, mentre nel resto d’Italia permane un tipo di tempo caratterizzato da piogge e temporali estesi e nevicate sui rilievi. Il 4 Gennaio un nuovo impulso di aria fredda fa precipitare le temperature. La località balneare di Ostia a 30 Km da Roma viene imbiancata. Nella nottata del 5 Gennaio nevica per tutta la nottata a Roma e il mattino seguente sulla capitale ci sono già 15 cm di neve. Neve anche in laguna (15 cm) e sulla Riviera ( San Remo, Bordighera e Ventimiglia ) da 15 anni non interessata da nevicate significative. Neve anche a Bologna e Firenze (3 cm) Il 6 Gennaio viene registrata la temperatura record di –38 a Trepalle di Livigno. Anche in Europa il freddo non scherza : ad Helsinki –26, a Mosca –20, nel cuore dell' Europa, Berlino –16, Bruxelles –13 e Parigi –10. Le temperature massime sono tutte sotto zero. 7 Gennaio : a Parma viene registrata la temperatura più bassa in una città di pianura: -21 gradi (record che verrà in seguito battuto). Anche in laguna freddo intenso (Venezia –12). L' 8 Gennaio pesante nevicata sul capoluogo Toscano; 15 cm a Firenze. Neve anche a Torino. Per il freddo intenso che ha interessato Firenze il 9 Gennaio, l’Arno ghiaccia . Neve storica a Cagliari. Anche in Europa intanto si battono i denti : a Madrid minima a –10. Neve persino sulle Baleari. Bucarest è sommersa da 30 cm di neve. Quest’ultima ha raggiunto perfino lidi inconsueti. Si registrano infatti quasi due metri di neve sugli altipiani algerini. In Francia 40 cm di neve a Nizza, a Parigi la minima tocca i –13. Il 10 Gennaio nel Parmense viene registrata la temperatura record di –25. Freddo intenso anche a Firenze con –15. Una spolverata di neve anche sulla Conca d’Oro a Palermo. L' 11 Gennaio temperatura a 22 gradi sotto zero a Firenze. Meno 19 a Padova e Brescia. Il Lago Trasimeno in Umbria è ghiacciato. Breve intervallo con tendenza a ripresa delle precipitazioni il 12 Gennaio . A Firenze record storico di –23. 13 Gennaio : questa volta è il Nord a soccombere, investito da pesanti nevicate. Bufera di neve su Genova. Il 14 Gennaio nevica intensamente anche a Milano (40 cm). Il 15 Gennaio anche Torino è sotto la neve (40 cm).Durante la giornata del 16 Gennaio continuano le nevicate che interessano tutto il Nord. Cade ancora la neve a Milano che raggiunge i 60 cm. Città paralizzata. Trento città sommersa da un metro e mezzo di neve. A Bolzano va un po’ meglio, ‘solo’ 30 cm.
Considerazioni
In ultimo è possibile fare delle considerazioni generali sull'andamento termico del Gennaio 1985. La lista qui sotto riassume nell'ordine le medie delle temperature minime e massime di tutte le città:
Alghero 4.54 10.83
Ancona -0.77 5.48
Bari 4.29 10.09
Bologna -4.93 1.35
Bolzano -6.60 2.48
Cagliari 4.10 11.12
Campobasso -0.25 4.03
Catania 7.48 15.38
Firenze -2.51 6.51
Genova 1.87 6.87
Milano -4.93 1.48
Napoli 3.38 9.70
Palermo 9.22 14.09
Perugia -0.19 4.03
Pescara 0.96 8.35
Potenza 0.09 4.54
R.Calabria 8.22 14.12
Roma Fiumicino 1.80 9.64
Roma Urbe 0.29 8.22
Torino -6.00 2.41
Trieste -0.12 3.54
Venezia -3.80 2.51
Verona -5.09 1.29
Analizzando l’andamento termico del Gennaio 1985 si evidenzia un dato su tutti. Le città del Centro Nord sono risultate sensibilmente più fredde rispetto alle medie annuali, mentre quelle del Sud registrano temperature in qualche caso addirittura superiori alla norma. Per quanto riguarda le minime, la stazione di Bolzano ha registrato la media più bassa con –6.6 gradi inferiore di 2 gradi e mezzo rispetto alla norma. Anche Torino registra una media Minime molto inferiore rispetto alla norma (-6 contro i –3 delle medie annuali). Città come Verona, Milano e Bologna evidenziano un’isoterma omogenea intorno ai –5 gradi, seguite da Venezia e Firenze ancora abbondantemente sotto lo zero (rispettivamente –3.8 e –2.51). Minime intorno allo zero per molte città del Centro e per Trieste e Genova, città del Nord con clima freddo stemperato però dall’azione mitigatrice del mare e dalla particolare orografia. Interessante notare la sostanziale omogeneità termica tra città di pianura (come Roma, Ancona e Pescara) e città poste sull’Appennino ad altezze rilevanti di 700/800 metri (Campobasso e Potenza). In caso di forti avvenzioni fredde sembra si verifichi una certa livellazione termica, non presente in situazioni normali (ricordiamo che generalmente la temperatura decresce a parità di latitudine e longitudine di 0.7 gradi per ogni 100 metri di altezza, quindi una stazione posta a 1000 metri sarà più fredda di 7 gradi rispetto ad una stazione posta al livello del mare). Interessante anche notare la differenza termica tra le stazioni di Roma Urbe e Roma Fiumicino che distano pochi chilometri l’una dall’altra ma che registrano differenze di temperature medie di quasi 2 gradi. Le città della Sardegna (Alghero e Cagliari) evidenziano un'isoterma simile a Bari e Napoli (intorno ai 3/4 Gradi per le minime). Anche questi valori possono essere spiegati dall'azione mitigatrice del mare. Discorso a parte per il resto delle città del Sud (Reggio Calabria, Palermo e Catania) che nel computo finale non hanno risentito, se non in parte, della forte irruzione fredda della prima quindicina del mese (le due città siciliane hanno addirittura registrato un incremento mensile di circa 2 gradi). L'andamento delle massime segue sostanzialmente quello delle minime, anche se la media più bassa è stata registrata nel triangolo di città comprese tra Verona, Milano e Bologna (intorno ad un grado, un grado e mezzo, con un deficit di circa 3 gradi). Bolzano a differenza, registra temperature massime leggermente più alte, assimilabili a quelle di Torino e Venezia (intorno ai 2 gradi e mezzo). Nel sud confermato l'andamento anche nelle massime per Reggio Calabria, Palermo e Catania con medie decisamente miti. ______________________________________________________________________________________________________________ by Simone Pietrosanti 1999