VALANGHE DI FONDO

APPENNINO SETTENTRIONALE

 

Nel mese di marzo una violenta perturbazione ha colpito tutto l'arco appenninico con piogge anche in quota. le piogge sono penetrate nel manto nevoso prima consolidandolo, poi raggiunto lo strato erboso di fondo lo hanno lubrificato rendendolo un ottimo piano di scivolamento.

Nelle zone di accumulo dove hanno soffiato i venti prevalentemente da nord per tutto l'inverno, la massa nevosa si è spontaneamente staccata e appesantita dall'acqua ha formato valanghe di fondo con distacco a lastrone.

Nei casi del Vallestrina e del Passone i distacchi sono giganteschi, oltre 5 metri di neve.

 

Il pendio ha cominciato a staccarsi, le piogge hanno così modo di entrare tra la neve e il fondo lubrificandolo e rendedolo scorrevole
Qui ormai il pendio si è staccato
particolare della grande valanga nel vallone di Vallestrina (foto da Villaminozzo grazie a Magicusna)
L'accumulo finale con accanto il rifugio Vallestrina miracolosamente intatto
La zona del distacco
Nella zona del distacco si vede la cornice della cresta e i punti dove il lastrone si è rotto
Particolare del punto di distacco
Altra foto della zona del distacco (foto Matteo)
La foto ingrandita del distacco (Foto Matteo)
L'enorme scia che ha lasciato la valanga ( Foto Paolo Sghedoni)
Il rifugio Vallestrina con a fianco la scia della valanga ( Foto Emo Boni)
L'enorme accumulo in fondo al piano
Il bivacco del Vallestrina
Particolare della zona di distacco (Foto Matteo)
La zona di distacco ( Foto Matteo)
il fronte del distacco