Provoca una valanga, arrestato

E' successo a Bolzano. Uno sciatore si era avventurato fuori pista, ma il suo passaggio tra i piloni della funivia ha fatto staccare una massa di neve fresca.

BOLZANO - Può costare caro, anche un arresto, sciare fuori pista e provocare una valanga. E' successo sul ghiacciaio della Val Senales dove uno sciatore, uscendo dal tracciato consentito e passando sotto il percorso della funivia ha provocato una grossa valanga. Kuno Kaserer, altoatesino di 33 anni, ha deciso di separarsi dalle centinai di sciatori e snowboarders che affollavano il ghiacciaio e si è avventurato sotto la funivia del ghiacciaio. Ignorando i cartelli di pericolo. Il passaggio sulla neve fresca ha provocato una grossa valanga. Kaserer ne è uscito indenne, ma la grande massa nevosa è scesa verso valle con un fronte di alcune decine di metri. Subito è scattato l'allarme, ma non ci sono state vittime né feriti. Lo sciatore altoatesino è stato però arrestato in flagranza di reato per aver provocato la valanga, come previsto dall'art. 426 del codice penale.

IL NUOVO

(19 NOVEMBRE 2000, ORE 22:00)

ALTO ADIGE - cronaca locale

MERANO lunedì 20 novembre 2000,

Una montanga di neve s'abbatte sulla pista dei contrabbandieri fortunatamente chiusa Provoca una valanga, arrestato Un segnale duro prima dell'apertura della stagione invernale Impegnati per ore quaranta uomini i cani e il Pelikan r.f. MASO CORTO. Arrestato per aver provocato una valanga. Per gli sport della neve ed i pericoli ad essi connessi si tratta di una vera e propria svolta epocale. Anche perché, nonostante gli accertamenti non siano ancora stati ufficialmente conclusi da parte delle autorità inquirenti, l'imprudente comportamento del responsabile pare non aver provocato danni a carico delle persone. Ha tuttavia innescato un'imponente operazione di soccorso che per oltre tre ore, ieri pomeriggio, ha tenuto impegnati una quarantina di uomini del soccorso alpino e della guardia di finanza, almeno due cani da valanga ed un elicottero del servizio emergenza della Provincia. Alla fine è stato arrestato Kuno Kaserer, 33 anni di Parcines, indicato dai carabinieri della stazione di Certosa di Senales come lo snowboarder che ha innescato l'imponente valanga. La slavina, di dimensioni impressionanti stando ai soccorritori, si è staccata nel tratto che dal rifugio Bellavista porta al laghetto, nella zona sottostante la funivia dei ghiacciai, abbattendosi come un colpo di maglio sulla pista detta dei contrabbandieri, che dal ghiacciaio porta fin giù a Maso Corto. Erano circa le 14.20 di ieri e l'impressionante massa di neve fresca, formata da almeno due metri di altezza per un fronte di circa duecento, ha sepolto un tracciato che per fortuna era ufficialmente chiuso. Un divieto evidenziato da grandi cartelli indicatori dei quali il Kaserer e l'altro appassionato della tavola che l'accompagnava non si sono evidentemente preoccupati. Il boato e il successivo sollevarsi di un altissimo nuvolone di sottilissimi cristalli di ghiaccio hanno avvertito dell'accaduto i frequentatori del ghiacciaio. E mentre l'imprudente giovane di Parcines miracolosamente scampava, assieme al suo ancora sconosciuto amico, al rischio di venire risucchiato dalla valanga che si staccava e cercava di dileguarsi, scattava la colossale operazione di soccorso che impegnava fino oltre le 17 una quarantina di soccorritori, tenendo contemporaneamente impegnato il Pelikan 1. Nel frattempo i carabinieri di Certosa, sentiti alcuni sciatori, riuscivano a ricostruire con sufficiente approssimazione l'accaduto: due giovani, stando alle prime testimonianze, avevano "tagliato" diagonalmente la superficie nevosa, interrompendo così il precarissimo legame che teneva unita quella colossale montagna di neve composta da migliaia di metri cubi. Uno di essi, Kuno Kaserer, veniva poco dopo intercettato ed accompagnato in caserma. Gli uomini dell'Arma informavano di quanto era accaduto e dell'enorme pericolo fatto correre ad eventuali altri sciatori impegnati lungo la pista chiusa dal suo sciagurato comportamento il magistrato di servizio, ottenendone l'autorizzazione all'arresto. In serata il Kaserer, ultimato l'interrogatorio, è stato associato al carcere di Merano. E' lui il primo a pagare per il nuovo corso imboccato dai giudici in materia di sicurezza nelle stazioni invernali. Un segnale forte prima dell'apertura della stagione.

MERANO lunedì 20 novembre 2000,

Adesso è "tolleranza zero" Giro di vite deciso da magistrati e tecnici I carabinieri l'hanno individuato in poco tempo MERANO. Il concetto "tolleranza zero" sulle piste da sci, rigidamente applicato ieri a Maso Corto, è emerso in occasione della riunione tenuta l'altra settimana dal Comitato provinciale per la sicurezza presso il Commissariato del governo. In quella sede era stato esaminato da parte degli esperti proprio il problema della sicurezza sugli impianti invernali da più parti sollevato dopo i numerosi incidenti della passata stagione. Kuno Kaserer è stato incarcerato per violazione dell'articolo 426 del codice penale che prevede espressamente tale eventualità nei confronti di chiunque provochi "inondazioni, frane o valanghe". Il responsabile è punibile con il carcere dai 5 ai 12 anni. L'arresto è tuttavia facoltativo ma in questo caso, proprio alla luce delle recenti indicazioni del Comitato per la sicurezza e all'ampiezza della valanga provocata dall'incauto snowboarder, il magistrato ha autorizzato il provvedimento limitativo della libertà personale nei confronti del Kaserer.