In questa figura di uno sciatore impegnato in una gara di tanti anni fa si nota la forte angolazione verso valle dovuta al rapido cambio di direzione a velocità sostenuta. Tale angolazione avvalorata da una forte presa di spigoli e appoggio del bastoncino era in passato sinonimo di miglior tecnica per affrontare con successo gare impegnative su terreni ripidi e porte da slalom molto angolate.
In questa figura , invece , la nuova scuola insegna curve meno accentuate che mirano sì a sciare più elegantemente , ma richiedono piste battute con mezzi meccanici e assenza di gobbe od ostacoli improvvisi. La tecnica sciistica per gli sci-alpinisti , pur mantenendo i canoni della scuola italiana di sci con le regole FISI , deve anche includere la possibilità di eseguire curve di questo tipo su terreno difficile .
Continuando l'analisi della curva ci poniamo invece in un sistema di riferimento , noteremo che lo sciatore , partendo da una traiettoria rettilinea ( diagonale) al fine di imprimere agli sci il cambiamento di direzione e quindi fare loro compiere una traiettoria curvilinea , dovrà effettuare uno spostamento del proprio baricentro verso l'interno curva ( cioè verso il centro ideale di rotazione ) determinando così la necessaria forza centripeta , che imprime al sistema il cambio di direzione.