LA SCALA DEL PERICOLO
I nuovi colori della scala del pericolo : da quest'anno (stagione 2001-2002) i paesi Spagna,Francia, Svizzera, Italia ,Austria, Germania,Slovenia, Norvegia, Scozia, Cecoslovacchia e Polonia hanno adottato la nuova scala del pericolo che rimane di 5 livelli ma cambiano i colori:
Grado del pericolo (bollettino)
|
Probabilità di distacco di valanghe |
Indicazioni per scialpinisti,alpinisti,escursionisti
e sciatori fuoripista
|
1. DEBOLE
|
Il distacco è generalmente possibile solo
con un forte sovraccarico su pochissimi pendii estremi. Sono possibili
solo piccole valanghe spontanee.
|
Condizioni generalmente sicure per gite scialpinistiche. |
2. MODERATO
|
Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. | Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose. |
3. MARCATO
|
Il distacco è possibile con un debole sovraccarico sui pendii ripidi indicati; in alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe. | Le possibilità per gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale. |
4. FORTE
|
Il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe. | Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale. |
5. MOLTO FORTE
|
Sono da aspettarsi numerose grandi valanghe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido. | Le gite sciistiche non sono generalmente possibili. |
Da notare che i livelli 4 e 5 sono diventati estremamente pericolosi e sconsigliati
Qui di seguito la vecchia scala del pericolo :
Grado del pericolo (bollettino)
|
Segnali positivi e negativi (rilevati in loco)
|
Rischio lecito (accettabile)
|
Valutazione di fattibilità
|
1. DEBOLE
|
presenza di soli segnali positivi
|
SI
|
L'attività escursionistica può essere effettuata
ovunque con ampi margini di sicurezza, senza peraltro dimenticare le
più elementari norme relative alla sicurezza nel movimento
|
2. MODERATO
|
i segnali positivi sono più numerosi di quelli
negativi
|
SI
|
Le condizioni generali per l'attività escursionistica
sono moderatamente buone. Il distacco di valanghe è possibile solo con
un forte sovraccarico e risulta localizzato in zone con caratteristiche
ben definite e riconoscibili. Trattasi di fenomeni di dimensioni ridotte
che richiedono comunque un incremento delle misure di sicurezza
|
3. MARCATO
|
i segnali negativi e positivi si bilanciano
|
SI
|
Il distacco di valanghe è probabile con moderato sovraccarico. Il pericolo è largamente diffuso nei pendii di cui viene indicata la quota e l'esposizione. L'attività, limitata ad itinerari sicuri e protetti, deve essere svolta con l'applicazione massima delle misure di sicurezza |
4. FORTE
|
I segnali negativi sono più numerosi di quelli
positivi
|
NO
|
La possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale |
5. MOLTO FORTE
|
Si incontrano solo segnali negativi
|
NO
|
Le gite sciistiche non sono generalmente possibili |
Si intende per debole sovraccarico il peso anche di un solo sciatore, per forte sovraccarico quando il pendio è interessato a un gruppo compatto di sciatori o ad un solo sciatore che cade.
La scala europea del pericolo da valanghe è destinata ai frequentatori della montagna al di fuori delle zone controllate ed agli operatori nell’ambiente innevato.
DEFINIZIONI E BASI CONCETTUALI DELLA SCALA
Nel corso del 6° incontro internazionale del Gruppo di lavoro dei Servizi di Previsione Valanghe tenutosi in Baviera nell’aprile 1993, è stato finalmente raggiunto un accordo fra i vari paesi su una scala di pericolo unificata. La discussione alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Austria, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svizzera, ha portato alla definizione di un testo comune che riguarda le seguenti sezioni:
GRADO DI PERICOLO
STABILITA’ DEL MANTO NEVOSO
PROBABILITA’ DI DISTACCO DI VALANGHE
GRADAZIONE DEL PERICOLO
La scala si compone di 5 gradi di pericolo crescente, individuati con indici numerici da 1 a 5:
grado
|
scala pericolo
|
deutsch
|
francais
|
english
|
espanol
|
1
|
Debole
|
Gering
|
Faible
|
Low
|
Debil
|
2
|
Moderato
|
Massig
|
Limitè
|
Moderate
|
Moderado
|
3
|
Marcato
|
Erhblich
|
Marquè
|
Considerable
|
Marcado
|
4
|
Forte
|
Gross
|
Fort
|
High
|
Fuerte
|
5
|
Molto forte
|
Sehr Gross
|
Tres Fort
|
Very High
|
Muy Fuerte
|
Il termine "estremo" può essere utilizzato nei bollettini per indicare situazioni valanghive eccezionali. E’ da sottolineare che la scala non è lineare, in quanto il grado mediano ( 3 marcato ) non rappresenta un pericolo medio, bensì un pericolo superiore.
