Tragedia in Tirolo: padre, madre e due bambini muoiono travolti mentre viaggiavano in auto verso Obergurgl
PIERLUIGI DEPENTORI
INNSBRUCK — Un’intera famiglia distrutta, altre tre persone scampate
miracolosamente alla morte: proprio nel giorno del secondo anniversario della
tragedia di Galtuer (38 vittime) il Tirolo è stato funestato da un’altra
disgrazia causata da una valanga che ha fatto quattro morti. E’ accaduto
ad Obergurgl, a meno di venti chilometri dal confine italiano di Passo Rombo.
Erano da poco passate le 9 di mattina quando una grossa slavina si è
levata dalla montagna e si è riversata con tutta la sua furia sulla strada
provinciale tirolese con un fronte di almeno trecento metri: due macchine sono
state colpite di striscio, mentre una terza auto è rimasta sepolta senza
scampo.
Le quattro vittime erano tutte nell’automobile con targa Garmisch Partenkirchen
(in Baviera, Germania meridionale) che è stata presa in pieno dalla neve,
schiacciata dall’impatto e poi anche sepolta: padre, madre, un ragazzino
di 13 anni e una bimba di 11 sono morti sul colpo. Si sono salvati invece i
tre automobilisti delle altre due vetture, rimaste miracolosamente in superficie
dopo aver "galleggiato" sulla massa nevosa che si è staccata
dalla montagna: uno è riuscito a uscire con i propri mezzi, due persone
sono state tratte in salvo in extremis. Sul posto sono subito accorsi un centinaio
di soccorritori con cani da fiuto e l’appoggio di tre elicotteri. Ci sono
volute diverse ore per liberare la strada dalla massa nevosa e per scongiurare
il pericolo che altre auto fossero rimaste intrappolate sotto la slavina.
Il maltempo e la neve caduta copiosa per tutta la notte in questa fascia d’Europa
(per la neve sono rimasti chiusi gli aeroporti di Berlino e Praga) hanno messo
in allarme i servizi antivalanghe dell’Austria occidentale e dell’Alto
Adige. In tutto il Tirolo il rischio è stato valutato di quarto grado
su una scala di cinque livelli.
Anche su Obergurgl l’altra notte era caduto oltre un metro di neve. Il
pericolo valanghe era elevatissimo a causa delle temperature ormai primaverili,
tanto che l’accesso a varie famose stazioni sciistiche del Tirolo, come
Lech, Zuers e Galtuer, era stato chiuso a titolo precauzionale. Ma nessuno si
aspettava che una slavina potesse arrivare a cancellare in quel modo un ampio
tratto di strada e la vita di un’intera famiglia vogliosa solo di passare
un carnevale in allegria.
Proprio il 23 febbraio di due anni il Tirolo aveva dovuto fare i conti con la
tragedia di Galtuer, nella quale persero la vita 38 persone rimaste intrappolate
sotto una vera e propria montagna di neve.
Le vittime: una in Carnia e una in Valle Stura
Le altre quattro in Austria e in Svizzera
Valanghe, massima allerta
già sei morti, due in Italia
di ARTURO BUZZOLAN
TORINO - Cinque morti, più una ragazza dispersa per la quale le speranze
sono ridotte a zero. Tutti appassionati di sci fuoripista o di alpinismo, tutti
travolti da valanghe. È stata una vera e propria strage quella consumatasi
tra sabato e ieri sull'intero arco delle Alpi, dopo che, solo venerdì
scorso, due sciatori olandesi erano stati arrestati in Trentino per avere provocato
un slavina che ha ucciso un loro amico. In Piemonte ha perso la vita un giovane
di 26 anni: si chiamava Alberto Giordanengo, abitava a Savona con la madre.
Ieri, a mezzogiorno, un lastrone di neve lo ha sepolto mentre con due amici,
un ragazzo e una ragazza, saliva verso la cima delle Lose, una vetta di 2400
metri in valle Argentera, nel Cuneese. I suoi compagni hanno cercato, invano,
di scavare con le mani.
