CASTELNOVO MONTAGNA

lunedì 27 dicembre 1999, Santa Famiglia

La neve è stata spazzata via Gli impianti di risalita sono rimasti inattivi

Collagna Alberghi esauriti per il Capodanno

COLLAGNA. Sono rimasti delusi gli operatori turistici e gli sciatori del crinale appenninico: dopo le abbondanti nevicate, che facevano presupporre un Natale degno delle più antiche tradizioni, è arrivato invece un fortissimo vento a stravolgere ogni programma. Raffiche di pioggia si sono abbattute su tutta la montagna già nel giorno di Natale creando situazioni di disagio, se non di pericolo, per la caduta di alberi e di massi sulle strade, soprattutto nella parte alta dell'Appennino dove il maltempo non ha dato tregua. La pioggia ha spazzato via la neve, ovunque. Ieri, giorno di Santo Stefano, le cose non sono andate meglio. Il vento sembrava si fosse calmato di primo mattino, tanto da indurre gli operatori del Ventasso e di Cerreto Laghi ad aprire gli impianti delle stazioni sciistiche per soddisfare i coraggiosi sciatori che non volevano rinunciare alle emozionanti discese spinti dal vento. Il divertimento è durato solo poche ore a causa del peggioramento del tempo, che non permetteva l'esercizio degli impianti in condizioni di sicurezza. Sia al Ventasso che al Cerreto gli operatori hanno dovuto così fermare gli impianti, nonostante le piste fossero in buone condizioni, e rimborsare il costo del giornaliero agli utenti. La stazione di Febbio non ha neppure rischiato di mettere in moto gli impianti per le fortissime raffiche di vento che anche ieri hanno continuato a flagellare il Cusna. La neve resiste sia sulla Rescadore che sulla pista 2000, però nella baby è stata sciolta dalla pioggia. Alla stazione meteo di Febbio ieri mattina l'anemografo indicava un vento forza 110-120 chilometri orari, con una temperatura di più cinque gradi. Arrivavano sul piazzale molte macchine con gli sci a bordo, però nessuno osava scendere. Gli appassionati guardavano dall'abitacolo un po' delusi e smarriti, quindi riprendevano a scendere verso valle dove il tempo era più mite. Ferme anche le stazioni di Civago e Ospitaletto dove ad impedire l'attività sciistica non è solo il vento, ma anche la poca neve rimasta sulle piste a causa della continua pioggia di questi giorni. Alberghi e ristoranti hanno registrato una discreta presenza, però gli operatori turistici del crinale ripongono le loro speranze nel fine anno dal momento che le prenotazioni fanno registrare il tutto esaurito. Naturalmente sperano in condizioni meteorologiche migliori e magari anche in qualche nevicata che possa ridare tranquillità a tutti, operatori e turisti della neve.

Gazzetta di Reggio