STABILITA’ DEL MANTO NEVOSO
Dal punto di vista fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, in quanto non è possibile individuare situazioni intermedie tra un pendio nevoso stabile e uno instabile. Nella scala di pericolo unificata viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del manto nevoso, con le seguenti definizioni:
BEN CONSOLIDATO
MODERATAMENTE CONSOLIDATO
DA MODERATAMENTE A DEBOLMENTE CONSOLIDATO
DEBOLMENTE CONSOLIDATO
Solamente per i gradi di pericolo 1 e 5 vengono utilizzate rispettivamente le definizioni "manto nevoso stabile" e "manto nevoso instabile".
Poiché il pericolo da valanghe non è presente in modo uniforme su tutto il territorio, la scala utilizza il concetto di pendii ripidi (con inclinazione pari o superiore a 30 gradi) per localizzare il pericolo secondo i seguenti criteri di estensione: pochissimi, alcuni, molti, maggior parte dei pendii ripidi.
PROBABILITA’ DI DISTACCO DI VALANGHE
Per ogni grado di pericolo una prima fase indica l’entità del sovraccarico necessario per provocare distacchi; una seconda frase descrive la situazione nei riguardi dei distacchi spontanei previsti (con riferimento al numero ed alle dimensioni delle valanghe). Il tipo di sovraccarico viene così definito:
DEBOLE (singolo sciatore, escursionista senza sci)
FORTE (gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo)
COLORI DI RIFERIMENTO Ciascun grado di pericolo è contraddistinto da un colore: i colori, scelti secondo una scala semaforica, sono:
1 VERDE
2 GIALLO
3 OCRA
4 ARANCIONE
5 ROSSO
TEMPI DI ATTUAZIONE
Nei bollettini di previsione la scala europea viene adottata dalla stagione invernale 1993/94 in tutti i paesi dell’Arco Alpino ed in Spagna.
CONFRONTO CON LA VECCHIA SCALA DI PERICOLO
La scala europea del pericolo da valanghe sostituisce quella precedentemente utilizzata in Italia, a 8 gradi di rischio. La nuova scala si riferisce al termine "pericolo", anziché "rischio", per dare un’idea di oggettività nella descrizione della situazione valanghiva La riduzione del numero dei gradi di pericolo agevola il riconoscimento delle situazioni di pericolo, che vengono così rappresentate in modo crescente in relazione al grado del consolidamento del manto nevoso.
DEFINIZIONI IMPORTANTI PER UN CORRETTO USO DELLA SCALA
PICCOLE VALANGHE: generalmente non arrecano danni alle persone;
MEDIE VALANGHE: si limitano ai versanti;
GRANDI VALANGHE: raggiungono il fondovalle;
PENDII RIPIDI: con inclinazione superiore a 30 gradi;
PENDII RIPIDI ESTREMI: con caratteristiche sfavorevoli per quanto riguarda l’inclinazione, la forma del terreno, la vicinanza delle creste, la rugosità del suolo...;
DISTACCO SPONTANEO: che avviene senza l’intervento dell’uomo.
Una sezione "CONSEGUENZE E MISURE", per l’informazione e l’allertamento degli Enti e delle Amministrazioni preposte alla salvaguardia della pubblica incolumità, non è stata definita a livello internazionale, per la diversa situazione giuridica esistente nei diversi paesi. Le indicazioni per scialpinisti, escursionisti e sciatori fuori pista sono state concordate tra Italia ed Austria.
Il fattore di sovraccarico lo si può notare da queste indicazioni :
Come si può notare se su un pendio si compiono determinate azioni si va ad agire con pesi diversi e a volte molto alti. Da notare che in caso di caduta il fattore moltiplicativo è 8, cioè se uno sciatore di 80 kg. cade durante la discesa va ad interessare il pendio con ben 640 kg (8x80). Questo presuppone che durante la gita si facciano alcune valutazioni importanti (distanze di alleggerimento, discesa uno alla volta, ecc.) |