Nella fig. 2 si nota come al fine di mantenere l'equilibrio è anche importante la posizione relativa degli arti superiori ( braccia) . Una posizione distanziata consente normalmente un maggiore equilibrio.
 
fig. 2
2. LA CURVA
Vediamo le problematiche relative ad una generica curva a sci paralleli. Questo esame deve essere trattato sotto due diversi punti di vista ed in particolare :
dal punto di vista dinamico richiesto allo sciatore in ogni punto della traiettoria.

sotto il profilo dei movimenti che lo sciatore deve compiere al fine di potere indirizzare gli sci lungo una traiettoria di tipo curvilineo.

Nel primo caso , e disponendoci solidali con un sistema di riferimento collegato agli sci ( quindi in moto ) noteremo in fase di curva la presenza di una forza di inerzia , detta in questo caso forza centrifuga ,che tende a spingere lo sciatore verso l'esterno : pertanto la condizione di equilibrio sarà realizzata a patto che il baricentro dello sciatore si trovi all'interno della curva stessa. ( vedi fig.3
)

La condizione di equilibrio nel piano trasversale al piano del moto è realizzata dalla formula Fc x b = P x a dove Fc è la forza centrifuga , b la distanza del baricentro dal terreno , P il peso dello sciatore , a l'allontanamento del baricentro verso l'interno della curva, Fc x b il momento ribaltante e P x a il momento equilibrante. In questo modo la forza peso determina un momento equilibrante che potrà contrastare efficacemente la forza centrifuga stessa. Da ciò si deduce quanto sia importante il piegamento del ginocchio a valle e del corpo sempre verso valle in modo da ottenere una riduzione della distanza del baricentro dal terreno e l'avvicinamento del baricentro all'interno della curva.
 
fig.3