metodo del Munter
E’ ormai conosciuto e applicato regolarmente il metodo del "3 x 3" proposto da W. Munter, che divide il processo di valutazione globale del pericolo valanghe in tre fasi, basate sulla naturale successione nel tempo: pianificazione dell’escursione a tavolino, scelta dell’itinerario sul terreno, valutazione del singolo pendio. Questa strategia è stata studiata al fine di ottenere un livello di sicurezza accettabile, anche con informazioni lacunose o contraddittorie e con mancanza di un metodo scientifico certo ed utilizzabile da tutti per valutare la stabilità di un pendio. |
Come dice W. Munter, "Se si percorrono solo quei pendii che hanno superato tutti e tre i filtri, allora il rischio residuo è umanamente accettabile". |
Recentemente lo stesso Munter ha proposto il metodo delle riduzioni come parte integrante del filtro a livello regionale della formula 3x3: utilizzando questo sistema il potenziale di rischio di una determinata regione (definito dal bollettino valanghe) viene ridotto fino a quando il rischio residuo corrisponda a quello di una media ascensione estiva). Per applicare il metodo delle riduzioni la gita deve essere preparata utilizzando una carta topografica di scala 1:25000, dove l’inclinazione massima ammessa è determinata dalla parte più ripida del pendio che può essere misurata fra due curve di livello. |
Riportiamo schematicamente entrambi i sistemi, il primo a solo scopo di ripasso, mentre vorremo che il metodo delle riduzioni fosse sperimentato e valutato nel corso della prossima stagione per raccogliere impressioni in merito. |
Valutazione
globale del pericolo valanghe con la formula 3 x 3
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Filtro regionale: pianificazione della gita a casa |
Ascolto del bollettino valanghe e del bollettino meteorologico, conoscenza dell’evoluzione del manto nevoso nel corso dell’inverno | |
Carte topografiche e descrizione dell’itinerario (scelta degli orari, percorsi alternativi). Informazioni di esperti locali sulle condizioni della neve, da utilizzare in modo critico. | |
Fattore umano: chi sono i compagni di gita (numero / livello di formazione / equipaggiamento / tecnica sciistica / esperienza alpina / condizione psichica e fisica / disciplina / comportamento in situazioni critiche) |
Filtro locale: scelta dell’itinerario e della traccia sul terreno durante una gita | |
Neve: segnali d’allarme ("woum" e fessurazioni del manto nevoso, distacco di lastroni a distanza), quantità critica di neve fresca, accumuli recenti di neve ventata, cornici, superficie della neve, condizioni generali della neve | |
Tempo: visibilità, temperatura (andamento previsto), vento, nuvolosità, precipitazioni, irraggiamento diurno. (Il freddo mantiene inalterato il pericolo valanghe) | |
Terreno: pendenza, esposizione, prossimità delle creste, morfologia, vegetazione (il maggior numero di incidenti si verifica in zone molto ripide, ombreggiate ed in prossimità delle creste). Attenzione alle caratteristiche del bosco e alla presenza di vecchie tracce o tracce di animali. | |
Filtro "singolo pendio": valutazione sul posto della capacità di un singolo pendio di sopportare carichi. |
In caso di dubbio un apprezzamento della stabilità del manto nevoso può essere effettuata con il profilo stratigrafico associato al cuneo di slittamento che verrà effettuato in un luogo rappresentativo e i cui risultati potranno essere opportunamente estrapolati |
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Inclinazione: è determinante il punto più ripido | |
Coesione: neve fresca (test della pala) | |
Resistenza di base: resistenza basale al taglio (cuneo di slittamento) |
Qui di seguito la tabella per determinare la stabilità del cuneo di slittamento, come lo si esegue e quali sono le attrezzature necessarie lo trovate nella pagina CUNEO