Impossibile chiamare aiuto: lì i telefonini non ricevevano. Gli specialisti dell'Elisoccorso di Torino, avvertiti da altri sciatori, non hanno potuto far altro che salvare i due superstiti e recuperare il cadavere. La medesima fine è toccata, nelle Alpi Carniche, a Mauro Fogli, 35 anni, di Artegna in provincia di Udine, esperto scialpinista travolto da una slavina sul monte Crostis. Con loro sono 11 le vittime di valanghe, in Italia, dall'inizio della stagione. Ma la morte bianca ha colpito anche in Svizzera e in Austria.
A Zinal, nel cantone elvetico del Vallese, la tragedia si è svolta in due tempi: sabato mattina un'alpinista di trent'anni, che faceva parte di un gruppo di giovani scalatori di Zurigo, è stata portata via da una valanga mentre scalava una cascata di ghiaccio. C'erano dieci soccorritori in quel punto, due ore più tardi, quando è piombata giù una seconda slavina che ha ucciso due guide alpine di 36 e 40 anni. I loro corpi sono stati recuperati, quello della donna ancora no. Nel timore di altri distacchi un intero villaggio è stato evacuato. La quinta vittima è uno scialpinista tedesco che a Hochfuegen, in Tirolo, stava scendendo in fuoripista con due amici rimasti illesi.
Ora gli appelli alla prudenza si moltiplicano. Per questo weekend i bollettini valanghe italiani classificavano come "moderato" il pericolo sia sulle Alpi Carniche sia su quelle Marittime, pur mettendo in guardia, nel secondo caso, sulle "possibilità di provocare, per lo più con forte sovraccarico, il distacco di valanghe a lastroni di superficie, anche soffici, al di sopra dei 22002400 metri". Raccomandazioni che non sono servite a scongiurare l'ennesima strage.
(25 febbraio 2001)
VALANGHE: QUATTRO MORTI IN ALTO ADIGE, TRE MORTI A DAVOS
(ANSA) - BOLZANO, 21 FEB - Tre donne e un uomo sono morti in Val di Mazia, dove
una grande valanga si e' abbattuta su un gruppo di sci alpinisti. Le donne morte
sono: Christine Elisabeth Steinbacher, 41 anni cittadina tedesca, Lieselotte
Wenter, 63 anni di Bressanone (Bolzano) e Simone Gramalla, tedesca di 37 anni.
La quarta vittima e' Joachim Haase, tedesco di 62 anni, che e' deceduto nell'ospedale
di Trento in seguito alle gravi ferite. Lo hanno comunicato i carabinieri. La
sciagura e' avvenuta all'una del pomeriggio a Cima Portles, a 2.800 metri di
quota. Il forte vento che imperversava sulla zona e l'irraggiamento solare hanno
fatto staccare dapprima una grande valanga sul versante opposto rispetto al
quale si trovavano gli escursionisti. Lo spostamento d'aria, poi, ha fatto staccare
un lastrone dal fronte di 150 metri, che ha travolto gli sportivi. Tutta la
scena e' stata vista dalle guide del gruppo che erano andate avanti in perlustrazione.
Immediatamente sono scattati i soccorsi ma per le tre escursioniste non c'e'
stato piu' nulla da fare.
Sotto un' altra valanga nei pressi della stazione sciistica di Davos, in Svizzera, ha provocato tre morti.
VALANGHE: SLAVINA VAL DI MAZIA, SONO QUATTRO LE VITTIME
(ANSA) - BOLZANO, 21 FEB - E' salito a quattro il numero
delle persone morte per la slavina in Val di mazia. Questa sera,
nell' ospedale di Trento, e' deceduto Joachim Haase, di 62 anni,
berlinese. L' uomo, che era in condizioni critiche nel momento
in cui era stato soccorso, era stato trasportato in elicottero
nell' ospedale di Trento, dove e' deceduto. (ANSA).
VALANGHE: SVIZZERA, MORTO TERZO SCIATORE A DAVOS
(ANSA-AFP) - DAVOS (SVIZZERA), 21 FEB - Sono tre gli sciatori
morti per la valanga abbattutasi oggi su una pista della
stazione sciistica di Davos, in Svizzera. Uno dei due sciatori
estratti feriti da sotto la massa di neve e' deceduto durante il
trasporto in ospedale. L'altro e' leggermente ferito, ha detto
il portavoce della polizia cantonale.
