Dopo l'Austria, valanga a Leukerbad: salvate 30 persone A Galtuer sale il bilancio: 34 morti, 4 dispersi

Paura in Svizzera per una nuova slavina

LEUKERBAD - Dopo l'Austria, la Svizzera: una valanga si è abbattuta stamattina su un piccolo centro montano, Leukerbad: secondo una prima e sommaria ricostruzione, non ci dovrebbero essere morti. Finora sono trenta le persone salvate dai soccoritori, ma si scava, anche con l'aiuto dei cani antivalanga, per cercare altre uomini e donne sepolte sotto la neve che ha travolto quattro abitazioni.

E' la seconda slavina in Svizzera dopo quella dell'altro giorno che ha provocato dieci morti. In Austria, dopo 48 ore da incubo, a Galtuer continua la conta delle persone scomparse: 34 deceduti, 4 ancora i dispersi e ci sono ben poche speranze di riuscire a trovarli ancora in vita visto che sono passate troppe ore dalle due sciagure di ieri (4 morti e sei dispersi) e quella di martedì.

Dopo dieci giorni di fitte nevicate, stamattina a Galtuer la situazione meteo è migliorata ed è ripreso il ponte aereo per evacuare, in giornata, le migliaia di turisti bloccati nella zona. Impegnati elicotteri austriaci, tedeschi, americani e francesi: il compito dei soccoritori dovrebbe essere facilitato dalle previsioni che non prevedono peggioramenti del tempo per la giornata di oggi, anche se rimane alto il pericolo di altre valanghe.

"L'opera di evacuazione - spiega uno dei soccoritori alla France Press - procede e contiamo di trasportare tutte le persone in tempi brevi. Ieri il lavoro è stato infernale: gli elicotteri hanno volato ben al di sotto delle regole, ma non c'erano alternative, bisognava fare in fretta. Purtroppo la visibilità era troppo scarsa e così, frequentemente, abbiamo dovuto interrompere il trasbordo".

Sempre in Austria, stamattina è cominciato anche lo sgombero di alcune frazioni di montagna di Ischgl, quelle più a rischio. Per quanto riguarda il paese si prevede che domani la strada che porta in valle possa venire riaperta e i circa duemila turisti presenti potranno così scendere a Landeck con i loro mezzi. La situazione di Ischgl paese, al momento sembra non destare preoccupazione.

Gli elicotteri sono pure al lavoro in altre vallate vicine isolate per evacuare soprattutto gli abitanti di case contadine. A parte, St.Anton, che in qualche modo si può raggiungere attraverso il tunnel dell'Arlberg, le persone isolate sono circa diecimila.

La Repubblica

(25 febbraio 1999)