Grado di carico | Prova di carico, il cuneo slitta | Classe di stabilità |
Spontaneo
Carico parziale Carico totale |
Tagliando (senza carico supplementare)
Entrando prudentemente con gli sci Caricando totalmente |
Debole: il pendio non può essere attraversato |
Flessioni
Salto sul posto |
Al momento di energiche flessioni
(4x)
Saltando sul posto (4x) |
Media: prudenza (distanze di alleggerimento, aggirare i pendii più ripidi, evitare carichi improvvisi come cadute e curve violente) |
Salto dall’alto
Compatto |
1° salto: 1 persona
2° salto: 2 persone il cuneo non slitta (nessuna rottura da taglio) |
Stabile
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Il metodo delle riduzioni
Viene definito rischio residuo il rapporto fra il rischio potenziale e il fattore di riduzione totale, l’obiettivo è che il rischio residuo sia inferiore ad uno:
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RISCHIO
RESIDUO = FATTORE RISCHIO POTENZIALE / FATTORE DI RIDUZIONE TOTALE <1
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Il fattore di rischio potenziale viene facilmente dedotto dal grado di pericolo indicato dal bollettino, con questa associazione: |
Debole = rischio
potenziale 2
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Moderato = rischio
potenziale 4
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Marcato
= rischio potenziale 8
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I singoli fattori di riduzione si calcolano così:
Comportamento |
Fattore di riduzione |
1 - Rinuncia, su tutte le esposizioni ai pendii
più ripidi di 35°
2 - Rinuncia ai pendii più ripidi di 35° nei settori settentrionali (NO–N–NE) e sulle altre esposizioni rinuncia ai pendii più ripidi di 40° 3 - Rinuncia ai pendii più ripidi di 40° su tutte le esposizioni |
6 3
2 |
4 - Rinuncia al settore
Nord (NO–N–NE) (se il punto 2 non è già stato scelto)
5 - Rinuncia ad un settore Nord più ampio (da ONO a N, a E) (se il punto 2 non è già stato scelto) |
2 3 |
6 - Limitarsi a pendii
percorsi di sovente (non valido in caso di neve bagnata)
7 - Distanze di sicurezza 8 - Piccoli gruppi (2-4 persone) |
2 2 2 |
9 - Verifica del bollettino valanghe (solo per
guide e specialisti valanghe con
un’esperienza pluriennale, che seguono l’evoluzione del manto nevoso durante l’inverno) |
2 |
Le rinunce 1, 2, 3 sono alternative, così come le 4 e 5. I punti 6, 7, 8 si riferiscono invece al comportamento e non sono alternativi.
I singoli fattori di riduzione si moltiplicano fra loro per determinare il fattore di riduzione totale.
Il valore del fattore di riduzione totale deve essere grande almeno quanto il rischio potenziale: nel caso di forte pericolo di valanghe indicato dal bollettino (grado 4) si rinuncia a tutti i pendii più ripidi di 30°.
Facciamo un esempio:
Dal bollettino: Marcato pericolo di valanghe (potenziale 8)
Nella pianificazione di una gita di 7 persone vengono effettuate le seguenti scelte:
Pendenza inferiore a 40°: Fattore di riduzione 2 (punto 3 della tabella)
Pendio SO: Fattore di riduzione 3 (punto 5 della tabella)
Pendio percorso di sovente: Fattore di riduzione 2 (punto 6 della tabella)
2 x 3 x 2 = 12 RISCHIO RESIDUO = 8/12 £ 1
Questo metodo di riduzione del rischio da applicare nella fase di preparazione e scelta della gita è l’ultima novità proposta da W. Munter e applicata con successo dagli scialpinisti svizzeri.
Vi proponiamo di sperimentare questo sistema che, anche se appare complicato e troppo meccanicistico, è in realtà solo la schematizzazione di un ragionamento che ci permette di giocare le carte che abbiamo a disposizione al momento giusto. Dedichiamo un po’ di tempo dunque comprendere il ragionamento che sta alla base del metodo e proviamo ad applicarlo durante la prossima stagione invernale.