VALANGHE DI FONDO
APPENNINO REGGIANO
DICEMBRE 2008 - GENNAIO 2009
Alla fine dell'anno una violenta gelata dovuta a pioggia con temperature fortemente sottozero ha creato un manto nevoso fortemente assestato e pesante. Le nevicate successive lo hanno coperto di neve a debole coesione, nevicate con poco vento e quindi con pochissimi accumuli. Nei pendii più ripidi gli sbalzi di temperatura hanno provocato un piano di scivolamento tra il terreno e l'accumulo superiore. nei pendii più ripidi si sono staccati quindi notevoli masse che bloccate a valle hanno percorso pochi metri.
Nelle foto sottostanti si vedono i distacchi del Piella .
Foto di Andrea Ferretti Coe si vede il distacco è avvenuto sotto il cambio di pendenza |
Foto dello stesso distacco presa frontalmente |
Nel vallone del Mongiardonda invece avviene un notevole distacco, la possibilità di accesso permette di fotografare le parti essenziali per capire la dinamica del distacco.
Il distacco nel vallone del Mongiardonda
sotto le roccette |
Il distacco visto dal lato Est |
La racchetta da la misura del
distacco |
La crepa che si è formata
nel manto nevoso |
Altra aspetto della crepa |
Sul fondo della crepa a contatto
con il suolo la neve si è agglomerata e ghiacciata |
Altra panoramica della crepa |
La crepa più a monte è
molto più larga |
Il piano di scorrimento sul fondo erboso, il piano sotto il manto è completamente ghiacciato e levigato | Il piano di distacco con le proporzioni (sui 3,50 m.) |