Il gruppo travolto dalla valanga era formato da quattro
sciatori, due dei quali sono stati ritrovati morti dai
soccorritori e altri due feriti. (ANSA-AFP)
VALANGHE: SVIZZERA, DUE MORTI A DAVOS
(ANSA) - DAVOS (SVIZZERA), 21 FEB - Due persone sono morte e
due altre sono ferite, di cui una gravemente, sepolte dalla
valanga che si e' abbattuta oggi su una pista da sci a Davos. Lo
ha reso noto la polizia del Cantone dei Grigioni, precisando che
sotto il cumulo di neve non vi e' piu' nessuno. (ANSA-AFP
VALANGHE: SVIZZERA; NUMEROSE PERSONE SEPOLTE PRESSO DAVOS
(ANSA-AFP) - DAVOS (SVIZZERA), 21 FEB - Numerose persone sono
state sepolte sotto una valanga oggi nei pressi della stazione
sciistica di Davos, in Svizzera sudorientale. Lo ha detto la
polizia del cantone dei Grigioni che non e' stata in grado di
precisare quante siano le persone coinvolte.
Dall'enorme
massa di neve e' stata estratta quasi subito una persona,
individuata da un cane del soccorso alpino. La valanga,
caduta nella zona chiamata Parsenn tra Davos e Klosters, ''ha
trascinato via molti sciatori che si trovavano su una pista, a
un km circa dalla stazione'' sciistica, ha dichiarato il
portavoce della polizia cantonale Pierino Zamin.
Ma il portavoce non e' stato in grado di precisare quante
persone siano state sepolte dalla neve.
Un portavoce della societa' che gestisce gli ski lifts a
Parsenn ha detto che secondo alcuni sciatori la valanga ha
travolto tra le due e le quattro persone. La stessa fonte ha
aggiunto che la valagna e' stata provocata da sciatori che
stavano sciando sopra e la massa di neve ha coperto parte della
pista.
In questi giorni le autorita' svizzere hanno rivolto appelli
alla prudenza per l'aumentato rischio di valanghe dovuto alle
forti nevicate a cui sono seguite temperature miti.
(ANSA-AFP-REUTERS)
VALANGHE: SLAVINA IN VAL DI MAZIA,LA DINAMICA DELLA SCIAGURA
(ANSA) - BOLZANO, 21 FEB - Mancano ancora indicazioni precise
sulla dinamica della sciagura in Val di Mazia, dato che i
collegamenti radio con la zona dell'incidente sono
difficilissimi a causa dell'orografia dell'area montuosa. Da
quanto si e' potutto apprendere dagli operatori dei vari corpi
impegnati nei soccorsi, la slavina dovrebbe avere colpito due
distinti gruppi di scialpinisti, ognuno formato da quattro
persone. Si trattava, per ogni gruppo, di tre escursionisti e di
una guida alpina.
La slavina si e' staccata dal costone molto ripido della
montagna poco prima delle 13, nel momento di maggior pericolo,
quando cioe' l'irraggiamento solare rende la superficie della
neve piu' instabile. La slavina aveva un fronte di 150 metri ed
era lunga altrettanto. Secondo le prime frammentarie
descrizioni, le due guide alpine sarebbero riuscite a mettersi
in salvo immediatamente, mentre gli altri alpinisti sarebbero
rimasti sotto la neve.
La sciagura di oggi avviene ad un anno dalla tragica serie di
valanghe che a Galtuer in Austria, a poche decine di chilometri
dalla Val Di Mazia, uccise 31 persone. Nella zona di Vipiteno
sabato una slavina aveva ucciso altri due alpinisti. (ANSA
VALANGHE: CINQUE PERSONE SOTTO SLAVINA, DUE ESTRATTI VIVI
(ANSA) - BOLZANO, 21 FEB - Due degli alpinisti finiti sotto
la valanga sono vivi. Oltre al primo gia' tratto in salvo, l'
elicottero di Aiut Alpin sta trasportando a valle un secondo
escursionista estratto vivo dalla massa di neve.
A bordo dell'elicottero si sono svolte le prime operazioni di
rianimazione, dato che l'alpinista e' stato trovato in
ipotermia. (ANSA).